L’importanza dell’IT durante la pandemia, il report Nutanix

Il cloud ibrido si riconferma il modello di infrastruttura IT ideale per generare un impatto positivo sul business.

Importanza dell'IT

Secondo il report Nutanix la pandemia e i suoi effetti sulla vita aziendale hanno messo in luce il ruolo chiave che ricopre l’IT. Agli intervistati è stato chiesto quale è stato l’impatto di Covid-19 sulle decisioni e sulla strategia IT attuale e futura. Un dato importante: per l’86% degli intervistati il cloud ibrido si riconferma il modello di infrastruttura IT ideale. Gli intervistati che gestiscono ambienti ibridi sono quelli che hanno più possibilità di focalizzarsi su iniziative strategiche e di generare un impatto positivo sul business.

La pandemia ha fatto sì che l’attenzione dell’IT si focalizzasse sull’abilitazione del telelavoro e sull’implementazione quasi immediata di infrastrutture che raggiungessero la forza lavoro distribuita geograficamente. Stimolando una maggiore adozione del cloud da parte delle aziende. Inoltre, un gran numero di intervistati che gestiscono ambienti ibridi ha dichiarato che avrebbero potuto offrire configurazioni di lavoro più flessibili, rafforzare i propri piani di continuità aziendale, utilizzare maggiormente strumenti di videoconferenza a seguito della pandemia.

Importanza dell’IT – I risultati emersi dallo studio:

Le aziende hanno compiuto passi importanti verso l’adozione del loro modello operativo IT ideale. Gli intervistati riferiscono di aver compiuto i primi passi necessari per gestire con successo un ambiente ibrido. Tra cui l’adozione di un’infrastruttura iperconvergente nei loro data center e lo smantellamento dei data center non abilitati al cloud, a favore dell’utilizzo del cloud privato e pubblico.

I team IT globali stanno inoltre pianificando cambiamenti sostanziali all’infrastruttura. Prevedono, in media, un aumento delle implementazioni di cloud ibrido di oltre il 37% nei prossimi cinque anni, con un corrispondente calo del 15% nel numero di data center non abilitati al cloud. In particolare, tra le diverse categorie di infrastrutture, gli intervistati hanno riferito di aver adottato un modello misto di cloud privato, cloud pubblico e data center tradizionale più spesso di qualsiasi altro (quasi il 26%).

Importanza dell’IT – lavoro da remoto

Il lavoro da remoto è destinato a perdurare e le aziende si stanno adeguando. Nel report dell’anno scorso, circa il 27% delle aziende intervistate non aveva personale che lavorasse da casa a tempo pieno. Quest’anno, il dato si attesta al 7%. Secondo gli intervistati, entro il 2022, una media del 13% delle aziende non avrà dipendenti in telelavoro a tempo pieno, meno della metà rispetto a un anno fa,. Il potenziamento dell’infrastruttura IT (50%) e le possibilità di lavorare a distanza (47%) sono quindi diventate le priorità per i prossimi 12-18 mesi.

I risultati di business strategici, e non gli aspetti economici, determinano il cambiamento. Gli intervistati hanno dichiarato che le principali ragioni che li spingono a modificare le loro infrastrutture IT sono: acquisire un maggiore controllo delle risorse IT (58%), ottenere la flessibilità necessaria per soddisfare esigenze aziendali dinamiche (55%), migliorare il supporto per i clienti e i telelavoratori (46%). Solo il 27% ha menzionato il contenimento dei costi come fattore trainante.

Importanza dell’IT – istruzione e pandemia

I docenti devono affrontare sfide ed esigenze uniche a causa del Covid-19. Secondo gli intervistati appartenenti al mondo dell’istruzione “garantire che i telelavoratori dispongano di un hardware adeguato” è la sfida primaria rispetto a qualsiasi altro problema.

Il 47% ha citato anche la fornitura di “canali di comunicazione adeguati tra dipendenti, clienti e collaboratori” tra le altre principali problematiche. Il settore dell’istruzione sta compiendo i passi giusti verso la trasformazione, classificandosi ai primi posti in termini di adozione di cloud privati, con il 29% degli intervistati che dichiara di utilizzare solo cloud privati (sostanzialmente più del 22% della media globale).