Apple e IBM avviano una partnership esclusiva che permetterà alle due realtà di beneficiare dei rispettivi punti di forza nel campo dell’enterprise mobility. Secondo gli accordi, lo sviluppo di una nuova classe di App aziendali consentirà di beneficiare della innovative capacità Analytics e Big Data di IBM direttamente sui dispositivi iPhone e iPad.
L’obiettivo è quello di ridefinire le modalità di lavoro, per affrontare le principali sfide del settore mobile in chiave moderna. Questa “rivoluzione” di basa su una serie di step fondamentali, che includono una nuova generazione di oltre 100 soluzioni business specifiche per settore, incluse App native per ambienti iOS. Non solo, sono previsti esclusivi servizi cloud IBM ottimizzati per Apple, inclusi gestione dei dispositivi, sicurezza, analisi e integrazione mobile. Per supportare al meglio gli ambienti di business, sarà disponibilie un’offerta di assistenza e supporto AppleCare su misura per le esigenze dei clienti aziendali. Non mancheranno nuove offerte bundle di IBM per attivazione, fornitura e gestione dei dispositivi.
Nell’ambito dell’accordo IBM MobileFirst per iOS, IBM venderà inoltre dispositivi iPhone e iPad con le soluzioni specifiche per settore ai propri clienti business nel mondo:
– Soluzioni mobili capaci di trasformare il business: le aziende collaboreranno alla realizzazione di soluzioni IBM MobileFirst per iOS, una nuova classe di “app create per il business”, rivolte a problematiche e opportunità specifiche per settore, in ambiti quali retail, salute, banking, viaggi e trasporti, telecomunicazioni e assicurazioni, per citarne alcuni; saranno disponibili a partire da questo autunno, con ulteriori aggiunte nel 2015.
– Piattaforma mobile: la IBM MobileFirst Platform per iOS fornirà i servizi necessari per l’operatività aziendale end-to-end, dall’analisi ai flussi di lavoro, passando per archiviazione cloud, gestione su larga scala dei dispositivi, sicurezza e integrazione. Questa gestione mobile ottimizzata include un catalogo privato di app, servizi per la sicurezza dei dati e delle transazioni, e una suite per la produttività per tutte le soluzioni IBM MobileFirst per iOS. In aggiunta alle soluzioni software on-premise, tutti questi servizi saranno disponibili su Bluemix, la piattaforma di sviluppo IBM su IBM Cloud Marketplace.
– Assistenza e supporto mobile: il programma AppleCare rivolto alle aziende offrirà ai reparti IT e agli utenti finali un’assistenza 24/7, gestita dall’eccellente gruppo di supporto clienti Apple, con un servizio on-site fornito da IBM.
– Offerte di servizi pacchettizzate: IBM sta introducendo IBM MobileFirst Supply and Management per i servizi di fornitura, attivazione e gestione dei dispositivi iPhone e iPad, con opzioni di leasing.
Tim Cook, CEO di Apple
iPhone e iPad sono i migliori dispositivi mobili al mondo e hanno trasformato il modo in cui le persone lavorano con oltre il 98% delle aziende Fortune 500 e oltre il 92% delle aziende Global 500 che usano i dispositivi iOS. Per la prima volta in assoluto, i nostri clienti iOS potranno contare sulle note Big data analytics di IBM e averle sempre a portata di tap. Per Apple, si tratta di un’eccellente opportunità di mercato. Per il mondo enterprise, è un passo radicale e qualcosa che solo Apple e IBM possono offrire.Ginni Rometty, Chairman, President e CEO di IBM
La Mobility, insieme ai fenomeni dei dati e del cloud, sta trasformando il mondo del business e il nostro intero settore in maniera netta e sostanziale: permettono agli utenti di reimmaginare il lavoro, i settori e le professioni. Questa alleanza con Apple sfrutterà quest’onda positiva e porterà ulteriori innovazioni ai nostri clienti in tutto il mondo, sfruttando la leadership di IBM in settori quali analytics, cloud, software e servizi. Siamo felici di collaborare con Apple, le cui innovazioni hanno rivoluzionato le nostre vite in modi che ora diamo per scontati, ma di cui non potremmo più fare a meno. La nostra alleanza darà vita a quello stesso tipo di rivoluzione nel modo in cui le persone lavorano, i settori operano e le aziende agiscono.