Ricerca Ricoh, come gestire al meglio la digitalizzazione aziendale

I dipendenti vorrebbero disporre di strumenti per gestire al meglio processi e prenotazione della propria workspace.

Aziende italiane digitalizzazione aziendale

Secondo la ricerca Ricoh, gli intervistati non dimostrano più lo scetticismo che si riscontrava pre-pandemia, prende il via la digitalizzazione aziendale.  Da un nuovo studio condotto da Ricoh su un panel di 500 lavoratori italiani è emerso come le imprese del nostro Paese non stanno cogliendo i vantaggi connessi all’automazione dei flussi di lavoroSolo il 12% dei dipendenti ha accesso a strumenti per l’automazione dei processi. Il 52% afferma che la propria azienda non ha effettuato nell’ultimo anno investimenti in questo ambito.

Gestire al meglio la digitalizzazione aziendale, ricerca Ricoh

I lavoratori chiedono invece di poter disporre di adeguate soluzioni tecnologiche. Infatti sono convinti che l’automazione migliorerebbe il modo di lavorare. Spesso ostacolato da attività manuali e dalla mancanza di soluzioni per la gestione dei workflow. A evidenziarlo è il 78% degli intervistati. Si denota così un netto cambiamento rispetto all’atteggiamento di scetticismo nei confronti della digitalizzazione che si riscontrava prima della pandemia.

Meno ripetitività, più produttività

Quasi la metà del campione afferma che la produttività aumenterebbe eliminando i compiti ripetitivi. Un terzo è disorientato dall’elevato numero di piattaforme tecnologiche da utilizzare per svolgere le proprie attività: l’eterogeneità causa un aumento del carico di lavoro anziché ridurlo. Questa situazione può portare a frustrazione e, di conseguenza, a una fuga di talenti. Le aziende perdono dunque l’opportunità di migliorare l’experience e la produttività dei dipendenti e di introdurre logiche di hybrid working rese possibili dalla digitalizzazione.

Ricerca Ricoh, digitalizzazione e rientro in ufficio

Le imprese di tutta Europa stanno incoraggiando il rientro in ufficio. Oltre la metà dei lavoratori italiani afferma però che non sono stati compiuti investimenti in sistemi di desk e room booking. Necessari per creare ambienti sicuri e adeguati alle nuove modalità operative. Questo ovviamente peggiora l’employee experience e disincentiva il lavoro in presenza.

La tecnologia è un aiuto e non un nemico

Nicola Downing, CEO di Ricoh Europe
In passato i lavoratori temevano che l’automazione delle attività avrebbe minacciato il loro ruolo. Ora non è più così. Le persone si rendono conto che la tecnologia, se implementata in modo efficace, consente di dedicarsi ad attività a valore aggiunto. Se vogliono migliorare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti, le aziende devono quindi includere l’automazione nelle strategie a lungo termine per il lavoro ibrido.