Secondo uno studio IBM mentre i leader IT preparano le aziende ad accelerare sulla GenAI, diminuisce invece la fiducia dei dirigenti C-Suite nella capacità del team IT nel fornire servizi IT di base. Intitolato “2024 Technology Leaders Study: 6 blind spots tech leaders must reveal”, il report ha coinvolto 2.500 dirigenti tecnologici di livello apicale di 34 Paesi inclusa l’Italia e 26 settori industriali nel primo trimestre del 2024. Meno della metà (47%) ritiene che la propria organizzazione IT sia efficace nei servizi di base, rispetto al 69% degli intervistati nel 2013. Oggi, solo il 36% dei CEO e il 50% dei CFO intervistati ritiene che l’IT sia efficace nei servizi di base.
Permettere la scalabilità della GenAI, servizi IT di base
Allo stesso tempo, il 43% dei CxO tecnologici intervistati afferma che negli ultimi 6 mesi le preoccupazioni relative alla propria infrastruttura tecnologica sono aumentate come effetto dell’avvento dell’AI generativa. E ora si stanno concentrando nell’ottimizzazione dell’infrastruttura per permettere la scalabilità della GenAI. Inoltre, gli intervistati dichiarano di spendere attualmente il 29% in più per il cloud ibrido rispetto all’AI. Tuttavia prevedono che metà del loro budget sarà destinato al cloud ibrido e AI nei prossimi 2 anni.
Collaborare di più facilita le cose
Poiché i CxO tecnologici danno priorità agli investimenti in infrastrutture GenAI ready, due terzi dei CEO intervistati affermano che una collaborazione tra i CxO del settore tecnologico e i CFO è fondamentale per il successo della propria organizzazione. Nonostante ciò, solo il 39% dei CxO tecnologici dichiara di collaborare con i colleghi che si occupano di finanza per incorporare strutture tecnologiche nei business case. E solo il 35% dei CFO riferisce di essere stato coinvolto in anticipo nella pianificazione IT per definire le aspettative strategiche. Lo studio ha evidenziato che le organizzazioni che considerano gli investimenti IT insieme a risultati aziendali misurabili registrano una crescita dei ricavi superiore del 12%.
Un panorama in costante evoluzione
Mohamad Ali, Senior Vice President IBM Consulting
I leader tecnologici sono oggi alle prese con molteplici esigenze aziendali, rese ancora più complicate dalla presenza dell’AI generativa. Devono affrontare le sfide della modernizzazione dell’infrastruttura IT e della scalabilità dell’AI generativa per sostenere quel vantaggio competitivo fondamentale per la crescita dell’azienda. In questo panorama in evoluzione, il rapporto tra i CxO tecnologici e le loro controparti finanziarie non è mai stato così importante. Questo è necessario per poter allineare la spesa tecnologica ai risultati di business e ottenere valore reale dagli investimenti in AI.
In calo la fiducia dei dirigenti tecnologici nei servizi IT di base
- Per la maggior parte (80%) dei CEO intervistati, la trasparenza nell’uso di tecnologie di nuova generazione, come l’AI generativa, è fondamentale per rafforzarne la fiducia. Tuttavia, la maggior parte dei CxO tecnologici riconosce che le loro organizzazioni non sono in grado di offrire un’AI responsabile su scala.
- Solo la metà degli intervistati afferma di essere in grado di fornire capacità di AI responsabile per quanto riguarda la spiegabilità. E ancora meno affermano di essere in grado di fornire questa capacità per quanto riguarda la privacy (46%), la trasparenza (45%) e l’equità (37%).
- Il 41% dei CxO tecnologici ha segnalato un aumento delle preoccupazioni relative a normative e conformità quali ostacoli all’adozione dell’AI generativa negli ultimi sei mesi.
- Tuttavia, la maggior parte (70%) di essi vede i cambiamenti normativi come un’opportunità, rispetto al 50% dei CEO.
Ripensare la talent strategy
- Il 63% dei CxO tecnologici intervistati concorda sul fatto che la loro competitività dipenderà dalla capacità di attrarre, sviluppare e trattenere i migliori talenti.
- Tuttavia, il 58% di essi dichiara di avere difficoltà a ricoprire i ruoli tecnologici chiave e solo il 27% degli intervistati identifica il talento come una priorità assoluta.
- Nei prossimi 3 anni, i dirigenti tecnologici prevedono un aumento della mancanza di competenze in aree chiave. Tra queste il cloud (+36%), l’AI (+29%), la sicurezza (+25%) e la privacy (+39%).
- Il 40% segnala un aumento delle preoccupazioni negli ultimi sei mesi.
- Oltre la metà (54%) attribuisce alle pressioni finanziarie l’ostacolo maggiore alla loro possibilità di investire nei talenti tecnologici.
- Molti CxO tecnologici intervistati (69%) affermano di rivolgersi ai partner commerciali come fonte per acquisire competenze specializzate.
La situazione in Italia
- Attualmente, solo il 38% dei CEO e il 51% dei CFO intervistati ritiene che l’IT sia efficace nei servizi di base, rispetto rispettivamente al 64% e al 60% del 2013.
- Per quanto riguarda la collaborazione tra CxO e CFO, solo il 38% dei CxO tecnologici afferma di collaborare con i colleghi della finanza per incorporare le metriche tecnologiche nei business case. Mentre il 35% dei CFO dichiara di essere stato coinvolto in anticipo nella pianificazione IT per definire le aspettative strategiche, in linea con i dati mondiali.
- Allo stesso tempo, i leader della C-Suite si stanno concentrando sempre di più sulle richieste di intelligenza artificiale generativa. Oltre che sulle sfide che questa tecnologia comporta per l’infrastruttura tecnologica. Il 43% dei CxO tecnologici ha affermato che le preoccupazioni per l’infrastruttura sono aumentate negli ultimi 6 mesi a causa dell’AI generativa e che stanno attualmente cercando di ottimizzarla per supportare la scalabilità dell’AI generativa.
La necessità di investire in modo strategici
Il report evidenzia che il 58% dei CxO tecnologici ha difficoltà a ricoprire ruoli tecnologici chiave e solo il 27% li considera una priorità assoluta. Inoltre, nel prossimo triennio, è prevista una mancanza di competenze in aree chiave come il cloud (+36%), l’AI (+29%), la sicurezza (+25%) e la privacy (+39%).
Questi risultati sottolineano la necessità per le organizzazioni italiane di investire in modo strategico. Investimenti destinati in particolare ad adeguarsi all’evoluzione dell’AI generativa e a garantire un’infrastruttura tecnologica solida per la fornitura di servizi di base efficaci.