Veeam, il 2017 sarà l’anno del cloud, tra business agility e availability

Veeam, il 2017 sarà l’anno del cloud, tra business agility e availability

Albert Zammar, Vice President SEMEA di Veeam Software, evidenzia le tendenze di business per il 2017, tra cloud computing, “agile workplace” e availability.

L’Availability, sia dei dati che dei servizi, nel corso del 2016 si è affermata in maniera preponderante come un concetto sempre più rilevante nello scenario tecnologico e nel vasto ecosistema di cui è parte. I casi di perdite di dati derivanti da interruzioni di business hanno più che mai evidenziato la necessità di avere un accesso ininterrotto alle informazioni e ai servizi critical on-demand: si pensi a quanto è successo in Australia in occasione dell’ultimo censimento, o l’attacco ai sistemi informatici della rete di mezzi pubblici di San Francisco, e anche sul nostro territorio all’ospedale San Camillo di Treviso o in aeroporto a Catania.

Il 2017 è alle porte e le aziende dovranno concentrarsi sempre più per assicurare una fornitura ininterrotta dei servizi, per evitare perdite economiche, disagi per i clienti e reputazione del brand compromessa.
Nel panorama IT ritengo ci siano quattro trend fondamentali su cui le aziende dovranno puntare per soddisfare pienamente le aspettative dei clienti e dei partner:
• I confini sempre più labili tra cloud pubblico, privato ed ibrido. Solo qualche anno fa, il pensiero di espandere un’infrastruttura di data center verso il cloud hybrid-public poteva sembrare uno sforzo inutile, per la connettività, la sicurezza e un insieme di sorprese sconosciute. Adesso invece, il mercato è pronto all’adozione di architetture di cloud ibrido sia per le infrastrutture che per le applicazioni. Molte aziende hanno già intrapreso questa via, ma nel 2017 questo avverrà ancora di più in quanto le imprese stanno cercando di migliorare la loro agilità e affidabilità operativa, assicurando che i dati e le applicazioni siano disponibili in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.
• L’espansione delle infrastrutture software-defined. Non è certo un segreto che il data center software-defined sia stato un grande trend negli ultimi anni, sfruttando l’onda della virtualizzazione. Eseguire le applicazioni in un ambiente virtualizzato comporta diversi vantaggi per l’azienda e facilita la costruzione di un’infrastruttura IT più efficiente, affidabile e flessibile semplificando la gestione di tempo e risorse. Con l’evoluzione delle aziende bisogna aspettarsi l’incremento delle richieste ai vendor di fornire software e servizi che soddisfino le aspettative della prossima generazione di innovatori.
• Stare sempre un passo avanti rispetto agli hacker. Le minacce informatiche, come l’incremento dei botnet e malware (specialmente ransomware), tormenteranno ancora gli IT manager durante il 2017. Durante il 2016, mantenere l’availability è stata una delle esigenze prioritarie per l’Azienda, alla luce dei numerosi attacchi ai servizi DNS che hanno provocato interruzioni dell’attività delle imprese e dei loro servizi nei momenti più delicati. Con l’aumento dei nuovi servizi digitali aumenteranno anche gli attacchi hacker. Le aziende dovranno aumentare la sicurezza sui dati end-to-end, sul backup e sul ripristino per assicurare che i loro servizi rimangano sempre disponibili ai partner ed ai clienti.
• Più dati significa più possibilità: i data center odierni, e sicuramente quelli futuri, conterranno sempre più dati sia mission-critial che con finalità di archivio. Che si tratti di un afflusso di dati derivanti dall’Internet of Things, da sistemi aziendali sempre più complessi, o da crescenti quantità di set di dati già esistenti, la conclusione è ovvia: i dati sono destinati ad aumentare. Guardando il lato positivo sarà un bene per le imprese che cercano di affinare le proprie analisi avanzate per migliorare le operazioni esistenti e fornire nuovi servizi ai propri clienti. Il 2017 è alle porte e le imprese saranno in grado di acquisire sempre più insight sui dati che hanno salvato e ciò li aiuterà a prendere decisioni migliori e ad affinare la propria strategia di business. Per le aziende che si affidano ad analisi avanzate prima di effettuare operazioni, il downtime non solo diminuisce l’abilità di confrontarsi con i clienti e fornitori, ma ostacola anche un processo consapevole di decision-making. Le aziende devono puntare sul mantenimento dei sistemi mission-critical che sostengono le loro analisi.

Effettuare delle previsioni così specifiche è stimolante, ma va considerato che il panorama tecnologico odierno può offrire alle aziende un’infinità di possibilità per le aziende di offrire ottimi servizi basati sui data center e sulle informazioni che i data center possono conservare e fornire. La previsione è che i dati siano disponibili on-demand. Sono passati i tempi in cui veniva considerato “normale” il downtime. Nel 2017 il data center acquisirà un’importanza sempre maggiore e sarà dunque una componente fondamentale dell’infrastruttura sia per la gestione delle informazioni che per la fornitura di servizi ai clienti, dipendenti e partner. Sarà dunque vitale avere un piano per garantire l’availability delle operazioni di business, in questo modo si potranno soddisfare, e superare, le aspettative.