Backup e sincronia per proteggere i dati, Buffalo TS6000

Per le prove abbiamo ricevuto una Buffalo Terastation TS6400DN e una TS6200DN, unità introdotte nel 2019.

Backup e sincronia per proteggere i dati

Quali sono i vantaggi di backup, sincronia e replica locale e remota? Mettiamo alla prova i meccanismi di protezione del dato della serie TS6000 di Buffalo Technology.

Quando si parla di sicurezza dei dati, oltre a un avanzato sistema di security, in grado di vincolare accessi indesiderati e attacchi mirati, è indispensabile abilitare schemi multipli di backup. Oggi più che mai è importante avere una strategia di backup e recovery strutturata; occorre inoltre verificare periodicamente la qualità dei dati salvati.
Adottare una corretta serie di procedure è cruciale per il business d’impresa, oggi sottoposto a continue minacce di vario tipo. I dati possono infatti essere persi a causa del danneggiamento degli apparati IT, a causa di furti e, ancora, a seguito di attacchi malware e ransomware.

Backup e sincronia per proteggere i dati – scenari di mercato

Backup e sincronia per proteggere i dati

L’eventualità di perdere i propri dati è più concreta di quanto si possa pensare. Secondo gli analisti di settore, il 91% delle persone esegue il backup di dati e dispositivi, tuttavia, il 68% perde ancora i dati a causa di eliminazione accidentale, guasti hardware o software o backup obsoleti. Inoltre, l’85% delle aziende non esegue il backup più volte al giorno, solo il 15% dichiara di farlo, il 26% lo fa una volta al giorno, il 28% settimanalmente, il 20% ogni mese e il 10% non esegue alcun backup, il che può comportare la perdita di dati senza possibilità di recupero completo.

Di quegli utenti professionali che non eseguono backup, quasi il 50% ritiene che i backup non siano necessari. Una convinzione che l’indagine contraddice: il 42% delle aziende ha segnalato una perdita di dati con conseguente inattività quest’anno e il 41% riferisce di perdere produttività o denaro a causa dell’inaccessibilità dei dati. Inoltre, solo il 17% degli utenti finali e il 20% dei professionisti IT seguono le migliori pratiche, utilizzando backup ibridi su supporti locali e nel cloud.

Backup e sincronia per proteggere i dati

Questi risultati sottolineano l’importanza di implementare una strategia di protezione informatica che includa il backup dei dati più volte al giorno e la pratica della regola di backup 3-2-1: creare tre copie dei dati (una copia primaria e due backup), archiviare le copie in almeno due tipi di supporti e una di queste copie archiviarla in remoto o nel cloud.

Backup e sincronia per proteggere i dati: avere tre copie di backup minimizza statisticamente il rischio di perdita di dati. Ipotizzando di salvare i dati originali sul disco 1 e il backup sul disco 2 e un tasso di possibile fallimento dei drive di 1/100, si ottiene una probabilità di guasto simultaneo che è la moltiplicazione tra i due tassi di rottura, cioè 1 / 10mila. Ampliando il numero di supporti, la protezione del dato aumenta in modo evidente. Già con tre differenti copie di backup, la probabilità decresce a 1 su 1 milione.

In più usare due differenti tecnologie per lo storage dei dati può mettere al riparo dalle criticità insite nel meccanismo di salvataggio stesso. Ciò che può ridurre la durata di un sistema RAID non corrisponde a ciò che riduce, nel tempo, l’efficacia di copia su nastro, supporto ottico, o removibile.

La scelta di mantenere una copia, spesso su removable device, in una località differente da sito primario permette di mettere al riparo i dati da eventi estremi (alluvione, incendio, furto).

Backup e sincronia per proteggere i dati

Backup e sincronia per proteggere i dati

Per le prove abbiamo ricevuto una Buffalo Terastation TS6400DN e una TS6200DN, unità introdotte a listino nell’autunno del 2019.
Questi modelli TeraStation offrono, in uno chassis desktop robusto, una solida architettura basata sulle CPU Intel Atom. Con questi modelli, Buffalo ha optato per un rinnovamento della piattaforma hardware. La scelta di abbandonare, almeno per questa serie, i consolidati processori AnnaPurnaLabs, è orientata verso la ricerca di maggiori prestazioni, indispensabili per sfruttare al meglio le nuove funzionalità di questi NAS.

Le CPU Atom C3x38 appartengono alla gamma di dispositivi per ambienti server e garantiscono stabilità e affidabilità nel lungo periodo. Si tratta di processori con oltre 2 anni di presenza sul mercato e prodotto a 14 nm.

I NAS TS6200DN, con due drive bay, adottano la versione C3338 a due nuclei x86, con un clock che può raggiungere i 2,2 GHz in caso di attività intense e di lavorare a 1,5 GHz per i task più comuni. In questo modo, il C3338, che include una cache di 4 MByte, è in grado di soddisfare requisiti termini contenuti, con un TDP di 8,5 W.

TS6400DN ospita quattro drive bay una CPU di fascia leggermente superiore: Atom C3538. Si tratta della medesima linea produttiva Intel Denverton ma, in questo caso, la struttura è di tipo quad-core, con un clock stabile a 2,1 GHz, oltre a 8 MByte di cache. In questo caso il TDP sale a 15 W, mentre rimane invariato l’accesso alla memoria di tipo DDR4 con supporto ECC. Tutti i modelli della famiglia 6000 ospitano 8 GByte di tipo ECC, non ulteriormente espandibili.

Backup e sincronia per proteggere i dati

Le versioni sinora annunciate vantano la disponibilità di due porte USB 3.0, per la sincronia e il backup su dispositivi esterni, due adattatori Gbit e il veloce controller 10 GbE per estendere la connettività ad alte prestazioni su cablatura in rame CAT.5e / 6 / 6A /7.

Backup e sincronia per proteggere i dati con soluzioni Buffalo

Per rendere più concreto il ragionamento sin qui espresso, ci siamo occupati di realizzare una rete ad alta velocità, adottando soluzioni di archiviazione Buffalo.
Il NAS primario che contiene i dati di lavoro dell’azienda sono immagazzinati sulla TeraStation TS6400DN, dotata di quattro drive da 2 TByte e array RAID 5.
Lo storage secondario connesso è la TS6200DN, con due drive Seagate IronWolf da 2 TByte configurati in modalità mirroring (RAID 1).
Nello scenario che abbiamo ipotizzato, abbiamo voluto mettere alla prova le capacità di copia, backup e sincronia dei dispositivi. I due storage sono stati utilizzati per la copia diretta, la replica e la sincronia dei dati. Nella nostra ipotesi, TS6200DN si trova in un punto geograficamente differente del campus aziendale, nel palazzo adiacente alla sede primaria.

I due NAS dialogano tramite rete dedicata a 10 GbE

I due NAS dialogano tramite rete dedicata a 10 GbE, sfruttando cablatura schermata Cat.6A e uno switch a 10 Gbps Buffalo BS-MP2008. Il dispositivo vanta 8 porte multi-Gig, ed è capace di lavorare in modalità auto-sensing a 1 – 2,5 – 5 e 10 Gbps, in funzione degli adattatori e dei cavi utilizzati.
Il server di riferimento utilizzato adotta CPU AMD a 3,5 GHz, 8 GByte di RAM, storage interno SSD, LAN 10 GbE e ambiente operativo Windows Server 2019 Standard.

I due NAS dialogano tramite rete dedicata a 10 GbE

La prima ipotesi, certamente indicata per la totalità delle imprese, è quella di definire processi specifici di backup. Una volta aperte cartelle in condivisione sui due NAS è infatti possibile definire modalità e ricorsività dei processi di backup da una o più sorgenti, direttamente su una cartella target. Nel nostro caso, la copia automatizzata delle cartelle di produzione su TS6400 è attivata ogni giorno sul repository dedicato su TS6200.

Test server - NAS
Il test misura l’accesso sequenziale a grosse moli di dati, come per esempio archivi compressi, database o repository di videosorveglianza.

Per simulare un carico di lavoro convenzionale, i file da copiare sono variegati: da documenti office da 100 KByte, sino a archivi e database da diversi GByte. Il processo di copia avviene in modo trasparente agli utenti di rete, che possono continuare a lavorare senza limitazioni. Dalle nostre prove, la copia avviene alla velocità di 147 MB/s. Un risultato di buon livello, anche se lontano dalle performance registrate lavorando direttamente tra server e TS6400DN, dove si superano i 400 MB/s.

Metti al sicuro il tuo lavoro

Con la medesima procedura è possibile avviare copie su storage USB installati su uno dei due NAS (hard disk esterni o sistemi cartridge), un valido sistema per abilitare il meccanismo di backup 3-2-1 già descritto. In questo caso, il limite effettivo è dato dalle prestazioni del disco esterno e dell’interfaccia USB 3.0, con velocità registrate di quasi 160 MB/s.

Metti al sicuro il tuo lavoro
La schermata principale permette di abilitare gli schemi di backup desiderati.

L’interfaccia lineare delle TeraStation aiuta gli utenti, anche i meno esperti, a definire percorsi e automatismi. Per contro, proprio l’interfaccia si conferma, come già visto in passato, un po’ troppo macchinosa e lenta nella risposta. Il sistema richiede tempo per attività comuni, come la formattazione o la rimozione di un drive rimovibile (attività che, tra l’altro non è possibile fare contemporaneamente se sono collegate due unità esterne).

Metti al sicuro il tuo lavoro
Il processo di backup può essere programmato con un buon tasso di granularità.

Ad esempio, la formattazione di un drive esterno non consente di procedere su altre attività mentre la cancellazione viene eseguita in background.

Proteggi i tuo asset aziendali
La gestione dei removable device USB.

Backup e sincronia per proteggere i dati: per realtà più estese e branch office, si rende particolarmente interessante la funzionalità di replica. Il sistema si occupa di mantenere costantemente aggiornate l’area dati sorgente e quella di destinazione. Ipotizzando la presenza di un NAS principale presso l’headquarter aziendale, lo storage installato in ambienti RoBo potrà essere costantemente aggiornato con le modifiche più recenti apportate.

Proteggi i tuo asset aziendali
Le opzioni di replica includono, oltre alla selezione di sorgente e destinazione, la possibilità di abilitare la crittografia dei dati, la compressione prima del trasferimento e la possibilità di definire le caratteristiche di cartelle e istantanee.

I team di lavoro remoto sarà in grado di lavorare sui medesimi file, apportando modifiche rapidamente. Non sarà necessario richiedere l’invio dei documenti e sfruttare altri servizi di condivisione, che rischiano di aumentare la complessità operativa e, in taluni casi, diminuire la sicurezza dell’infrastruttura.

Proteggi i tuo asset aziendali
La scelta del server remoto per la replica (TS6200 nel nostro caso).

In presenza di NAS identici o con caratteristiche di configurazione e spazio disponibile similari, è possibile abilitare la modalità failover. Si tratta di una replica totale dei dati e del sistema al fine di recovery e business continuity. Questa logica di lavoro prevede la programmazione dei dispositivi coinvolti e la condivisione di una chiave unica di accesso alle cartelle. Al termine, i device sono sottoposti a un processo di sincronia che, in prima istanza, si occupa di definire dipendenze (master – slave) e allineare l’intero contenuto dei dati.

Proteggi i tuo asset aziendali
Le attività iniziali per l’avvio delle procedure di failover impegnano i NAS per lungo tempo, durante il quale il dispositivo non è accessibile all’utente. (sopra il messaggio del NAS che sarà il master failover, sotto l’informativa che compare sull’interfaccia del NAS “slave”)

L’accoppiata di NAS garantisce, a un prezzo concorrenziale e “chiavi in mano” (i dischi sono già installati e testati dal produttore), un pacchetto ideale per irrobustire o creare da zero efficaci procedure di backup.

Punteggio

75
su 100

PRO

Interessanti opportunità di gestione del backup; supporto backup remoto, cloud e su dispositivo rimovibile; supporto crittografia; setup granulare; prezzi interessanti.

CONTRO

L’interfaccia di gestione è semplice ma macchinosa; ridotto multi-tasking della GUI; prestazioni non sempre elevate.

 

Caratteristiche generali
Produttore Buffalo Technology
Modello TeraStation TS6400DN e TS6200DN
Sito web http://www.buffalo-technology.it/it/
Prezzo (IVA esclusa – SIAE inclusa) TS6400DN0804-EU euro 899,90
TS6200DN0402-EU euro 709,90