Negli ultimi anni dati e App sono stati spostati nel cloud e, secondo Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU Italia, ciò non deve essere considerato un traguardo, ma una strategia.
Nel panorama attuale la trasformazione digitale è considerata un requisito chiave per migliorare i risultati di business. Per la maggior parte delle aziende questo percorso include un’attenta valutazione dell’utilizzo di applicazioni, database e ambienti di elaborazione, e di come possano migliorare per supportare gli obiettivi di business in modo ancora più efficace.
Negli ultimi cinque anni dati e applicazioni sono stati spostati nel cloud, con l’acquisto di software e soluzioni IT in modalità as-a-service basate. Questo trend si riflette anche nelle previsioni di crescita di “something as-a-service” – o XaaS – per cui si stima un incremento del 38,22% dal 2016 al 2020.
Perché adottare il cloud
I benefici offerti da applicazioni e servizi cloud-based sono noti: controllo migliore dei costi, maggiore sicurezza, agilità e innovazione e la capacità di poter adottare subito nuove tecnologie e modelli che possano condurre a nuove opportunità di business.
Tuttavia, il cloud non deve essere considerato come un traguardo, ma come un elemento strategico per migliorare quattro aree critiche:
- Innovazione: creare nuove opportunità e vantaggi competitivi, definendo nuovi modelli operativi per penetrare il mercato, ampliare il portfolio clienti e offrire nuovi prodotti e servizi.
- Customer experience: suscitare interesse, fidelizzare e soddisfare i clienti – in un rapporto diretto, attraverso i partner o su canali diversi.
- Produttività: permettere ai dipendenti di operare con nuove modalità, diventare più efficienti con modelli organizzativi flessibili e processi automatizzati grazie a tecnologie adattive.
- Benessere e conformità, dell’azienda e di clienti, dipendenti e partner, proteggendo la reputazione e i profitti.
Applicazioni e dati
Una trasformazione digitale di successo non implica solo l’implementazione e l’upgrade delle tecnologie che si evolvono, ma prevede anche un cambio culturale che inizia, in ambito business, a livello applicativo. La trasformazione delle applicazioni è fondamentale per abilitare il cambiamento dei processi al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati. All’interno della gamma di applicazioni troviamo strumenti di analisi, che forniscono risultati basati sui dati per ogni divisione aziendale. Tuttavia, il valore ottenuto in termini di insight generati, può essere positivo solo in base alla qualità dei dati elaborati dalla app e molte aziende non possiedono informazioni abbastanza consistenti sulle quali basare le decisioni.
Sfruttare il potenziale dei dati cartacei
I dati sono una risorsa aziendale che deve essere sfruttata al meglio. Spesso però la maggior parte è “bloccata” su carta e conservata in un qualche archivio. Un passo fondamentale nel percorso di trasformazione digitale, che aiuti a facilitare il passaggio al cloud e a massimizzare la capacità di beneficiare dagli insight, è la digitalizzazione dei documenti.
Sbloccare i dati cartacei non è l’unico vantaggio. Un ufficio senza carta, in cui i dipendenti possono lavorare utilizzando desktop virtuali e accedere alle applicazioni da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo offre una maggiore flessibilità per un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa. Infine, si occupa meno spazio fisico. La tendenza a operare senza necessità di stampare sta aumentando in azienda, a partire dall’introduzione della fatturazione elettronica, della gestione dei contratti digitali e delle firme legali digitali.
Una gestione documentale efficace per la digitalizzazione delle informazioni cartacee inizia con un investimento in una soluzione di acquisizione connessa al cloud, in grado di leggere i documenti con un software di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) e di individuarne la tipologia (ricevuta, fattura, biglietto da visita), per salvarli direttamente in cartelle specifiche.