Secondo una ricerca Microsoft-Ipsos Mori, il 66% delle PMI ha rinnovato o sta rinnovando i propri processi IT, il 68% dei dipendenti punterebbe su Cloud Computing e Mobility.
I dati di mercato confermano il crescente interesse per il Cloud in Italia: i nuovi clienti Microsoft del mercato PMI nel trimestre luglio-settembre sono cresciuti del 200% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’esperienza di Vibram e Directio dimostra il valore del Cloud nel percorso di internazionalizzazione e competitività.
I dipendenti delle PMI italiane riconoscono l’importanza della tecnologia: il 43% crede che l’utilizzo della tecnologia debba essere una priorità per ridurre i costi, molto diffusa anche la convinzione che la tecnologia possa aiutare la propria azienda a crescere (42%). Le PMI italiane appaiono di fatto in cammino verso l’innovazione: il 33% dei dipendenti lavora già per aziende che seguono logiche paperless e sono ben connesse online e la stessa percentuale, il 33%, dichiara di lavorare per aziende che stanno rinnovando i proprio processi IT e passando a un modello online.
Mobility e Cloud sono aspetti importanti nell’opinione dei dipendenti italiani per supportare le proprie aziende nel percorso di crescita. Se dovessero suggerire l’acquisto di una nuova soluzione/servizio per aiutare il proprio business ad avere più successo, il 37%, punterebbe su laptop, smartphone e tablet e il 31% sul Cloud, sia che si tratti di infrastruttura o servizi per la collaborazione o il CRM.
Per quanto riguarda i device di comune utilizzo, i confini tra aziendale e personale sono labili: si fa strada anche tra le PMI il BYOD, ma al contempo l’utilizzo di strumenti aziendali per fini personali. Il 61% dei dipendenti italiani afferma di utilizzare un PC aziendale e solo il 26% un PC personale, ma se si considerano i device mobili, la situazione cambia e sono più numerosi i dipendenti che utilizzano dispositivi personali: una buona percentuale (il 40%) utilizza uno smartphone personale, il 30% un laptop personale e il 17% un tablet personale – quote che crescono tra i dipendenti che lavorano regolarmente fuori ufficio (rispettivamente 51%, 45% e 21%). Dato interessante emerge dal confronto con gli altri Paesi europei oggetto della ricerca: sono gli italiani quelli che più utilizzano device personali.
Altro aspetto significativo è legato alle implicazioni in termini di sicurezza e perdita di dati, perché dalla survey emerge come solo 1 dipendente su 3 abbia un back up online.
Dalla ricerca Microsoft-Ipsos Mori che indaga il rapporto tra dipendenti delle PMI e tecnologia emergono importanti considerazioni anche in termini di lavoro fuori sede e work-life balance. La stragrande maggioranza (93%) afferma di lavorare regolarmente o occasionalmente anche fuori dall’orario lavorativo. La maggior parte dei dipendenti delle PMI italiane in grado di lavorare fuori dall’ufficio accede al proprio lavoro da remoto con smartphone, tablet, computer attraverso un servizio cloud come Office 365 (52%) o da un computer di casa con connessione remota (51%).
Nonostante la maggior parte (65%) dei dipendenti delle PMI italiane considera adeguato il proprio work-life balance, 1 su 4 ammette di doversi destreggiare per conciliare vita privata e vita lavorativa. Di fatto il work-life balance risulta essere un aspetto decisamente importante nella valutazione del proprio posto di lavoro (74%), al pari di altri elementi quali salario (79%) e sicurezza/stabilità (75%).
Nell’opinione dei dipendenti delle PMI italiane quello che potrebbe semplificare il proprio lavoro sono sicuramente software e applicazioni più smart e nuovi device (oltre 30%). Interessante il confronto con lo scenario europeo: gli italiani sono il popolo che dà più peso alla tecnologia come strumento per ottimizzare il proprio lavoro. In particolare i dipendenti delle PMI italiane sono consapevoli del ruolo strategico della mobility e dell’impatto positivo dei nuovi device mobili sul proprio work-life balance: il 62% afferma che la tecnologia mobile è in grado di ottimizzare i tempi e migliorare la produttività.
Vincenzo Esposito, Direttore della Divisione Piccola e Media Impresa e Partner di Microsoft Italia
Le PMI italiane si mostrano sempre più propense all’adozione del Cloud e in effetti il crescente interesse per le nuove tecnologie dipinto dalla ricerca Ipsos Mori è confermato anche dalla nostra esperienza sul mercato. Pensate che i nuovi clienti nel mercato PMI nel trimestre luglio-settembre sono cresciuti di oltre il 200% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Questo è avvenuto anche grazie all’incremento del 21% dei Reseller cloud che fanno parte del nostro ecosistema di Partner, con cui ci impegniamo per raggiungere in modo capillare le PMI sul territorio, promuovendo la digitalizzazione del tessuto economico nazionale. L’Italia si rivela una Paese molto ricettivo, dove il business cloud continua a crescere a due cifre con un fatturato anno su anno quasi raddoppiato. La nostra suite per la produttività Office 365 e la nostra piattaforma cloud Azure si rivelano sempre più asset strategici a supporto della competitività delle realtà nostrane come dimostrano alcune storie di eccellenza come la varesotta Vibram e la torinese Directio. Obiettivo di Microsoft è non solo supportare il percorso d’innovazione delle PMI, ma anche promuovere la condivisione di best practice come queste ed è quello che intendiamo fare con la nuova piattaforma Storie.