Ira3D collabora con Tonetti Design per la creazione di una lampada, declinabile in varie versioni e ottenuta grazie all’evoluzione della stampa 3D e all’esperienza dell’architetto Gianpietro Tonetti.
Si tratta di un oggetto funzionale, che rappresenta una sintesi tra la lavorazione artigianale e il design più ricercato, frutto di un’esperienza maturata in quasi 40 anni di progetti in ambito industriale, grafico e di comunicazione.
Negli anni la continua ricerca dei mezzi più adatti a soddisfare l’esigenza di una valutazione tridimensionale del progetto ha portato alla scoperta di tecnologie sempre più avanzate che hanno via via reso più fluido il lavoro trasformando il semplice concetto iniziale in un prodotto pratico e suggestivo.
Sempre attivo nell’ uso intenso di strumenti informatici, Gianpietro Tonetti, in collaborazione con Ira3D, innova il mercato della produzione di oggetti di uso quotidiano, seguendo passo a passo ogni fase della realizzazione di un lavoro, oggi reso più fluido e innovativo dall’utilizzo della più moderna tecnologia di stampa 3D, grazie alla quale è possibile stampare facilmente prototipi in scala e a grandezza naturale.
G.T.: “Quando mi interfaccio con un’azienda cliente, il mio obiettivo è quello di fornire tutti gli strumenti necessari per valutare al meglio il prodotto che abbiamo progettato. Spesso mi rendevo conto che il problema più grosso per un designer era trasmettere all’interlocutore la propria idea; l’evoluzione della computer grafica negli anni più recenti aveva accorciato le distanze nel rapporto designer/cliente, ma ora, con la stampa 3D, ogni eventuale gap interpretativo non esiste più: un immagine, per quanto bella, non si può tenere fra le mani, non si può soppesare, non si può osservare da prospettive diverse, mentre un oggetto sì. Ecco perché un prototipo stampato, magari anche nello stesso materiale in cui verrà realizzato, dato che esistono filamenti in grado di ricreare effetti materici come legno e pietra, riduce ai minimi termini i tempi decisionali. Non utilizzare la stampante 3D come strumento di lavoro significa probabilmente precludersi tante opportunità. Il prototipo stampato in 3D è un aiuto anche per me in fase progettuale, mi fa correggere il tiro se necessario o mi suggerisce nuovi idee. Credo che questo possa riassumere davvero l’utilità di uno strumento di questo tipo, anche solo per verificare il progetto e la bontà delle proprie idee. A mio avviso non c’è studio di progettazione che possa ignorare questa tecnologia, sarebbe da pazzi”.
Come ha scelto la stampante di cui si è dotato?
GT: “Seguo la stampa 3D dagli albori in quanto sono convinto delle potenzialità di queste tecnologie in costante, e a mio parere inarrestabile, evoluzione. Sono quindi un discreto conoscitore delle varie macchine sul mercato. Consapevole dei limiti attuali delle stampanti a filamento, abbiamo scelto Poetry2 dell’azienda Ira3D, per vari motivi, innanzi tutto perché Italiana, inoltre ha il volume di stampa più grande fra quelle prese in considerazione e poi perché volevamo poter contare sulla garanzia di assistenza, specialmente nella prima fase di apprendimento. E’ da qualche mese che il nostro studiosi è dotato di Poetry2 e abbiamo Già consumato qualche chilometro di filamento, la trovo eccezionale. “
Cosa avete realizzato?
G.T: “Praticamente di tutto, da piccoli componenti per l’industria a mobili di arredo da giardino. Recentemente abbiamo realizzato una lampada, declinabile in varie versioni, da tavolo, a parete, a sospensione, reclinata … un unico prodotto stampato in soli 3 pezzi. Questo è un progetto dedicato, pensato ad hoc per dimostrare le potenzialità illimitate della stampante 3D. Finora i file in open source per realizzare oggetti in 3D si limitavano a pochi elementi, oggettistica di scarso valore estetico e spesso priva di utilità. Il nostro progetto ha l’obiettivo di dimostrare che è possibile creare dei prodotti di design, funzionali e belli.
Questo è un progetto pilota, ci piacerebbe generare una serie di contenuti ideali di oggetti che si possono davvero stampare e, soprattutto, utilizzare. Il tutto con l’utilizzo di una piccola stampante, accessibile dal punto di vista economico ma professionale e molto performante. “
La lampada, un’elegante ellisse realizzata in materiale plastico di origine organica e biodegradabile, ha il porta lampada in PLA colorato ed un diffusore, sempre in PLA, di colore bianco per racchiudere e sprigionare la luce nella sua luminosità più naturale.
La lampada è costruita interamente con un polimero naturale, ricavato da mais, cereali e canna da zucchero ed è stata completamente prodotta dalla stampante Poetry2 di Ira3D, semplicemente stampando da un file 3D un prodotto finito e completamente funzionante.
Ira3D ha affiancato il designer in tutto il percorso di apprendimento, ora Gianpietro Tonetti è in grado di sperimentare in autonomia le potenzialità della stampante 3D applicate al proprio business.