Con il Google Cloud Summit Milano 2024, tenuto il 27 giugno, l’azienda americana ha presentato le novità più recenti della sua intelligenza artificiale Gemini. L’evento è consistito in una giornata ricca di presentazioni di partner e di aziende clienti che già impiegano l’AI del marchio. Durante il keynote iniziale sono intervenute le persone di Google Cloud Italy Paolo Spreafico, Customer Engineering Director, Raffaele Gigantino, il nuovo Country Manager, Melissa Ferretti Peretti, Country Manager and VP, Mattia Poretti, Customer Engineering Manager, Cristina Conti, Customer Engineering Manager. I Customer Engineer Onofrio Petragallo e Maurizio Di Meo hanno condotto una demo di Gemini. Ha parlato anche Tara Brady, President Google Cloud EMEA.
Accelerare la trasformazione digitale
La missione di Google è abilitare la capacità delle aziende di accelerare la trasformazione digitale dei propri processi e business. La tecnologia pone sfide e offre funzioni che impongono di ripensare il modo di fare business e che potenzialmente permettono di diventare più efficaci e più competitivi.
Paolo Spreafico, Customer Engineering Director Google Cloud Italy
I numeri ci stanno dando ragione da un punto di vista dell’adozione della tecnologia. Il Politecnico di Milano indica in un 52% la crescita dell’intelligenza artificiale nel mercato italiano durante il 2023, con una crescita del prodotto interno lordo italiano di circa 6,6 miliardi entro il 2027. Questo dà un contributo di circa il 2,7% del PIL nazionale e rappresenta sicuramente un’opportunità unica per tutte le aziende, opportunità che va colta e condivisa.
Quando sette anni fa Google lanciò la sua Cloud Platform, rivoluzionò un mercato cloud consolidato. Oggi ha una posizione di primo piano nel mercato, è apprezzata dalle organizzazioni di tutto il mondo e riconosciuta come tale in quasi tutte le principali valutazioni degli analisti di settore.
Tara Brady, President Google Cloud EMEA
L’azienda ha introdotto oltre mille innovazioni di prodotto in Google Cloud e Workspace, sta espandendo la sua presenza infrastrutturale in 40 region e ha iniziato la costruzione di nuovi data center in EMEA. Il marchio sta crescendo rapidamente e per la sua piattaforma, aperta e basata sull’intelligenza artificiale, vanta un’elevata sicurezza. Quest’ultima è uno dei punti di forza dell’azienda americana, che offre funzionalità molto complete, con tempi di attività superiori e senza incidenti significativi di sicurezza informatica. Sei mesi fa abbiamo lanciato Gemini, l’intelligenza artificiale di Google, che oggi ha prestazioni superiori ai modelli di AI della concorrenza, come confermato da quasi tutti i benchmark accademici.
La sovranità dei dati per l’AI generativa
Molte aziende che cercano di usare appieno il potenziale dell’AI generativa desiderano controllare dove sono archiviati i loro dati e come sono protetti, anche alla luce delle crescenti esigenze di sovranità delle informazioni e dei requisiti normativi. I clienti italiani che utilizzano i servizi di AI generativa di Google Cloud possono scegliere di archiviare i propri dati a riposo per l’intelligenza artificiale all’interno dei confini nazionali grazie a due cloud region in Italia, situate in prossimità di Milano e Torino.
Queste due cloud region sono essenziali per fornire servizi cloud-based ad alte prestazioni, a bassa latenza, sicuri e sostenibili, ai clienti italiani e nelle aree geografiche circostanti. Inoltre sono utili come siti secondari per il disaster recovery, per soddisfare i requisiti di continuità del business.
Cristina Conti, Customer Engineering Manager
Gli agenti AI
Gemini, l’intelligenza artificiale di Google, è implementata in forma di agenti. Un agente è un’entità autonoma che può pianificare ed eseguire task in molti ambiti diversi. Per esempio può essere un vero e proprio addetto alle vendite o un consulente per i clienti finali. L’agente è capace di ascoltare e comprendere le esigenze dei clienti, inoltre può suggerire loro il miglior prodotto o servizio.
Esistono poi gli employment agent, agenti per le attività aziendali interne, che permettono di rendere più produttivi e più efficaci i dipendenti. L’esempio principe in questo ambito è l’assistente basato sull’intelligenza artificiale, che può essere visto come un membro del team di lavoro. È possibile chiedere all’agente informazioni riguardo a un determinato progetto, fare in modo che prenda appunti durante una riunione, che riassuma più documenti in poche righe evidenziando i punti salienti. Gemini aiuta anche a gestire le chat: le riassume, estrae le informazioni più importanti ed elenca le decisioni che sono state prese.
Secondo le indagini di Google, il 70% delle persone che usano le funzionalità di AI, per esempio all’interno di Gmail, accetta i suggerimenti proposti da Gemini. Il 75% degli utenti che creano presentazioni e che hanno bisogno di immagini si affidano a Gemini per questo tipo di attività.
Mattia Poretti, Customer Engineering Manager
Google ha sviluppato Vertex AI per costruire questi agenti in tre semplici passi:
- Usare Gemini per sviluppare conversazioni fluide e naturali per comunicare con i clienti in maniera multimodale, con documenti di testo e con contenuti audio e video
- Formazione dell’agente tramite istruzioni in linguaggio naturale, senza l’uso di codice. Possibilità di indirizzarlo verso un determinato argomento mentre è in corso la conversazione con il cliente. Fornire indicazioni all’agente perché passi la conversazione a un agente umano
- Rendere le risposte più agganciate alla realtà tramite il collegamento a informazioni reperite nel Web e anche negli archivi dell’azienda
L’hardware
L’hardware determina le capacità di calcolo e di gestione di grandi quantità di dati, dati che ogni anno aumentano di circa dieci volte. Per tenere il passo con questa crescita, Google ha sviluppato un vero e proprio hypercomputer per l’intelligenza artificiale, in sostanza un supercomputer che integra hardware ottimizzato, open software e ML framework. Con questo dispositivo è possibile ottenere un raddoppio dell’efficacia rispetto al semplice assemblaggio dei singoli componenti.
Melissa Ferretti Peretti, Country Manager and VP
L’azienda investe molto anche nello sviluppo dei processori. Ha rilasciato i nuovi A3 Mega VMs, con una larghezza di banda doppia rispetto alla versione precedente A3. All’inizio del 2025 arriveranno le macchine dotate dei nuovi chip Nvidia GB200 NVL72. Google ha creato nuovi processori TPU con una capacità di calcolo quattro volte maggiore rispetto alla generazione precedente, inoltre, entro la fine del 2025, verrà rilasciata la nuova generazione Trillium, la sesta, di questi chip TPU. Nel prossimo futuro arriveranno i processori Axion, sviluppati in collaborazione con ARM e specifici per i data center e il cloud, con un’efficienza energetica migliore del 60% e con prestazioni più elevate del 50% rispetto alle macchine VMs basate su architettura x86.
La formazione
Google offre corsi di formazione – da quelli base ai workshop avanzati – per aiutare sia le aziende sia i professionisti a capire come usare l’intelligenza artificiale. Questi corsi hanno consentito di formare negli ultimi anni circa un milione e mezzo tra persone e PMI, che così possono sviluppare una visione strategica su come usare l’AI per migliorare il business.
Fino a oggi le competenze sull’intelligenza artificiale sono state prevalentemente a disposizione delle grandi aziende, le sole che possono fare grandi investimenti sia in ricerca e sviluppo sia in infrastrutture. Ma oggi non è più così, perché grazie a Google queste tecnologie sono alla portata di tutti: sono nel suo cloud, che offre capacità di calcolo e spazio di archiviazione a costi accessibili.
Onofrio Petragallo e Maurizio Di Meo hanno condotto una demo di Gemini
Per far conoscere il cloud e l’AI alle imprese italiane, Google ha organizzato due eventi, il primo è stato ad aprile a Bergamo, dedicato al settore metalmeccanico, il secondo a Prato per il settore del tessile e della moda. Nel corso di quest’anno ce ne saranno altri due, centrati sull’agroalimentare e sul design.
Il marchio offre nel suo sito Web sia corsi e contenuti gratuiti sull’AI sia un’assistenza specializzata (quest’ultima è disponibile anche durante gli eventi fisici). Le PMI possono così prenotare consulenze specializzate con gli esperti Google Cloud.