PFU ICC9: scanner, intelligenza artificiale e tanto altro

ICC9: due giorni a Dubai per i partner di PFU (EMEA) Limited per fare il punto sulle tecnologie più recenti relative agli scanner e all’AI applicata all’OCR.

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Il 13 e il 14 maggio, PFU Ricoh ha organizzato l’evento ICC9 (9th Information Capture Conference) a Dubai (UAE), due giorni durante i quali i partner invitati dall’area EMEA hanno potuto ascoltare i manager di PFU (EMEA) Limited fare il punto sulle tecnologie più recenti relative agli scanner, all’intelligenza artificiale applicata all’OCR e alla gestione dei documenti.

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Sul palco si sono alternati diversi dirigenti di PFU (EMEA) Limited: Hiroaki Kashiwagi, President and CEO, Brian Fortune, General Manager Sales, Simon Edwards, General Manager Marketing, Kazuya Sugimasa, Product Strategy Manager, Tony Lillico, Product Manager, Christophe Laurence, Business Development Director, Steven Chad, Customer Engagement Manager, Andrew Cowling, Channel Marketing Manager, Midhula Mahendran, IAP and Alliances Manager, Keiko Omori, Product Strategy Manager. A questi si sono aggiunti Yoichi Kanai, Deputy President, e Yasunari Shimizu, Corporate Senior Vice President, entrambi di PFU Limited.

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Hanno parlato anche diversi ospiti: David Rowan, Former Editor in Chief di WIRED Magazine UK, Neil Murphy, Chief Sales Officer ABBYY, Alicja Wolanczyk, Partner Innovation and Enablement Director ABBYY, Jorge González, Project Manager Minsait, Stefan Weinberger, Regional Vice President Sales EMEA DocuWare, Pierre Himmelmann, VP Channel International & Strategic Operations ELO, Hagen Wustlich, Founder and CEO Planet.

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In passato l’evento è stato tenuto ogni due anni circa, tranne nel 2022 quando è stato sospeso a causa del Covid. Il tema principale affrontato durante l’ICC9 è stato il progresso delle tecnologie dal 2020, anno in cui è stato tenuto a Berlino l’ICC precedente. In sintesi, si è parlato delle conseguenze della pandemia sulle modalità di interazione tra le persone al lavoro, della rapida accelerazione delle nuove tecnologie, dei benefici per PFU derivati dall’acquisizione da parte di Ricoh. PFU, azienda giapponese nota a livello mondiale per i suoi scanner per ufficio (ma anche tastiere e terminali self service), dal 1° settembre 2022 è infatti parte del Gruppo Ricoh.

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Più in dettaglio, per quanto riguarda le nuove modalità di lavoro, oggi le aziende adottano strategie per supportare i dipendenti introducendo orari di lavoro flessibili, accesso da remoto alle risorse e sistemi di comunicazione efficaci. Ricoh si è concentrata sulle soluzioni per aumentare la produttività dei dipendenti che lavorano da casa, seguendo un percorso di sviluppo che è ancora in corso. Grazie ai prodotti di Ricoh, chi lavora da remoto può contare su schermi portatili, tastiere compatte e webcam intelligenti.

A proposito delle tecnologie più recenti, le organizzazioni stanno iniziando ad abbracciare l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, sfruttando il potenziale di queste innovazioni per aumentare la produttività.

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Brian Fortune, General Manager Sales, PFU (EMEA) Limited
Questo cambiamento segna l’alba di una nuova era, in cui i dati sono totalmente digitali e possono fluire liberamente, pur nel rispetto della sicurezza aziendale. La fusione di competenze umane e intuizioni guidate dall’intelligenza artificiale consentirà agli individui e alle organizzazioni di prendere decisioni migliori. Decisioni prese più velocemente e con maggiore precisione.

Sull’acquisizione di PFU da parte di Ricoh, nel corso dell’ultimo anno le persone della prima azienda hanno eseguito un piano di rebranding, trasferendo tutte le risorse al marchio Ricoh. Questo cambiamento è stato anche comunicato ai partner di canale e agli utenti finali, per garantire una transizione senza intoppi.

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La fusione è stata anche l’occasione per presentare al pubblico una nuova linea di prodotti, chiamata Ricoh Smart Meeting Devices e costituita da monitor Oled portatili, proiettori laser per ufficio e smart webcam (disponibile nel prossimo futuro).

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Simon Edwards, General Manager Marketing, PFU (EMEA) Limited
L’azienda è sempre al lavoro per migliorare le proprie strategie, con indagini compiute presso i partner per misurare la loro efficacia. Di recente i partner sono stati interpellati circa il passaggio a Ricoh. La consapevolezza di questa transizione raggiunge il 95% degli intervistati e l’85% afferma che consiglierà il marchio Ricoh. Rimane ancora molto lavoro da fare, però: il 50% dei partner chiede più informazioni sul cambio di brand.

Un eccitante futuro. Il punto di vista di PFU (EMEA) Limited

Il core business di PFU (EMEA) Limited rimane sempre lo scanner per ufficio, dotato di funzioni avanzate per il riconoscimento dei testi. La richiesta di dispositivi per l’acquisizione dei documenti sta tornando ai livelli pre-pandemia, nonostante la crisi energetica e i problemi accusati dalla catena di approvvigionamento.

Secondo PFU, le aziende stanno passando rapidamente da un’era di digitalizzazione a una di iperautomazione, caratterizzata da una combinazione di hardware e software tale da rendere la scansione, il riconoscimento e l’archiviazione dei documenti un processo del tutto automatico e molto efficiente.

La digitalizzazione automatica di grandi quantità di documenti cartacei permette un importante risparmio di denaro, di risorse e di spazio. Di più, l’impiego di dispositivi di scansione smart, dotati dell’hardware necessario per il riconoscimento automatico all’edge dei testi, rende l’operazione più veloce e snella.

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Il riconoscimento delle parole stampate include oggi anche la lettura dei testi scritti a mano, una funzione molto potente che amplia moltissimo la tipologia di documenti che gli scanner smart PFU possono trattare. Questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale, che ogni giorno di più dimostra la sua potenza e la sua versatilità.

Le tecnologie hardware e software per una scansione migliore

PFU ha messo a punto nel corso degli anni diverse tecnologie per migliorare la leggibilità dei testi dei documenti scanditi, tecnologie che distinguono i suoi scanner da quelli della concorrenza.

Grazie a soluzioni ottiche innovative (Clear Image Capture) basate su CIS (Contact Image Sensor, costituito da una riga di elementi CMOS sensibili alla luce e da una fila di LED RGB) anziché CCD, le macchine dell’azienda producono scansioni libere da frange colorate in corrispondenza dei bordi dei caratteri piccoli e poco definiti. Questo è importante, perché quando la scansione a colori è convertita in bianco e nero per il riconoscimento dei caratteri, le frange colorate appaiono come rumore che sporca i bordi dei caratteri più minuti, un effetto che rende meno efficace il processo OCR. Inoltre gli scanner PFU sono dotati di sensori per individuare in automatico l’inceppamento dei fogli e la presenza di graffette o di altri elementi estranei che possono bloccare il regolare scorrimento della carta.

Lato software, il marchio dispone di un reparto sviluppo molto attivo, che implementa tutte le funzioni più sofisticate senza ricorrere all’aiuto di terze parti. Ci sono poi diverse aziende, come Abbyy e DocuWare, che offrono soluzioni per la gestione documentale avanzata, basata sul riconoscimento automatico dei testi e sull’archiviazione automatizzata e digitale dei documenti.