EMC persegue lo sviluppo della propria strategia Data Lake e annuncia la disponibilità di piattaforme di seconda generazione, per rispondere alle esigenze degli uffici remoti.
In particolare, la gamma Isilon viene ampliata e integrata con soluzioni software-defined e cloud, con l’obiettivo di supportare attivamente le aziende e tutte le realtà produttive che, sempre più frequentemente, si trovano a dover gestire moli rilevanti di dati non strutturati. Altrettanto spesso, queste esigenze sono sentite in mobilità, dai professionisti “on the go” e presso le sedi remote delle grandi aziende.
La visione EMC è riassunta nella disamina di Fabio Pascali, Responsabile Top Account North di Emc Italia e Gianluca Coppola, Senior Account Manager Enterprise Isilon di Emc Italia, che hanno scelto di incontrare la stampa per questo importante update.
Lo sviluppo del portfolio aziendale segue in modo diretto l’evoluzione degli scenari di lavoro e la trasformazione digitale in atto, con l’intento di garantire la piena accessibilità e gestione dei dati non strutturati, per accelerare il business e trarre il massimo vantaggio dalle informazioni globali e dai social network.
Come ci confermano i manager intervenuti, sempre più realtà professionali scelgono di operare su scala globale e, pertanto, adottano una forza lavoro distribuita sul territorio. Per assicurare un corretto trattamento dei Big Data, che raddoppiano di volume ogni due anni circa, EMC propone infrastrutture flessibili, scalabili, indispensabili per trasformare il dato in un valore concreto per la crescita delle aziende. In questo contesto, i sistemi che si basano sul cloud ibrido sono ormai uno standard di fatto e consentono di gestire efficacemente infrastrutture data center e il flusso di informazioni.
L’obiettivo finale è quello di garantire la gestione dei dati non strutturati, non più solo al centro del sistema aziendale, alla sede principale, ma anche presso strutture periferiche e nel cloud.
Per garantire flessibilità e modularità ai propri clienti, EMC pone al centro della strategia Data Lake 2.0 il software Isilon SD Edge, che consente ai clienti di realizzare interi cluster Isilon NAS espandendoli sino alla capacità massima di 36 TByte.
Il sistema è affiancato dalla più recente tra le release dell’ambiente operativo Isilon OneFs, dotato di un’architettura ottimizzata per gestire al meglio i dati non strutturati. Per una gestione efficiente dei “cold data”, invece, EMC propone CloudPools, studiato per lo spostamento dei dati verso cloud pubblici quali, per esempio, Amazon Web Services (AWS) o Microsoft Azure.
Seguendo una logica sempre più diffusa, l’intero sistema non è legato a uno specifico hardware, che diventa una commodity e si distingue per la capacità di dialogo diretto con hypervisor VMware.
Al pari dei nuovi sistemi, EMC propone la piattaforma OneFs .Next, in grado di creare un unico pool storage attraverso il quale accedere a tutti i tipi di dati a disposizione.
Per consolidare il carico di lavoro, in un ambiente open e stabile, l’azienda prevede la distribuzione gratuita del prodotto ai fini di valutazione e test. Diversamente, i vari aggiornamenti, che saranno di tipo conservativo e non radicali, perciò applicabili senza problemi anche alle infrastrutture “in produzione”, saranno disponibili su licenza.