Inside Group Technology ha scelto l’iperconvergenza Nutanix per supportare le workstation grafiche che simulano gli ambienti di appartamenti, ville, uffici e yacht.
Inside Group Technology nasce nel 2007 come studio di architettura di interni ed esterni. Votato da subito all’innovazione e all’attenzione per i dettagli, lo studio
viene investito nel 2008 dalla crisi che si abbatte sul settore immobiliare. Cristian Aiselli, fondatore di Inside, decide così di cercare nuove prospettive, puntando
sul rendering 3D degli elementi d’arredo di fascia alta, i mobili in stile classico, che in quel periodo non conoscevano flessioni.
“Nessuno in quegli anni riusciva a realizzare rendering soddisfacenti di oggetti complessi”, racconta Aiselli, “così ci siamo dedicati a studiare tecnologie e processi che ci consentissero di essere unici sul mercato e di poter accontentare una clientela che non badava a spese ma che ovviamente pretendeva la perfezione”. Dopo qualche iniziale difficoltà, Inside trova la chiave (è, tra l’altro, fra i primi studi al mondo a utilizzare la tecnologia laser scanner per ricostruire ambienti e oggetti 3D) e comincia subito a lavorare con i più affermati costruttori di mobili e complementi d’arredo.
Oggi Inside Group conta su 40 professionisti, dispone di una sede di oltre 600 metri quadri dove sono dislocati sei chilometri di cavi di rete e 3.600 processori, e ha realizzato una libreria 3D di oltre 15 mila oggetti.
Server e storage non reggono il passo
Primo studio di architettura di interni a implementare il rendering 3D per l’arredamento classico, particolarmente difficile da riprodurre nei dettagli, Inside Group è cresciuta in un segmento, quello degli arredi destinati ai clienti più facoltosi, in cui non ci si può permettere la minima sbavatura e nemmeno la minima interruzione del servizio. Dopo qualche anno con le architetture server-storage tradizionali, che però mostravano grandi limiti sia in termini di scalabilità sia di obsolescenza, lo studio ha provato, grazie alla partnership con Mediatech, le soluzioni iperconvergenti di Nutanix.
La prima infrastruttura Nutanix entra a far parte della “dotazione” di Inside Group nel 2017. Due nodi iperconvergenti fanno da supporto alle 40 workstation grafiche con cui i 34 progettisti realizzano i rendering degli ambienti e dei complementi d’arredo. I due nodi gestiscono il ricco archivio di componenti creato negli anni dallo studio, mettendo a disposizione delle stazioni grafiche i dati necessari in tempo reale.
“Stiamo parlando di circa 15mila arredi”, racconta Aiselli, “che occupano circa 200 TB di memoria e che vengono gestiti con tempi di risposta stupefacenti”. Il mix tra nodi iperconvergenti e workstation funziona egregiamente, ma lo studio cresce, e con esso anche le esigenze.
Nel 2020 Aiselli decide che è il momento di rinnovare e potenziare l’infrastruttura. Insieme a Mediatech sceglie di installare 3 nodi NX8155, macchine al top di gamma carrozzate in modo da reggere i carichi di lavoro attuali e allo stesso tempo essere pronte per gli sviluppi futuri e l’ulteriore crescita dello studio.
“Dalla decisione all’installazione nel nostro CED”, dice Aiselli, “sono passati solo tre mesi, e le nuove macchine hanno sostituito la vecchia infrastruttura a caldo, praticamente senza fermare i lavori dello studio”.
Iperconvergenza: continuità e backup sono marchiati Nutanix
I 3 nodi iperconvergenti vengono installati all’interno della rete a 4 Gbps presente nella sede dello studio e, come nell’architettura Nutanix precedente, servono le 40 postazioni grafiche assicurando al contempo la continuità di business necessaria a Inside Group. Vista la familiarità con le soluzioni della multinazionale, lo studio decide di abbandonare anche il vecchio sistema di backup per implementare quello nativo Nutanix.
La facilità di gestione è essenziale
Il primo vantaggio ricercato da Inside Group, che impiega solo due risorse interne per la gestione dell’infrastruttura IT, è la facilità di configurazione e conduzione delle macchine. “Siamo sempre in contatto con Mediatech”, dice Aiselli, “ma l’amministrazione dell’architettura Nutanix è talmente semplice e così fedele al concetto del fai-da-te, che il partner lo chiamiamo molto raramente”.
Iperconvergenza: Prestazioni e sicurezza
Inseriti in un contesto dove nulla è lasciato al caso (lo studio ha a disposizione gruppi di continuità e un generatore da 100 kW che lo rende autonomo in caso di guasto alla rete elettrica per circa 6 ore), i nodi Nutanix contribuiscono a rafforzare la fama di Inside Group come di un team che non si ferma mai.
“Oltre al gruppo elettrogeno”, spiega Aiselli, “abbiamo 6 muletti per sostituire le workstation che dovessero guastarsi. Anche per questo possiamo garantire ai clienti affidabilità e velocità di esecuzione: le nostre macchine si fermano per manutenzione solo due giorni l’anno, per il resto macinano rendering 24 su 24 per soddisfare committenti da tutto il mondo”.
Una “supermacchina” Nutanix eseguirà anche i rendering?
Avendo sposato la tecnologia Nutanix, in Inside Group si guarda al futuro con fiducia e curiosità per i prossimi sviluppi dell’infrastruttura, che potrebbe vedere l’utilizzo della potenza di calcolo dei sistemi iperconvergenti anche per l’elaborazione grafica dei rendering, così come per l’apertura a soluzioni di private cloud.
“Stiamo valutando l’adozione di Nutanix Files”, dice Aiselli, “ma quello che più conta è che l’architettura iperconvergente risponde perfettamente alle nostre esigenze di scalabilità, che ci vedono crescere di mese in mese, ora anche con progetti ambiziosi di visualizzazione degli ambienti renderizzati in tempo reale anche a distanza, un elemento che ci consente di superare anche i limiti dei lock-down, permettendo al cliente di muoversi virtualmente dentro i propri spazi”.