I dati dell’Osservatorio IoT della School of Management del PoliMi confermano che il mercato della smart home in Italia ha superato, a fine 2016, i 180 milioni di Euro.
Si tratta di un incremento del 23% rispetto all’anno precedente e lasciando spazio a previsioni ottimistiche anche per i prossimi anni. Il futuro che ci attende promette ancora grandi evoluzioni tra le mura domestiche abilitate da tecnologie altamente innovative.
In questo contesto, Nuance Communications ha delineato i fattori che maggiormente sapranno trasformare l’esperienza smart home, abilitando una maggiore interazione tra consumatori e oggetti casalinghi all’insegna della personalizzazione nelle attività quotidiane: intelligenza artificiale (AI) e biometria vocale.
Il futuro della biometria vocale
La biometria vocale – che consente all’utente di autenticarsi in modo semplice e naturale senza dover digitare una password o un PIN, ma pronunciando semplicemente una breve passphrase come “La mia voce è la mia password” – è una tecnologia innovativa già ampiamente utilizzata da Nuance per migliorare il customer service nell’ambito di sistemi bancari e grandi organizzazioni – tra cui Barclays, HSBC e Citi – e che mostra ampie prospettive di sviluppo per il futuro. Secondo Opus Research, infatti, entro il 2020 saranno oltre mezzo miliardo i timbri vocali autorizzati attraverso molteplici applicazioni e scenari. Questi dati confermano che si tratta di un trend con ottime potenzialità di implementazione anche in ambito smart home: biometria vocale e AI, infatti, la faranno da padrone nelle case intelligenti del futuro offrendo un elevato livello di interazione tra il sistema e i singoli occupanti dell’abitazione, oltre a sicurezza e personalizzazione. In particolare, queste nuove tecnologie permetteranno ai dispositivi smart di raccogliere dati relativi ai diversi membri della famiglia al fine di prevedere, personalizzare e configurare contestualmente, di volta in volta, le preferenze personali in situazioni specifiche, indirizzando così al meglio ogni richiesta e assecondando singoli gusti e abitudini. Saper distinguere le voci dei singoli membri della casa è uno dei principali vantaggi – non da poco – abilitati dalla biometria vocale e offerti, contestualmente, dai dispositivi IoT: la smart home sarà infatti in grado di riconoscere e impostare la playlist desiderata o far trovare le luci accese al rientro a casa!
La voce come “password”
Inoltre, il futuro più prossimo guarda alla biometria vocale anche come fonte di autenticazione – semplice e sicura – per abilitare l’apertura o la chiusura della porta di casa e l’acquisto di beni o servizi: pronunciando semplicemente una breve passphrase, il sistema domestico riconoscerà il timbro vocale predisponendo l’apertura della porta o, contestualmente, verificherà le informazioni della carta di credito autorizzando il pagamento. A questo proposito, l’innovativa tecnologia di biometria vocale di Nuance viene offerta come parte integrante della smart home del futuro per assicurare all’utente una nuova modalità per entrare in contatto con la propria abitazione, senza bisogno di ricordare PIN, password o domande di sicurezza.