Sembra impossibile, ma due persone su tre non sanno “chi sa cosa” su di loro online. Per questa ragione Kaspersky Lab ha promosso il servizio Privacy Audit.
Dagli indirizzi e-mail alle date di nascita: online c’è una quantità allarmante di informazioni su di noi. Gli europei hanno perso le tracce del viaggio fatto dai loro dati personali, di quali aziende o piattaforme detengano informazioni sulla loro identità o addirittura sui loro stessi figli. In breve, troppe persone in Europa hanno perso il controllo dei propri dati. Questa è uno dei temi chiave trattati alla Kaspersky Next Conference, l’appuntamento che ha riunito esperti del mondo cyber a Barcellona dal 29 al 31 ottobre. È anche un problema che Kaspersky Lab si è impegnata a risolvere: l’incubatore di start-up dell’azienda, infatti, ha lanciato durante l’evento la versione Beta del suo servizio Privacy Audit.
Dall’autocompiacimento al controllo
Vista questa situazione, perché le persone sembrano perdere il controllo dei propri dati così in fretta? Questa e molte altre questioni legate al tema della privacy sono state discusse in dettaglio nel panel intitolato “Il prezzo della privacy nell’epoca della promiscuità dei dati” in occasione della Kaspersky Next Conference di Barcellona. Marco Preuss (Director Europe del GReAT di Kaspersky Lab), Eva Galperin (CEO di EFF) e Nevena Ruzic (Head of Compliance at the Information Commissioner’s Office, Serbia) hanno condiviso le loro esperienze in materia.
Il lancio di una nuova soluzione – Privacy Audit – dell’incubatore di Kaspersky Lab è stata parte dei contenuti dello stesso panel, nel corso dell’evento. Gli esperti hanno discusso delle principali sfide che riguardano la protezione della privacy online delle persone, del crescente valore dei dati personali.
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È il momento di preoccuparsene
La ricerca di Kaspersky Lab mostra che i consumatori si preoccupano del destino delle loro informazioni: l’88% degli intervistati si preoccupa del possibile uso illegale dei propri dati. Il 57%, inoltre, si sentirebbe spaventato e/o stressato nel caso in cui i propri dati finanziari venissero violati. Nonostante questi dati, gli utenti non stanno facendo molto per evitare questo tipo di problemi e un numero preoccupante degli intervistati commette banali errori.
Ovviamente, anche laddove imprese e consumatori mettano in atto alcune forme di protezione, i comportamenti comuni possono renderle inutili. Le aziende che proteggono con cura i dati personali non possono impedire agli utenti di fare cose pericolose, come usare la stessa password per più account, condividere le loro password con altri o renderle facili da indovinare, o scegliendo di non proteggere il proprio router.
Nevena Ruzic, Head of Compliance at the Information Commissioner’s Office Serbia
Siamo arrivati ad un momento nel quale la nostra vita è molto più esposta online che offline; il motivo è che mostriamo troppa ingenuità nel credere che i servizi online che utilizziamo siano “gratuiti”. Come utenti, dovremmo essere più consapevoli di dove mettiamo a disposizione i nostri dati; le organizzazioni che elaborano i dati personali hanno il dovere di farlo in conformità, non solo con le norme legali, ma anche con quelle etiche.
È tempo di agire
Marco Preuss, Head of Kaspersky’s Global Research and Analysis Team in Europa
Le persone sanno che devono proteggere i propri dati, perché non farlo può avere effetti disastrosi. Se i vostri dati venissero rubati potreste perdere del denaro o vedervi attribuire un debito accumulato da qualcun altro, la vostra reputazione potrebbe essere distrutta, potreste persino essere accusati di un crimine. Le vostre informazioni personali potrebbero essere vendute e il denaro utilizzato per finanziare qualunque tipo di attività criminale.
Ora è possibile riprendere il controllo dei propri dati con una soluzione come Privacy Audit.me. Il nuovo servizio è uno strumento “web-based” che consente agli utenti di controllare la privacy dei propri dati online. La sua console automatizzata mette a disposizione uno “sportello unico” per la gestione dei dati personali dell’utente, conservati all’interno di vari siti e fonti online, e consente di definire e di controllare la sicurezza della propria privacy online.