Al Forum PA 2016, la Corte dei Conti, in collaborazione con Microsoft, ha presentato il proprio progetto di trasformazione digitale per recuperare efficienza ed efficacia.
Un’esperienza d’innovazione che punta sul Cloud Computing per recuperare efficienza nell’ambito delle importanti funzioni di controllo che diventano quanto mai strategiche nell’attuale stagione di Riforme e Spending Review. Corte dei Conti vigila infatti con garanzia d’indipendenza dagli altri poteri dello Stato sulla corretta gestione del patrimonio pubblico, sul rispetto degli equilibri finanziari complessivi e sulla regolarità dell’azione amministrativa, perciò dedica in primis grande attenzione alla semplificazione e razionalizzazione delle proprie risorse.
Corte dei conti ha attuato un vero e proprio progetto di trasformazione digitale dell’IT a supporto delle attività istituzionali; tale progetto si è basato sulla strategia “Mobile First, Cloud First”, che delinea un percorso di crescita progressiva e flessibile del tipo, del numero e della qualità dei servizi offerti grazie a un approccio al Cloud di tipo ibrido ed all’adozione di strumenti di lavoro di tipo “mobile”, in linea con le diverse esigenze di business. Corte dei conti, infatti, pur essendo una Pubblica amministrazione, fa parte di quel novero di organizzazioni che sono disposte a considerare il Cloud computing come prima scelta fra le possibili alternative tecnologiche.
La strategia attuata ha alcuni importanti risvolti operativi, che incidono sul lavoro quotidiano delle persone, non solo tecnologici, bensì anche organizzativi e strutturali: l’ottimizzazione dell’intero settore IT e l’introduzione dei primi passi fondamentali verso lo smartworking.
RAZIONALIZZAZIONE IT – Il percorso di trasformazione digitale indicato mira alla concretizzazione del progetto denominato “IDEA@PA” (Infrastrutture Digitali per gli Enti Associati della PA) che implica un nuovo modo di concepire l’IT fra le diverse amministrazioni che si associano per gestire al meglio, risorse, processi, affrontare problemi e trovare soluzioni, facendo sì che amministrazioni pubbliche associate, che hanno struttura, capacità e competenza per farlo, progettino ed eroghino servizi certificati a vantaggio non solo del cittadino, ma anche di tutti gli altri Enti che non possono disporre delle risorse necessarie. Ogni organizzazione appartenente alla variegata galassia di organismi pubblici, che costella il mondo della PA, può così concentrarsi, finalmente, in maniera prevalente sulle rispettive attività istituzionali di competenza, offrendo ai cittadini servizi migliori ed un’efficienza mai raggiunta prima. Nel prossimo biennio Corte dei Conti conta di continuare questo percorso avviato con altre amministrazioni e organizzazioni pubbliche mirando chiaramente alla costruzione di un Cloud Service Provider interno alla PA a cui altre amministrazioni pubbliche potranno rivolgersi per beneficiare di servizi cloud erogati con assicurazione sui tempi di disponibilità, controllo dei costi, garanzie di sicurezza, affidabilità e flessibilità rispetto ai picchi di utilizzo. Una prospettiva innovativa per il mondo della PA che porta con sé una nuova dimensione di efficientamento complessivo e di attenzione ai servizi al cittadino.
Strategico, sotto questo punto di vista, risulta, in particolare, il progetto di razionalizzazione dell’infrastruttura IT che si è sviluppato nel corso degli ultimi anni e che, a partire da un’esigenza di ottimizzazione delle risorse IT interne, punta a trasformare Corte dei Conti in un’organizzazione pubblica che utilizza il Cloud computing di tipo ibrido come essenziale leva strategia da utilizzarsi per migliorare le proprie attività, assicurando la disponibilità di servizi efficienti, anch’essi primariamente basati sul Cloud computing, ad altre amministrazioni pubbliche. Ad oggi circa il 70% delle risorse IT utilizzate è dislocato sul cloud; negli ultimi 3 anni l’utilizzo di servizi Cloud, soprattutto di tipo SaaS, è cresciuto di oltre il 300%, con una corrispondente dismissione di servizi, e delle relative risorse collegate, utilizzati in precedenza. Un concetto rivoluzionario per la PA che Corte dei Conti sta portando avanti anche grazie alla collaborazione con Microsoft.
La strategia “Mobile First, Cloud First” ha comportato la centralizzazione ed il consolidamento dei sistemi IT, al fine di conseguire maggiore sinergia ed efficienza, con la susseguente veloce eliminazione della tecnologia obsoleta e con la riduzione delle applicazioni verticali di vecchia concezione, in attuazione di una logica basata sulla semplificazione. La scelta effettuata ha permesso di avere maggiori garanzie in termini di sicurezza dei dati, interoperabilità e flessibilità; ha consentito di razionalizzare il Datacenter e di offrire servizi innovativi e più semplici da gestire. Anche grazie a Microsoft, Corte dei conti è stata in grado di trasformare il concetto complessivo di Datacenter puntando sulle potenzialità dell’Hybrid Cloud: dal punto di vista IaaS i server sono stati agilmente collocati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure, basandosi sulla tecnologia di virtualizzazione HyperV; per i dati ci si è basati sul servizio di archiviazione cloud ibrida StorSimple. Anche per quanto concerne lo sviluppo di applicazioni, la disponibilità del PaaS ha consentito di poter pensare agilmente a nuovi servizi, progettarli in sicurezza e dispiegarli semplicemente. Ciò ha fornito, al settore IT, quell’agilità esecutiva che, precedentemente, era sempre mancata, mantenendo garanzie di sicurezza, disponibilità ed affidabilità.
I benefici sono stati particolarmente significativi, pur se con cifre non eclatanti, anche sotto il profilo economico: infatti l’utilizzo del Cloud ha consentito, globalmente, il recupero di risorse hardware per 23.000 Euro oltre ad un risparmio consolidato di ulteriori 15.000 Euro per ogni anno.
SMARTWORKING – Significativo anche il progetto di Corte dei conti di utilizzo delle potenzialità e dei servizi del Cloud Computing per introdurre i concetti preliminari legati allo smartworking: in perfetta sintonia con i principi contenuti nel nuovo disegno di legge sul lavoro agile, avviando la predisposizione ad un innovativo modello di lavoro flessibile. L’Amministrazione ha infatti scelto di adottare la piattaforma di produttività Cloud SaaS Office 365 congiuntamente alla soluzione di comunicazione integrata e collaborazione Skype for Business per tutti i suoi oltre 3000 dipendenti, migliorando la condivisione di documenti, informazioni, conoscenza tra gli utilizzatori. Inoltre è stato abilitato l’accesso al patrimonio informativo aziendale in mobilità (anche su device Surface), con importanti benefici in termini di rapidità di esecuzione ed efficienza dei processi interni, oltre che di ottimizzazione delle operazioni da svolgere.
Rilevanti, anche in questo caso, i vantaggi ottenuti sotto il profilo economico: si è registrato, infatti, un recupero di risorse di tipo hardware quantificabili in oltre 70.000 Euro a cui va aggiunto un risparmio annuo di oltre 140.000 Euro dovuto alla dismissione di componenti obsoleti ed alla riduzione delle spese di gestione precedentemente sostenute.