Per comunicare in sicurezza la FIP ha scelto Cyber-Bee e Libraesva

Per tenere al sicuro i dati digitali la FIP punta sulle soluzioni di email security di ultima generazione.

comunicare in sicurezza

FIP, Federazione Italiana Pallacanestro, per comunicare ha scelto di implementare i livelli di sicurezza grazie a Cyber-Bee e Libraesva. Cyber-Bee fornisce da tempo servizi e soluzioni di sicurezza per la FIP.
Quest’ultima dispone di un network molto vasto ed eterogeneo composto da 350.000 tesserati e con 50.000 utenti attivi nel proprio sistema operativo FIPonline.
Oltre a 5mila caselle di posta elettronica gestite internamente.
Per numeri di tesserati e di appassionati è la seconda Federazione sportiva in Italia dopo quella del Calcio.

Lo sport sposa la cultura della sicurezza

La Federazione ha voluto sondare le opportunità e le soluzioni di sicurezza del mercato.
Con Cyber-Bee ha individuato nell’Email Security Gateway – ESG dell’italiana Libraesva la soluzione più adatta. ESG è stata scelta in forza della sua capacità di soddisfare i requisiti operativi e di sicurezza di FIP, grazie al numero di falsi positivi prossimo allo zero. E anche per un’installazione veloce e immediata che ha saputo garantire la continuità operativa degli utenti pure nei complicati mesi del lockdown in cui lavoravano in remote working e necessitavano di comunicare principalmente via email, da desktop e soprattutto in mobilità.

Comunicare in sicurezza

Davide Fanfani, Responsabile dei Sistemi Informativi di FIP, ha coordinato il percorso di ottimizzazione dei sistemi di comunicazione aziendali e della messa in sicurezza dei dati condivisi e trasmessi nella Federazione e con i suoi associati sul territorio nazionale.

 comunicare in sicurezza

Davide Fanfani, Responsabile dei Sistemi Informativi di FIP
ll patrimonio di dati che gestiamo quotidianamente è enorme ed era per noi fondamentale vincere, oltre a quelle sportive, anche la partita contro le minacce trasmesse a mezzo email in uno scenario ricco di insidie e in continuo divenire.
I mesi di lockdown hanno chiaramente mostrato infatti, una volta di più, come gli hacker colgano qualsiasi occasione per attaccare utenti privati, società o aziende.
Innovare i sistemi informatici della Federazione ha significato rivedere hosting, email e software antispam. Ci sono stati tempi stringenti e risorse operative disponibili da remoto, per via del forzato distanziamento sociale.

Comunicare in sicurezza

Il nostro percorso di integrazione di strumenti di protezione avanzata, GDPR compliant, è iniziato prima della pandemia e per fortuna durante l’emergenza, che ha visto purtroppo accadere anche attacchi informatici e che ci ha aiutati a proteggere le nostre comunicazioni e i dati in esse contenuti.
È particolare l’effetto che questi mesi hanno avuto sugli utenti.
Hanno maturato e capito l’importanza della necessità di una cultura condivisa della sicurezza, nella quale sentirsi co-responsabili per il buon andamento dell’operatività quotidiana con l’adozione delle migliori pratiche d’uso in ambito informatico”.

I risultati del lavoro, eseguito in poche settimane, mostrano una diminuzione netta di email di spam invasivo e un rilevamento immediato dei tentativi di phishing che puntavano a minare le caselle di posta gestite.