Ricoh Europe, i “nativi digitali” e il futuro dell’istruzione

Molti istituti scolastici trovano difficoltà nell’integrazione di nuove piattaforme tecnologiche a causa soprattutto dell’eccessiva burocrazia nei processi decisionali e della visione frammentata di tali processi. Il risultato è che il Settore dell’Istruzione fatica a introdurre cambiamenti e a innovare le modalità operative. A meno che i leader di questo settore non intervengano immediatamente, questi freni potrebbero avere un impatto negativo sugli obiettivi futuri degli istituti scolastici, sulla crescita del settore e sull’innovazione come driver del successo. Sempre più il successo di un istituto scolastico si basa infatti sulla sua capacità di garantire efficienza e servizi agli studenti di elevata qualità, aspetti che potrebbero essere migliorati grazie alla tecnologia e all’ottimizzazione dei processi.

I manager del settore sono consapevoli della necessità di trasformare le attività del back-office che spesso sono ancora basate su documenti cartacei.
Ai dirigenti è stato chiesto di identificare le aree che richiedono cambiamenti immediati; le risposte più frequenti sono state:

• migliorare i processi legati al core business (44%)
• assumere nuovo personale (42%)
• implementare nuove tecnologie (40%).

I dirigenti riconoscono l’importanza di introdurre una maggiore velocità ed efficienza. La tecnologia apre nuovi orizzonti e i manager devono riuscire a focalizzarsi sui processi “core” e a percorrere la strada della digitalizzazione in modo che i materiali didattici e i documenti amministrativi siano sempre disponibili. La velocità del cambiamento è fondamentale per sviluppare programmi didattici di successo. I dirigenti del Settore dell’Istruzione sono supportati da iniziative e innovazioni tecnologiche che facilitano loro il raggiungimento degli obiettivi.

Ricoh Europe, i “nativi digitali” e il futuro dell’istruzione

Carsten Bruhn, Executive Vice President di Ricoh Europe:
I dirigenti del Settore dell’Istruzione hanno un atteggiamento positivo e sono ottimisti nei confronti del futuro di questo ambito. Il programma Opening Up Education sviluppato dalla Commissione Europea sta incentivando l’utilizzo di risorse educative aperte, tra cui i corsi online, e la tecnologia sta migliorando l’esperienza degli studenti. Non bisogna però dimenticare che ai dirigenti viene chiesto di fare di più con meno risorse. Dallo studio emerge inoltre che la burocrazia nei processi decisionali e la visione frammentata stanno frenando il cambiamento. Queste problematiche vanno affrontate immediatamente, perché c’è il rischio che vi sia un impatto negativo sul raggiungimento degli obiettivi futuri degli istituti scolastici.