Sirti, digital solutions e crescita nel mirino

La gara Eni Provisioning

Complice la concorrenza, il mercato delle Telco si rivela insidioso e meno remunerativo che in passato; Sirti reagisce ampliando il proprio fronte d’azione.

David Benelli, nuovo Presidente di Sirti, ha accolto la stampa e annunciato la nuova struttura del CDA: Michele Scibetta e Gioia Ghezzi, oltre ad Andrea Nappa e Gaudenzio Bonaldo Gregori (gli ultimi due in rappresentanza dell’azionista Pillarstone).
Roberto Loiola continua a ricoprire l’incarico di amministratore delegato.

È stato lo stesso Loiola a fornire il quadro della situazione di Sirti. Ben 3.300 dipendenti su un totale di 4.200 sono tecnici, operanti su tutto il territorio.
Fra questi, Sirti annovera 400 specialisti in Digital Solutions e 80 ingegneri tecnici specializzati in ambito Trasporti Ferroviari, un settore in forte crescita.
La società effettua manutenzione su oltre 72mila Km di rete in fibra ottica. Gli interventi globalmente gestiti ogni anno sono oltre 1 milione, grazie ai due Operations Control Center attivi 24 ore su 24.

Sono quattro le business unit che accompagneranno il percorso di Sirti fino al 2022:
– Le reti di telecomunicazione. Sia fisse, mobili, broadcasting, reti per IoT e infrastrutture di sito;
– Transportation. Segnalamento ferroviario, reti di telecomunicazione dedicate, linee di contatto e sottostazioni, e tutti i sistemi tecnologici (ad esempio, building automation, infomobilità e altri);
– Energia (tramite Sirti Energia). La BU ha registrato una crescita superiore al 100% anno su anno. Manutenzione di reti di trasporto alta tensione, distribuzione in media e bassa tensione, impianti di generazione da fonti rinnovabili e altri ancora;
– Digital Solutions. Settore strategico per Sirti ma anche per il sistema Paese, con tutto quanto è inerente alla trasformazione digitale. Network transformation, datacenter, Cloud & Edge Computing, cybersecurity IoT, Sviluppo software sono solo una parte delle attività svolte da Sirti.

Sirti, digital solutions e crescita nel mirino

Fra i maggior clienti sono senza dubbio annoverabili le Telco, e fra esse Open Fiber e TIM sono sicuramente le più rilevanti. L’AD di Sirti ha ricordato che in 9 anni il settore ha visto ridurre il proprio valore di ben 11 miliardi, a causa della forte competizione fra i player di mercato. A cascata, la contrazione di valore ha logicamente impattato negativamente anche sull’ecosistema dei partner e fornitori, e in questo Sirti non ha certo fatto eccezione.
Nonostante questo, Loiola si è detto molto fiducioso per il prossimo avvento del 5G, che ha tutte le carte in regola per abilitare molte nuove funzioni. Per una volta tutti gli attori ne potranno trarre vantaggio: clienti, operatori del settore e la relativa supply chain.

Per quanto riguarda il settore Trasporti, Sirti è attiva presso Ferrovie dello Stato e RFI, ma anche nel trasporto locale come ATM, Metropolitana di Roma, la tramvia di Firenze o Ferrovie Nord Milano. Si può dire che praticamente tutte le principali utility sono clienti di Sirti, a partire da Enel, Eni, Snam e Terna.

Per le Digital Solutions, Sirti ha annunciato l’acquisizione della quota di controllo di Wellcomm Engineering, nel contesto della strategia per questa business unit. Wellcomm Engineering è specializzata nella cyber security. Implementazione, configurazione, supporto e manutenzione sono il core business. La società agirà come brand separato ma offrirà al tempo stesso importanti sinergie a Sirti. Loiola ha convintamente ricordato la totale complementarità delle due aziende, sia in termini di forza sul territorio che di penetrazione nei vari verticali.

In merito ai risultati economici, l’AD di Sirti ha raccontato come i ricavi siano scesi da 673 milioni a 657.
Tuttavia, cresce l’EBITDA, passando da 4,4% al 5,2% e l’obiettivo (ambizioso) è arrivare all’8% al 2022. Evidente la volontà di Sirti di lanciare un segnale chiaro della volontà ferrea di percorrere anche (e soprattutto) la strada della efficienza sempre più spinta.
Il fatturato per il 2019 è previsto intorno ai 700 milioni di euro, per arrivare a superare gli 800 milioni al 2022. Come detto, la crescita sarà guidata dalle diversificazioni, ed il peso sul fatturato annuo del settore Telco scenderà entro i prossimi 4 anni da oltre il 66% a meno del 50%.

Sirti, digital solutions e crescita nel mirino

Loiola prevede un 2019 qualitativo. Ci si aspetta un potenziale consolidamento del mercato, testimoniato ad esempio dall’annuncio di TIM e Vodafone di voler creare una newco congiunta per la realizzazione della rete 5G.
Inoltre, prosegue il lavoro di banda ultralarga per Open Fiber, mentre l’attivazione di nuove utenze sembra indicare evidenti segni di rallentamento. Molti i progetti e contratti sulle reti ferroviarie e metropolitane, con potenziale di oltre 500 milioni per Sirti. Il settore energia è arrivato a 54 milioni nel 2018, è previsto intorno ai 60 milioni per il 2019.

La strategia di diversificazione di Sirti appare certamente ambiziosa e certo non priva di rischi, ma è evidente a qualsiasi attento osservatore che non sia più procrastinabile. Rimanere focalizzati su un settore la cui complessità non fa che aumentare giorno dopo giorno sembra ai più una via senza uscita.