Per dare una connotazione più esclusiva alla propria offerta, la nuova strategia di Netgear per prosumer e smart home punta su tre pilastri: performance, protezione e perfezione.
Il termine perfezione viene usato da Ivan Tonon, Regional Sales Director per l’Italia e la Spagna dell’azienda come una sorta di “sinonimo” di prezzo. Infatti, precisa: “Vogliamo essere percepiti come brand di riferimento per una nicchia di mercato, che è quella più alto spendente. Il prezzo ci identifica in questo senso ed è giustificato dal fatto che non proponiamo il solito router, ma un servizio che comprende dispositivi con un look & feel ben definito, studiati per essere protagonisti, quindi, mostrati e non nascosti, come invece solitamente accade con i router. Netgear non è più solo un prodotto ma un prodotto più un servizio, un concept differente nel mondo del WiFi che giustifica il prezzo. Oggi il nostro kit top di gamma Orbi WiFi 6E composto da tre elementi costa circa 1.900 euro”.
La sicurezza prima di tutto
In linea con la nuova strategia, quando parla dei propri prodotti Tonon non evidenzia più la tecnologia o le prestazioni assolute, quanto invece il fatto che rappresentano un’efficace risposta alle necessità di una smart home, dove sono sempre più i dispositivi connessi al router. “Sono sicuramente il doppio rispetto a un paio d’anni fa – sottolinea Tonon –. Ormai tutto è collegato. E non parlo solo di Pc, smartphone o televisore, ma anche di tutta la parte di domotica e degli elettrodomestici”.
Sorge però un problema: qualsiasi dispositivo connesso a Internet tramite WiFi, se non è protetto lascia una porta aperta ai cybercriminali. Però, è impossibile pensare di proteggere singolarmente ogni apparecchio. Per questo Netgear propone una soluzione che prevede che il sistema di sicurezza sia sul router, il dispositivo a cui si collegano tutti i prodotti che vanno online, sia wireless sia cablati.
In tal senso offre in bundle con i propri router il servizio Armour, che protegge dai potenziali attacchi tutti i dispositivi connessi. Armour notifica innanzitutto quando un nuovo dispositivo viene collegato. Inoltre, tramite un processo basato su machine learning, nel giro di qualche giorno identifica qual è l’utilizzo specifico di ciascun dispositivo e a quali server eventualmente dovrebbe collegarsi. Se tale dispositivo invece di eseguire i compiti per cui è stato progettato fa qualcosa di diverso, Armour lo scollega immediatamente da Internet. Per esempio, se invece di collegarsi a un servizio di streaming musicale, uno speaker si collega a un sito di e-commerce, viene disconnesso dal Web. Ovviamente c’è la possibilità di gestire delle blacklist e delle whitelist.
Si può anche bloccare un tentativo di connessione verso siti di e-commerce fraudolenti da parte di uno smartphone che ha memorizzato il numero di carta di credito.
Collegarsi a Internet sempre con il router di casa
“Armour è una funzionalità che noi vogliamo spingere sempre di più perché ci differenzia rispetto a chi offre un collegamento efficace ma che non protegge a 360 gradi – aggiunge Tonon –.
Armour non è una novità assoluta, ma ora abbiamo deciso di includerlo gratuitamente nei nostri Orbi per un anno. Alla base di questo sistema c’è Bitdefender, società storica del mondo dell’antivirus. All’interno del pacchetto Armour Netgear c’è anche il software Bitdefender classico per computer, Windows o Mac”.
Oltre ad avere i propri hotspot su Armour, Netgear offre anche un servizio di VPN.
“La nostra app installata su uno smartphone – precisa Tonon – permette di creare una Virtual Private Network. Questa si collega al router di casa e da lì si connette a Internet. In pratica, quando si naviga online lo si fa sempre come se si fosse all’interno della rete domestica, ovunque ci si trovi in modo da avere sempre lo stesso livello di protezione”.
Il parental control
Un’altra funzione cui mette l’accento Tonon è il parental control. “È un servizio che aiuta a monitorare e a controllare l’utilizzo di Internet dei propri figli – sottolinea il Regional Sales Director di Netgear –. Ma non solo. Infatti, a ogni membro della famiglia viene associato un profilo predefinito e il parental control filtra tutti i siti o le applicazioni che non sono appropriate per quel determinato profilo. Si può anche monitore quanto tempo trascorre online e pianificare le ore di connessione”.
La tecnica della VPN poi funziona anche per il parental control. Per esempio, se un tablet o un cellulare non sono collegati a internet tramite il router Orbi di casa ma in mobilità o a scuola, attraverso la SIM del dispositivo è comunque possibile monitorare quello che l’utente sta facendo.
“Vogliamo fornire una soluzione WiFi che non solo sia la più performante ma anche la più sicura – conclude Tonon –. E anche la più tecnologicamente avanzata: Quest’anno il WiFi 7 arriverà anche sui nostri Orbi e Nighthawk”.