Liferay fa il punto sulle principali tendenze della trasformazione digitale e di come la “nuova normalità” abbia impattato su imprese e clienti.
È stato anche il momento per illustrare le iniziative, le strategie e le nuove soluzioni progettate per le aziende. Architetture messe a punto per favorire una customer experience sempre più fluida ed efficace.
A raccontare le novità, Carolina Moreno, Vice President of Sales EMEA e General Manager Southern Europe e Andrea Diazzi, Business Development Manager per l’Italia.
L’azienda è “fresca” Symposium 2020, l’annuale evento organizzato per entrare in contatto con la community, le imprese e i potenziali clienti. Per la prima volta, a causa della pandemia, l’incontro è avvenuto in forma interamente digitale.
Non di meno, sottolinea Moreno, è andata perduta l’essenza di questo momento e la capacità di attrarre interesse e pubblico.
I manager si sono detti estremamente soddisfatti e, persino, stupiti.
Digitalizzazione Liferay
Liferay Symposium ha visto la partecipazione di oltre 440 professionisti provenienti da aziende e settori, come Pubblica Amministrazione, bancario e assicurativo, telecomunicazioni e retail. Il mix di competenze proposto ha attratto una variegata platea: CIO e manager IT, responsabili di business, Risorse Umane, CMO e digital marketing manager.
In un mondo che cambia, il messaggio proposto da Liferay, anche durante il Symposium, è stato quello di sapersi adattare, cambiando rapidamente e in modo adeguato alle richieste del mercato. L’esperienza digitale è sempre più importante e se, per il mondo B2C, è ormai formata e appagante, non si può dire lo stesso nel segmento B2B, sottolinea Diazzi.
Le sfide di oggi e di domani, dunque, includono la capacità di aumentare la produttività dei dipendenti e i ricavi online B2B. A questo si affianca una necessaria riduzione dei costi del servizio clienti e l’unificazione di differenti sistemi.
Digitalizzazione Liferay – DXP 7.3
Per agevolare il cambiamento e supportare i differenti comparti di busines, Liferay propone DXP 7.3. Parliamo di una piattaforma che facilita la digitalizzazione e permette di creare esperienze online coinvolgenti per clienti, rivenditori, partner e dipendenti.
La forte esperienza di Liferay come “vendor specializzato in digital experience” permette di mettere a fuoco ogni esigenza e di raggiungere obiettivi ambizioni. È dunque possibile unificare le piattaforme in uso, con conseguente incremento della produttività dei dipendenti e maggiore soddisfazione.
Liferay DXP 7.3, potremmo dire “massima resa con il minimo sforzo”!
Ogni sforzo produttivo può infatti essere direzionato al core business: creazione, distribuzione e modifica delle soluzioni digitali avviene infatti in tempi nettamente inferiore rispetto agli schemi lavorativi pre-digitale.
Questo è vero in ogni ambiente, dai fornitori, ai rivenditori, alle imprese di qualsiasi settore. Nella pratica di tutti i giorni ci sono decine, se non centinaia di procedure che possono essere snellite, eliminate, ottimizzate. Svecchiare le pratiche di lavoro e aumentare la percentuale di digitalizzazione dell’azienda è tra i compiti di Liferay.
Digitalizzazione Liferay – Performance e contenuti
DXP 7.3 offre l’analisi delle performance dei contenuti e consente di ottenere informazioni relative al numero di visitatori che hanno letto l’intero contenuto direttamente in linea con la pagina o l’asset pertinente. Gli autori hanno accesso anche a dati più tradizionali come le visualizzazioni totali, il volume di traffico dei motori di ricerca e report basati su parole chiave.
Inoltre, Liferay DXP 7.3 fornisce una nuova Content Dashboard che consente a creatori e amministratori di visualizzare una rappresentazione grafica degli asset, in base a parametri specifici come categoria, tag, sottotipo di asset, ecc.
Con Master Pages, il sistema consente la creazione ottimizzata dei contenuti, per fornire uniformità visiva e contribuire al rispetto delle linee guida del brand.
Application Builder comprende funzionalità low-code per realizzare applicazioni aziendali supportate dal Data Engine di Liferay. Gli utenti possono utilizzare un’interfaccia grafica per definire le visualizzazioni di moduli e tabelle e sfruttare i flussi di lavoro. È così possibile sviluppare applicazioni che digitalizzino e automatizzino i processi aziendali.
Momentum positivo e crescita globale
Ma c’è di più, con il rilascio della versione 7.3, gli sviluppatori hanno accesso alla nuova applicazione API Explorer. Essa permette di eseguire query per mettere alla prova le applicazioni durante lo sviluppo. La piattaforme è fornita con un client GraphQL che migliora le possibilità di definire e provare le richieste prima di includerle in un’applicazione.
Lato security, l’architettura progettata include di serie funzionalità per aiutare le aziende a rispettare i requisiti per la sicurezza delle applicazioni e la conformità. Gli amministratori possono attivare l’autenticazione multi-fattore, richiedendo agli utenti di completare ulteriori controlli per verificare la loro identità in aggiunta ai dati di login.
Gli sviluppatori possono anche creare ulteriori fattori di autenticazione personalizzati, utilizzando un’API dedicata, che saranno presenti nell’elenco di configurazione dell’autenticazione per la distribuzione a disposizione degli amministratori del sito.
L’importanza del canale
Liferay sta attraversando un momentum particolarmente positivo, come evidenziato dal successo degli eventi online e dalla continua innovazione del portfolio.
L’azienda non dimentica l’importante lavoro svolto dai suoi partner e l’elevato livello di attività. È anche grazie a loro che è stato possibile consolidare il business, creando nuove opportunità anche nel 2020, nonostante uno scenario generale complesso.
In Italia, il modello di vendita è interamente basato sul canale, con una collaborazione costante con 10 partner. Si tratta di una rete eterogenea composta da realtà con profili diversi e che condivide un alto livello di formazione come principale elemento distintivo.
Tra le novità introdotte più di recente per il canale, l’introduzione delle specializzazioni “Cloud” e “Commerce” nell’ecosistema partner. I Service Partner potranno quindi differenziarsi in base alle specializzazioni acquisite nel tempo. A oggi già tre partner hanno acquisito le nuove certificazioni e altri sono in fase di qualifica.