È passato un anno dal varo della legge sullo smart working. Il tema è al centro del prossimo appuntamento organizzato da SAP per studiarne evoluzione e crescita.
L’evento si svolgerà martedì 12 giugno alle 18.30 nell’ambito del ciclo di incontri “Open to the Future. Talk sull’innovazione”, organizzato da SAP in collaborazione con OpenMilano (presso spazio Open, viale Montenero 6 a Milano) l’incontro, nel quale si parlerà di smart working come fenomeno in crescita che riguarda l’esperienza del lavoratore, i processi di selezione delle risorse umane e l’organizzazione del lavoro.
Un modello organizzativo che infatti cresce e si diffonde nelle imprese grazie anche alle tecnologie digitali, rendendo il lavoro più agile, aumentandone la produttività e migliorando la relazione tra azienda e individuo.
Entrata in vigore il 14 giugno dello scorso anno la normativa italiana è da molti considerata fra le più evolute in Europa, studiata per favorire l’articolazione flessibile del lavoro subordinato attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici.
Secondo alcune stime, lo smart working potrebbe stimolare un aumento della produttività del 15% e creare benefici per 13,7 miliardi di euro, oltre ad avere un impatto favorevole sia sull’equilibrio fra lavoro e vita privata dei dipendenti, sia sull’ambiente, grazie alla riduzione degli spostamenti cittadini.
L’innovazione tecnologica non abilita soltanto la possibilità di lavorare a distanza, ma tocca una serie di altri aspetti molto importanti per organizzazioni e dipendenti. Il lavoratore può interagire con applicazioni aziendali intuitive, digitali e semplici vivendo un’esperienza adatta al proprio stile di vita e simile a quella del consumatore finale.
Il caso di SAP è emblematico: è possibile richiedere congedi e permessi, avvisare quando si è malati o visualizzare la busta paga in ogni momento e luogo e su qualsiasi dispositivo. Questo permette di creare una cultura aziendale che promuove l’engagement del dipendente, il lavoro per obiettivo, la collaborazione inter-divisionale e l’intrapreneurship.
Il digitale sta guidando una vera e propria rivoluzione anche nel comparto HR: la digitalizzazione provoca dirompenti cambiamenti nella forza lavoro, nella natura del lavoro stesso, nello sviluppo di nuove competenze (digitali e soft), nella struttura organizzativa.
Le aziende hanno quindi bisogno di pensare e agire in modo integrato per garantire le migliori esperienze possibili a candidati, nuovi assunti e dipendenti. Un esempio di come il digitale stia influenzando processi HR è dato dall’uso di intelligenza artificiale a supporto dei processi di assunzione.
Attraverso il matching tra posizioni aperte e cv, una delle funzionalità presenti in SAP SuccessFactors, la selezione è più accurata e trasparente, meno viziata da pregiudizi, più rapida ed efficace.
Inoltre, i candidati già presenti nel pool di talenti ricevono notifiche personalizzate sulle posizioni aperte, fattore che migliora notevolmente l’esperienza complessiva del candidato.
Su questi temi legati si discuterà il 12 giugno con Pietro Iurato, direttore delle risorse umane di SAP Italia, Carlo Bitetto, direttore Fondazione garagErasmus, nata per supportare e accompagnare i talenti europei nel mondo del lavoro, Roberto Monzani, responsabile dei contenuti digitali dell’F.C. Internazionale, e la blogger e scrittrice Stella Pulpo, che ha affrontato con ironia questo argomento, sia a livello personale sia tramite i personaggi dei suoi scritti.
Il ciclo di incontri “Open to the Future. Talk sull’innovazione” è gratuito.