Il futuro del centralino telefonico è sul cloud. Non ci sono dubbi a guardare i dati della ricerca “L’Evoluzione della Comunicazione Aziendale” condotta da NetConsulting Cube per NFON Italia. L’indagine ha riguardato un campione di 160 imprese appartenenti a diversi settori, tra i quali il finanziario, l’industria manifatturiera, la distribuzione organizzata, i servizi e il comparto del trasporto e della logistica e pe la quasi totalità con più di 50 dipendenti.
Obiettivo della ricerca era analizzare l’impatto delle nuove necessità e dell’emergente modalità di lavoro ibrido (in presenza e a distanza) sull’impiego dei sistemi di comunicazione.
“Abbiamo voluto realizzare questa indagine per comprendere come è cambiata e continuerà a cambiare la comunicazione aziendale – afferma Paolo Fortuna, Managing Director, NFON Italia –. Dal sondaggio emerge che il 63% delle aziende intervistate ha scelto di investire nell’acquisto di un centralino in cloud, anziché in un centralino VOIP o tradizionale, ma il futuro è nei sistemi di comunicazione incentrati sulle persone, sulla Unified Communication & Collaboration, sull’integrazione con il CRM e il Customer Care Service e sul cloud”.
Il concetto classico di centralino telefonico ha ormai ceduto il posto a quello più evoluto della soluzione di comunicazione aziendale unificata in cloud. Il 39,7% delle aziende intervistate nel sondaggio intende sostituire il centralino, mentre il 36,5% dichiara di averlo fatto negli ultimi anni o prevede di farlo a breve termine. L’impulso al cambiamento deriva dalla necessità di liberarsi di sistemi hardware datati e di costosa manutenzione e il bisogno di dotarsi di strumenti di comunicazione idonei a garantire la continuità del business e ad abilitare i nuovi modelli di collaborazione online emersi durante la pandemia.
Un quarto delle azienda usa già la comunicazione in cloud
Dall’indagine condotta da NetConsulting Cube emerge che un quarto delle imprese (26,3%) utilizza già un sistema di comunicazione aziendale in cloud.
Un’altra evidenza di rilievo è che lo spostamento verso il cloud si è avuto negli ultimi anni ed ha subito un’accelerazione negli ultimi dodici mesi. In particolare nel 70% dei casi sono state le aziende di maggiore dimensione, con un numero di postazioni di lavoro superiore alle 100 unità, a migrare nell’ultimo anno. Con una predominanza (quasi il 50%) delle aziende manifatturiere seguite (sebbene a distanza) dalle aziende del Retail.
Questo scenario non sorprende in quanto tutti i principali trend del mercato della comunicazione aziendale trovano nel cloud l’elemento abilitante. È infatti il cloud a permettere di gestire la comunicazione aziendale in ogni luogo, con ogni dispositivo, potendo integrare qualunque forma di comunicazione e collaborazione, dalla voce al video, dalla messaggistica istantanea all’email.
La ricerca evidenzia poi che per ben il 90% delle aziende che utilizzano il centralino telefonico in cloud non sussistono ostacoli significativi alla sua adozione. Non sono considerati un freno i timori per la sicurezza dei dati (solo 1,3% del campione esprime preoccupazioni), la non conoscenza della tecnologia UCaaS, la scarsa propensione al cloud e la volontà di mantenere in azienda il controllo e la gestione della soluzione di comunicazione.
Viceversa, il 63% delle aziende che utilizzano centralini tradizionali, rileva criticità ed evidenzia elevati costi del traffico telefonico (39% dei casi), insufficiente numero di servizi a disposizione ed elevati costi di gestione e manutenzione (entrambi nel 20% dei casi).
Solo il 9,6% delle aziende interpellate dichiara il totale disinteresse verso il centralino telefonico in cloud, mentre il 26,9% lo sta introducendo. Circa due terzi di queste ultime sono aziende di media-grande dimensione (con oltre 100 postazioni di lavoro). Inoltre, anche il 63,5% delle aziende che non riscontrano criticità nel centralino oggi in uso afferma di voler prendere in considerazione il paradigma cloud nel momento in cui si deciderà per la sostituzione del sistema. La velocità di migrazione è maggiore nelle realtà più grandi.
Il cloud dimostra quindi di essere un elemento chiave nella modernizzazione applicativa e architetturale delle aziende e una delle tecnologie abilitanti la trasformazione digitale. Lo confermano le dimensioni del mercato, che complessivamente ha raggiunto un valore di 3.898 milioni di euro nel 2020.
Perché la comunicazione aziendale va in cloud
Secondo il sondaggio, le aziende che passano alla comunicazione aziendale in cloud lo fanno principalmente per la convenienza economica (64,1%), perché il modello cloud consente di superare il problema dell’obsolescenza tecnologica e degli aggiornamenti (45,5%) e non richiede interventi sulle dotazioni infrastrutturali (33,3%).
Dunque, anche nell’ambito della comunicazione aziendale, il cloud riesce ad affermarsi perché le imprese sono sempre più interessate al servizio ottenuto che non a possedere le soluzioni tecnologiche di cui hanno bisogno. Si mostrano invece sempre più concentrate nel loro utilizzo efficace, con l’ulteriore vantaggio di ridurre la spesa potendo pagare il servizio in base al livello di utilizzo e puntando a eliminare la necessità di gestire e manutenere le risorse.
“Il 20% degli intervistati rileva un insufficiente numero di servizi a disposizione nei centralini tradizionali – sostiene Paolo Fortuna –. La clientela diventa sempre più raffinata e comincia ad avere la necessità di disporre di più servizi, cosa che la telefonia tradizionale non può dare. Ed è qui che si innescano i motivi per passare al cloud”. Molte delle aziende che oggi approcciano il cloud nel mercato della comunicazione aziendale lo hanno già sperimentato in altri ambiti e ne riconoscono i vantaggi: riduzione delle risorse impegnate, nessuna necessità di manutenzione, disponibilità di aggiornamenti online, flessibilità totale e maggiore sicurezza.
Dalla ricerca Netconsulting Cube emerge la conferma che le aziende guardano alla comunicazione aziendale in cloud anche per semplificare il ricorso allo smart working (21,8%).
Da sottolineare che tutti gli altri vantaggi delle soluzioni di comunicazione aziendale in cloud, quali ad esempio una migliore customer experience per i dipendenti, clienti e fornitori, la capacità di collegare la telefonia professionale con i canali di collaborazione online o la possibilità di rescindere il contratto in ogni momento, sono ancora poco conosciuti, sebbene questi abbiano un impatto non solo la sfera IT ma anche sul business.
Cosa apprezzano le aziende del cloud
Dal sondaggio emerge chiaramente che il livello di apprezzamento per tutte le caratteristiche del modello di comunicazione in cloud è alto o medio-alto.
Vengono riconosciuti sia i benefici di interesse della funzione IT, sia quelli che esprimono valore anche in ambito business, in particolare:
- l’indipendenza delle funzionalità di comunicazione dal dispositivo;
- la possibilità di applicare la modalità Bring Your Own Device (utilizzare le applicazioni aziendali sui propri dispositivi personali);
- l’opportunità di realizzare una connessione tra la telefonia professionale, la comunicazione unificata e gli strumenti di collaborazione online (video comunicazione, condivisione file online) – Unified Communication & Collaboration;
- la possibilità di migliorare la User Experience dei dipendenti, che si fa semplice e intuitiva, e ancor di più la possibilità di migliorare la customer experience di clienti, partner e fornitori grazie ai molteplici canali di comunicazione integrati (WhatsApp, web chat, email, SMS e fax con il centralino) e all’integrazione con il CRM.
“Ritengo che dotarsi di centralini che possono integrarsi con i processi di business sarà una delle necessità che saranno sempre più presenti nelle richieste delle aziende”, conclude Paolo Fortuna.