Crescita esponenziale del multicloud ibrido nei servizi finanziari

I maggiori aumenti previsti nei budget IT riguardano IA (39%), prevenzione dei ransomware (34%) e modernizzazione IT (30%).

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Il report Financial Services Enterprise Cloud Index (ECI) di Nutanix evidenzia come l’adozione del multicloud ibrido nel settore dei servizi finanziari e assicurativi triplicherà nel corso dei prossimi tre anni. La ricerca analizza i progressi compiuti dalle aziende del settore dei servizi finanziari e assicurativi in termini di adozione del cloud. Per il sesto anno consecutivo, Vanson Bourne ha condotto uno studio per Nutanix, intervistando 1.500 decision maker del settore IT e DevOps/Platform Engineering in tutto il mondo nel dicembre 2023. La base degli intervistati comprendeva diversi settori, dimensioni aziendali e aree geografiche, tra cui Nord e Sud America, Emea e Apj.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Lo studio ha rivelato che le priorità infrastrutturali dei responsabili IT sono la sicurezza dei dati e la protezione da ransomware, l’implementazione di strategie di intelligenza artificiale e la riduzione dei costi. Il 99% dichiara di aver subito un attacco ransomware negli ultimi tre anni. L’89% concorda sul fatto che le loro aziende possono migliorare la loro capacità di proteggere i dati e le strategie di IA e di ridurre al minimo i costi. Anche l’intelligenza artificiale è considerata un fattore determinante. Infatti i responsabili IT sfruttano sempre più le soluzioni di IA per migliorare il processo decisionale e l’esperienza dei clienti.

Ottimizzare le spese IT

Questa evoluzione riflette l’implementazione strategica da parte delle aziende del settore dei servizi finanziari di ambienti cloud eterogenei, adattati a specifici requisiti operativi, di costo, di conformità e di controllo. L’attrattiva dell’architettura multicloud ibrida risiede nella sua capacità di offrire diverse opzioni di costo, fatturazione e distribuzione. Garantendo così alle imprese digitali la flessibilità necessaria per migliorare le prestazioni delle applicazioni, rafforzare la sicurezza, accelerare il time to market e ottimizzare le spese IT.

L’entrata in vigore di nuovi requisiti normativi

Lee Caswell, SVP Product & Solutions Marketing di Nutanix. “È sorprendente vedere che la quasi totalità degli intervistati ha subito un attacco ransomware. Ciò è indicativo del fatto che l’adozione del multicloud ibrido è destinata a triplicare, dal momento che le aziende del settore finanziario si preparano a fronteggiare rischi di cybersecurity sempre più elevati in seguito all’entrata in vigore di nuovi requisiti normativi. Come il Digital Operational Resilience Act (DORA) della UE del 2025, che rende la protezione dei dati e il disaster recovery un imperativo del multicloud ibrido”.

I risultati principali della ricerca

Agli intervistati del settore dei servizi finanziari chiesto quali sono le loro attuali sfide del cloud, come gestiscono oggi le applicazioni aziendali e dove intendono gestirle in futuro.

Secondo i decision maker del settore dei servizi finanziari, la cybersecurity rimane di primaria importanza, seguita dagli investimenti nell’IA e dalla gestione dei costi complessivi. Il 50% degli intervistati ha dichiarato che le loro aziende hanno avuto bisogno di alcuni giorni o di alcune settimane per ripristinare completamente le attività in seguito a un incidente di cybersecurity. Il 12% ha dichiarato che, sebbene le attività siano state ripristinate entro pochi giorni o settimane, l’impatto dell’attacco sull’azienda si è protratto oltre il ripristino delle attività quotidiane.

Sostenibilità e flessibilità fondamentali per il processo decisionale

Per le società di servizi finanziari che scelgono i servizi cloud (privati, ibridi o pubblici), flessibilità, sicurezza e capacità dei dati sono stati i principali fattori di scelta di quest’anno e dell’anno scorso. Quando è stato chiesto loro di indicare il fattore più importante che influenza le loro decisioni di acquisto riferite all’infrastruttura IT, la sostenibilità è stata la prima scelta (15%). Seguono flessibilità di gestire i carichi di lavoro su diverse infrastrutture on-premise e cloud (14%) e gli aspetti legati ai costi (14%).

Crescita del multicloud ibrido nei servizi finanziari

Le priorità infrastrutturali dei Cio del settore dei servizi finanziari. Con la crescita degli ambienti multicloud ibridi, crescono anche le infrastrutture e i carichi di lavoro. Il cloud (78%), i dati e l’IA (77%), la protezione dai ransomware (77%) stanno registrando una crescita significativa. Nonostante la sostenibilità sia spesso citata come elemento critico nelle decisioni di acquisto, poche aziende prevedono di aumentare significativamente gli investimenti in quest’area. I maggiori aumenti previsti nei budget IT riguardano l’IA (39%), seguita dalla prevenzione dei ransomware (34%) e dalla modernizzazione IT (30%). Complessivamente, il 78% degli intervistati intende aumentare la spesa per il cloud computing, mentre il 77% prevede aumenti per l’IA e la protezione dai ransomware.

Cresce lo spostamento delle applicazioni

Il miglioramento delle prestazioni di accesso ai dati, la sicurezza e la conformità alle normative spingono le aziende del settore finanziario a trasferire le applicazioni su un’altra infrastruttura. Il 97% degli intervistati di questo settore e il 95% a livello globale hanno dichiarato di aver spostato una o più applicazioni su un’infrastruttura IT diversa negli ultimi 12 mesi. Determinando l’esigenza di una portabilità semplice e flessibile dei carichi di lavoro e delle applicazioni tra i vari cloud. Nel settore dei servizi finanziari, lo spostamento delle applicazioni è stato motivato il più delle volte dal desiderio di migliorare le prestazioni/la velocità di accesso ai dati (42%). Segue il miglioramento di sicurezza e conformità normativa (41%).

Crescita del multicloud ibrido

Le sfide più sentite dai dipartimenti IT del settore dei servizi finanziari sono di tipo informatico e di conformità. Tra gli intervistati, prevenzione del ransomware/sicurezza dei dati e rispetto dei requisiti di archiviazione/utilizzo dei dati, come il regolamento DORA, sono stati citati dal 19% degli intervistati come i principali problemi di gestione dei dati.