Le aziende di tutto il mondo devono proteggere il business e i dati dalle minacce ransomware; Pure Storage propone FlashBlade e le istantanee SafeMode.
A livello globale, tornano a crescere i ransomware, che in Italia non si erano mai fermati. Nel 2018 il nostro Paese era infatti primo per attacchi in Europa. Nel 2019 si è registrato un aumento del 10% di questo genere di attacchi.
A questo trend si affianca una massiccia adozione di attività da remoto e smart working a seguito della pandemia globale. In un simile scenario, gli hacker stanno sondando nuovi scenari, alla ricerca di vulnerabilità e nella speranza di cogliere impreparate le aziende nell’implementare adeguate protezioni e controlli di sicurezza.
Anche per questo motivo occorre rivedere le pratiche di security e i protocolli di protezione dei dati. Un attacco ransomware può mettere in crisi anche l’azienda più attenta, bloccando preziosi asset e rendendo inaccessibili i dati.
Nonostante questo, molte aziende trascurano l’alto rischio legato ai ransomware.
Come bloccare i ransomware – scenari di mercato
Secondo le ultime previsioni, i costi globali dei danni da ransomware raggiungeranno i 20 miliardi di dollari entro il 2021, 57 volte di più rispetto al 2015. Una tale cifra pone il ransomware come il tipo di crimine informatico in più rapida crescita. I costi per le aziende includono danni e distruzione dei dati, tempi di inattività, perdita di produttività, interruzione del normale corso del business e danni alla reputazione.
Consapevoli dell’entità del fenomeno è bene valutare se la protezione ora in essere presso le imprese sia sufficiente per scongiurare il peggio.
I backup proteggono i dati critici in caso di disastri naturali, danni accidentali, corruzione o cancellazione. Tuttavia, un attacco ransomware può avvenire sotto differenti forme e può mettere l’intera infrastruttura IT sotto forte stress. Questo, in particolar modo, se l’architettura di rete si appoggia su sistemi legacy e tecnologie obsolete.
Non solo, se già risulta critica la gestione e il rispetto degli SLA di recupero dei dati, un attacco ransomware può complicare ulteriormente la situazione, aumentando i tempi di fermo.
Si consideri che, secondo gli esperti, un’ora di downtime di un’applicazione a priorità alta costa in media 67.651 dollari.
Un attacco, e i relativi tempi di recupero dei dati, possono dunque impattare in modo serio sui profitti e sull’immagine pubblica di un’azienda.
Tempi lunghi di recovery possono essere anche legati al fatto che i sistemi di backup e i relativi dati possono risultare compromessi. Ciò potrebbe richiedere la reinstallazione e la riconfigurazione di soluzione di backup, prima ancora di contemplare il recupero dei dati.
I ransomware sono sempre più evoluti e prendono di mira utenti, endpoint e server Windows, Linux e Mac. Infatti, nel 2019, una nuova famiglia di minacce, denominata Lilocked (o Lilu) è apparsa in rete e ha mostrato la propria pericolosità, attaccando server Linux e i dati in essi archiviati.
Per aiutare le aziende e innalzare il grado di sicurezza, Pure Storage ha recentemente introdotto un nuovo approccio, utile per la mitigazione del ransomware.
Abilitando infrastrutture basate su Pure FlashBlade è possibile beneficiare della funzionalità integrata “SafeMode”. Essa consente di creare istantanee in “sola lettura” dei dati di backup e dei cataloghi di metadati associati.
In caso di necessità è dunque possibile recuperare i documenti direttamente dagli snapshot generati, mettendo al sicuro le imprese dai ransomware e da accessi non autorizzati.
Come bloccare i ransomware – Quali sono i vantaggi pratici di SafeMode?
In primis, un grado di protezione elevato. Di fatto, nessun ransomware può modificare o eliminare le istantanee generate con questo sistema. Non solo, la creazione e la modifica delle policy delle snapshot può essere generata e gestita unicamente da un dipendente designato, in affiancamento al supporto tecnico Pure.
Un secondo vantaggio fondamentale è dato dall’elevato grado di integrazione di questa soluzione con gli apparati esistenti. Il processo di generazione delle istantanee è agnostico rispetto al prodotto o alle utility adottate nelle procedure di backup. Si tratta di un aspetto cruciale in ottica di gestione e manutenzione.
A questa logica di controllo si affianca la possibilità di gestire la creazione e la cancellazione delle snapshot con una frequenza programmabile, in base alle necessità.
Sul fronte SLA e RTO, l’architettura Pure FlashBlade con supporto SafeMode vanta capacità di elaborazione parallela, per garantire tempi di backup e recovery estremamente contenuti.
Non ultimo, sussiste un importante vantaggio economico a protezione degli investimenti fatti. Pure FlashBlade include infatti le istantanee SafeMode senza costi aggiuntivi per il cliente.
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