Il mercato italiano dei droni è in piena crescita e si consolida

Entro il 2024 piena operatività per il vertiporto di Roma, in attesa di quello di Venezia.

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Ispezioni, trasporto, sicurezza sono i principali utilizzi dei droni. Intanto il mercato italiano, secondo una ricerca della School of Management Politecnico di Milano , è crescita. Realizzata dall’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata della School of Management del Politecnico di Milano e presentata durante il convegno “Droni e mobilità aerea avanzata: in volo verso il futuro, tra sfide e opportunità”.

Un comparto in fermento

Il 2023 è stato infatti un anno di crescita per il mercato professionale dei droni, che ha raggiunto i 145 milioni di euro. Si conferma il progressivo consolidamento degli ultimi anni, con 664 imprese attive, 42 in meno dell’anno precedente, in cui resistono in particolare le realtà più strutturate. L’81% degli addetti vede il mercato in forte espansione nei prossimi tre anni e le prime stime sul 2024 confermano una crescita a doppia cifra.

Dove vengono impiegati

A livello mondiale, tra il 2019 e il 2023 sono stati censiti 1.471 casi applicativi di droni. Il 70% dei casi si riferisce al segmento delle Aerial Operations (droni di piccola e media taglia che operano nei settori più tradizionali). Mentre il restante 30% riguarda progetti di Innovative Air Mobility & Delivery (droni di maggiori dimensioni per il trasporto merci e persone). Nel primo segmento le principali applicazioni sono ispezioni e sopralluoghi (44% dei 1.023 progetti), sicurezza e sorveglianza (20%). Sempre in questo settore il 2023 ha visto il consolidarsi delle applicazioni e degli utilizzi nei settori storici con un incremento dei casi operativi del 186%.

I vertiporti in Italia

A livello mondiale sono 97 i progetti di vertiporti per l’atterraggio e il decollo di aeromobili VTOL, anche se solo uno su 3 è in fase di prototipo, sviluppo o test (36%), 16 diventeranno operativi entro il 2024. In Italia, entro fine anno si prevede la piena operatività del vertiporto di Roma e la costruzione di quello di Venezia. Ma tutti i 15 aeroporti italiani che hanno risposto all’indagine dell’Osservatorio sono favorevoli a mettere a disposizione le proprie infrastrutture e competenze per la realizzazione di vertiporti, con un 33% che ha già qualche progetto all’attivo e un 13% che li attiverà entro i prossimi tre anni.

Il mercato italiano dei droni

Sono stati censiti 480 progetti di aeromobili eVTOL (electric Vertical Take-Off and Landing) a livello mondiale, potenzialmente a disposizione per lo sviluppo del segmento dell’Innovative Air Mobility and Delivery, con una crescita del 530% rispetto al 2020. Di questi, solamente il 13% è in fase di produzione e vendita, mentre la gran parte è a livello di prototipo (39%) o sviluppo concettuale (48%). Secondo l’AAM Reality Index l’entrata in servizio della gran parte di questi aeromobili è prevista a partire dal 2024.

Il 2024 sarà un anno di svolta

Marco Lovera, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata
Il 2023 è stato un anno di grandi annunci, evoluzioni normative e nuove iniziative di settore. Il mondo dei droni e della mobilità aerea avanzata sta vivendo un fortissimo fermento. La tecnologia è matura, la normativa EASA è ora pienamente applicabile e gli addetti ai lavori sono pronti per trasformare le sperimentazioni in servizi operativi sia nei settori più tradizionali sia nella mobilità e nel trasporto. Le date di lancio dei servizi si avvicinano: il 2024 deve essere l’anno della concretezza e della realizzazione delle promesse. Le comprensibili esitazioni vanno affrontate con razionalità, basandosi su fatti oggettivi e coinvolgendo tutti i portatori di interessi.

Il comparto trasporto merci

Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata
Il 2023 è stato un anno di crescita per il mercato professionale dei droni in Italia. Abbiamo registrato un incremento nel segmento Aerial Operations e, per il primo anno, ricavi derivanti anche dal trasporto merci, seppur ancora di modestissima entità. Il 2023 ha portato però anche una ulteriore razionalizzazione del numero di imprese attive nel settore che si sta concentrando sulle realtà più strutturate e innovative. Buone le prospettive di crescita per il prossimo anno che si confermano positive.

Il mercato italiano dei droni tra pubblico e privato

Il mercato professionale dei droni (B2b e B2g) è rappresentato per il 97% dalle Aerial Operation (Ao) e per il 3% dai servizi di Innovative Air Mobility & Deliverys (IAM&D). La domanda pubblica rappresenta solo l’8% del valore complessivo nonostante il 38% delle imprese dell’offerta abbia enti pubblici tra i propri clienti e il 47% dei progetti italiani siano realizzati da PA. Le Aerial Operations sono dominate dagli operatori che raccolgono il 54% del valore del mercato. Questi rappresentano l’81% delle 652 imprese attive in questo segmento e si occupano per la gran parte di rilievi (67%), riprese aeree (64%) e ispezioni (61%).

Gli ostacoli

Secondo il 51% degli attori del mercato, i servizi potrebbero beneficiare di uno sviluppo della normativa che continua a essere il primo ostacolo alla crescita. Nel corso del 2023 sono state emesse dall’Enac 23 autorizzazioni operative in categoria specifica per operazioni BVLOS, (Beyond Visual Line of Sight, tutte le operazioni condotte a una distanza che non consente al pilota remoto di rimanere in contatto visivo diretto e costante) in leggera diminuzione rispetto alle 27 del 2022. All’opposto, il segmento dell’IAM&D è caratterizzato da produttori di piattaforme e OEM’s (Original Equipment Manufacturers, aziende costruttrici di droni a proprio marchio).

Il valore del mercato italiano dei droni

Questi attori rappresentano il 60% delle 32 imprese attive e raccolgono l’80% del valore del mercato. Quest’area, ancora emergente, sta catalizzando l’interesse di imprese, enti, istituzioni e opinione pubblica da ormai diversi anni. L’Italia nel 2023 ha registrato diversi annunci da parte di città (es. Roma, Milano) e imprese (es. Amazon) che fanno ben sperare.

Focus sulle aziende del comparto

In Italia la maturità delle applicazioni è molto bassa. Solo il 13% delle imprese si può definire “poliedrica” avendo una struttura organizzativa adeguata, collaborazioni con fornitori esterni, utilizzo di droni anche realizzati ad hoc. Sul fronte opposto, più di un’azienda su quattro è “esordiente”, utilizza i droni come strumento accessorio rispetto alle proprie attività non avendo una struttura che se ne occupi. Oppure adottando droni pronti all’uso e facendo un utilizzo sporadico della tecnologia. Il 39% delle aziende che hanno progetti attivi è spinta dal miglioramento del servizio offerto ai clienti, il 24% dalla ricerca di un vantaggio competitivo rispetto ai competitors.

Cresce l’interesse per il trasporto di persone

Il trasporto merci rappresenta il 77% dei progetti di Innovative Air Mobility & Delivery e si focalizza sulla consegna di merci generiche (54%) e di materiale sanitario (46%). Solamente il 7% di questi progetti è operativo, prevalentemente in aree remote o poco popolate (ad es. nel continente africano), confermando la scarsa maturità del segmento.

Ancora più emergente l’ambito del trasporto di persone, che rappresenta il 23% dei casi. Nel 72% siamo in fase di annuncio. Il 2023 è stato, tuttavia, caratterizzato da interessanti sviluppi su questo fronte sia a livello internazionale che italiano. Diverse città al mondo, come Singapore e New York, hanno dato il via libera alle sperimentazioni e non mancano i casi italiani, con Roma e Milano in prima fila per l’introduzione di servizi di trasporto passeggeri rispettivamente nel 2024 e nel 2026.