Pietro Matteo Foglio, CEO & Founder di In-Site, risponde alle nostre domande e mette a fuoco peculiarità e caratteristiche progettuali dei DC e SOC moderni.
– Come si posiziona In-Site, oggi, sul mercato italiano e globale?
IN-SITE planning & building è attiva sul mercato da circa 20 anni e opera in un settore molto strategico che è quello della progettazione e realizzazione delle infrastrutture complesse in mission critical, in particolare Data Center e tutti i suoi ecosistemi, tra i quali vi sono anche i Cyber Security Center.
La crisi sanitaria senza precedenti sta spingendo le aziende a ripensare il loro modello di business e il loro modo di lavorare, accelerando così notevolmente l’adozione del digitale e determinando la crescita esplosiva dei dati.
SOC e datacenter – In questo contesto, In-Site rivolge la propria offerta al mercato degli operatori dei Data Center colocation, alle PMI e soprattutto alla PA, in fase di forte sviluppo digitale, senza trascurare i mercati internazionali emergenti da un punto di vista di sviluppo IT.
Nella classifica (2019) delle top 200 Società di ingegneria e architettura, In-Site si è collocata intorno ai primi 50, tendenza che si prevede possa consolidare nell’anno corrente.
Negli ultimi 10 anni In-Site ha progettato, realizzato ed allestito Data Center e Server Room, Disaster Recovery, SOC e NOC, su tutto il territorio italiano, per una superficie complessiva di più di 50.000 metri quadrati e una potenza complessiva di 40 MW.
– Qual è la mission di In-Site? Quali sono i Vostri focus e le strategie di sviluppo per il 2021?
Fondata a Milano nel 2006, In-Site è una società di ingegneria integrata specializzata nella progettazione e realizzazione di infrastrutture complesse in cui la componente tecnologica è essenziale.
Negli anni ci siamo specializzati nella progettazione integrata di data center, seguendo ogni fase cruciale di realizzazione di un progetto (dall’analisi preventiva, allo studio di fattibilità, alla realizzazione): spesso si tratta di infrastrutture complesse e il nostro obiettivo è offrire ai clienti tutte le competenze integrate e la conoscenza approfondita dei sistemi ambientali, tecnologici, strutturali e architetturali.
Abbiamo l’expertise e il know how per lavorare con data center di varie dimensioni, da quelli multi-clienti, a quelli Corporate, agli Edge data center, affrontando gradi e livelli di complessità e criticità molto diversi. Da anni ci avvaliamo della metodologia BIM (Building Information Modeling).
Vista la nostra esperienza sul campo, alcuni clienti ci chiedono di seguire l’intera governance dei processi e realizzare anche attività di edilizia e impiantistica in qualità di General Contractor.
Al di là dei data center, In-Site conta importanti casi di successo anche in ambito Workplace, grazie ai nostri professionisti in psicologia ambientale e del lavoro, e nel settore dell’Healthcare, progettando sale chirurgiche, radiologie, unità di terapia intensiva cardiologica.
Al momento la nostra società è impegnata in vari progetti sul fronte dei data center sia a livello nazionale (pubblico e privato) che internazionale. In particolare, abbiamo in corso un progetto pionieristico che vede in prima linea il Cloud e l’Edge computing in ambito data center.
– Qual è la vostra filosofia di base per la progettazione di SOC e datacenter? Quali sono i capisaldi fondamentali?
Ciò che contraddistingue In-Site è la capacità di capire, valutare e interpretare le esigenze dei clienti e la tipologia di spazio di cui hanno bisogno, mettendo in campo soluzioni tecnologiche avanzate e creando un contesto estremamente flessibile, con un approccio modulare nel tempo.
Il nostro team pone particolare attenzione alle certificazioni e agli standard, in compliance con le normative e i requisiti del settore: abbiamo recentemente affiancato alla certificazione Uptime Institute lo standard ANSI/TIA-942, a garanzia di massima qualità e competenza nei confronti dei nostri clienti.
Per noi ci sono alcuni aspetti imprescindibili da tener presente, in primis la sicurezza, in tutte le sue declinazioni, che è un punto centrale in ogni nostro progetto. Oggi è fondamentale poi focalizzarsi sulla riduzione dei costi, sull’ottimizzazione degli spazi, il risparmio energetico, la continuità di servizio: sono tutti punti che valutiamo molto attentamente nella progettazione e nella realizzazione di un data center.
Abbiamo un’impronta progettuale che anima e contraddistingue tutti i nostri progetti: apportare un alto contributo in termini di design, agli spazi ad alto livello di innovazione tecnologica che ospiteranno un Data Center.
– SOC e datacenter: praticità, sicurezza e design possono trovare un equilibrio in questo genere di strutture? Come?
Non solo possono, ma devono, come accennavo. In-Site persegue l’equilibrio di cui parla fin dalla sua nascita, nel 2006. Da sempre mettiamo al centro della nostra attività la relazione uomo-ambiente, che come ben sappiamo va continuamente riaggiornata. Punto di forza di In-Site è la capacità di interpretare via via i bisogni nell’era digitale e rispondere con un’attenta ottimizzazione delle funzionalità e, naturalmente, della sicurezza. Su questo tema, specifico che in un data center esistono due generi di sicurezza, quella fisica e quella informatica.
Entrambe richiedono competenze specialistiche dedicate e di alto livello, che vengono inglobate da subito nel team di progettazione. Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza fisica, che scongiurano i tentativi di sabotaggio e intrusione indebita, gli standard di riferimento come l’ANSI TIA 942 e le norme ISO 27000 e 22237 definiscono in dettaglio le specifiche necessarie.
Si concretizzano sia in barriere fisiche e sistemi di monitoraggio (varchi, bussole, tornelli, TVCC, controllo perimetrale a vari livelli), sia in un sistema di istruzioni, autorizzazioni e controlli tipici della sorveglianza in siti ad alta criticità. Sul fronte invece della cyber security, le protezioni devono essere capaci di prevenire le minacce e modificarsi dinamicamente vista la velocità con cui i pirati informatici rivedono le modalità di attacco.
– SOC e datacenter: quali sono le peculiarità della struttura che avete appena realizzato per BlueIT? Quali esigenze particolari del cliente avete dovuto soddisfare?
BlueIT, azienda di servizi specializzata nei processi di gestione di infrastrutture tecnologiche e nel contrasto ad attacchi informatici, aveva una doppia esigenza: garantire la sicurezza dell’attività e degli operatori che si alternano su turni di 24 ore e avere a disposizione uno spazio nel quale ricevere i clienti per illustrare il funzionamento del servizio. Una sfida interessante, affrontata con la visione olistica di cui dicevo.
Al centro del progetto abbiamo quindi messo ovviamente la tecnologia e la sicurezza senza però sacrificare il comfort degli ambienti, accoglienti per i dipendenti, ospitali per i visitatori, che possono osservare le attività senza comprometterne la riservatezza. La tecnologia è ben in vista, con gli strumenti e i videowall che connotano le sale operative. Ma è anche nascosta nei dispositivi di isolamento e negli impianti, tutti progettati nel segno della ridondanza per garantire la continuità del servizio anche in casi di guasti.
Il SOC si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati replicabili modularmente, con due sale operative separate da uno spazio flessibile. Secondo le esigenze può diventare sala riunioni, sala da pranzo, ambiente ricreativo grazie a elementi divisori componibili e scorrevoli. Punto focale del progetto è un grande obiettivo fotografico che collega visivamente la sala operativa con una sala riunioni, dalla quale i clienti possono assistere in diretta al lavoro dei guardiani delle reti, pur senza violarne l’ambiente di lavoro.