Qualcomm rientra tra i player di mercato più innovativi e opera attivamente in numerosi settori, dallo sviluppo di tecnologie CPU e modem per mobile, alla realizzazione si piattaforme Wi-Fi, automotive e smart media.
Queste sono solo alcune delle direttrici che guidano lo sviluppo e la ricerca dei laboratorio Qualcomm, probabilmente più noti al grande pubblico per l’estesa famiglia di microprocessori SnapDragon, integrati in buona parte degli smartphone.
Per dettagliare con precisione il punto di vista dell’azienda, in materia di trend tecnologici e sviluppo di piattaforme IoT e IoE, abbiamo incontrato Fabio Iaione, Country Manager Italy, Business Development Sr Director, e Sebastiano Di Filippo, Business Development Director.
Come molte realtà che operano trasversalmente sul mercato globale, anche Qualcomm è al lavoro per abilitare quel cambiamento tecnologico che consentirà entro pochi anni di connettere facilmente ogni sorta di device, per uno scambio dati costante, a vantaggio dell’ergonomia d’uso dei differenti servizi e delle diverse piattaforme. Seguendo un trend inarrestabile, l’azienda è fortemente focalizzata sullo sviluppo di soluzioni per la mobilità e considera la connettività quale elemento fondante per la creazione della piattaforme di domani.
Solo per citare alcune tendenze, già nel 2002 la quantità di device portatili e cellulari aveva superato quella delle linee fisse voice. Nel 2010 i dispositivi con connettività in mobilità hanno invece surclassato le linee dati presenti nelle case e negli uffici.
Come evidenzia il management Qualcomm, creare device e tecnologie per l’immediato futuro significa comprendere le richieste del mercato, ridefinendo gli standard e tutto ciò che siamo abituati a dare per scontato.
Gli apparati di domani, in grado di lavorare per tempi prolungati in autonomia, di gestire grandi moli di dati, tutti i sensori e i sistemi intelligenti per l’automotive e i comparti residenziali e industriali dovranno avere caratteristiche ben precise.
Qualcomm individua, tra queste, la necessità di operare consumando il minimo possibile, assicurando operatività di oltre 10 anni senza manutenzione. Si parla di sistemi affidabili per ambienti mission critical, capaci di lavorare con latenze dell’ordine di 1 ms e con tassi di errore di 1 solo pacchetto perso su 100 milioni. Funzioni evolute per il discovery e la mobilità permetteranno una maggiore e veloce interazione tra i device, oltre all’accesso rapido alle risorse, anche nel caso di stream particolarmente ingombranti, come quelli video 4K.