La pratica di replatforming di un sito di eCommerce può essere cruciale per modernizzare la propria attività: BigCommerce e Casaleggio Associati ne evidenziano i costi.
Per valutare la migliore piattaforma verso cui migrare, è essenziale comprendere compiutamente i costi di adozione e gestione delle varie opzioni disponibili. Questi costi non si limitano ai più ovvi, come quelli delle licenze o dell’implementazione iniziale, ma includono anche voci meno evidenti, come il costo del tempo necessario per il go-live in termini di mancate opportunità o i costi di sviluppo di nuove applicazioni.
Per identificare il costo totale effettivo, noto come Total Cost of Ownership (TCO), di cui si discuterà più dettagliatamente a seguire, è quindi necessario stilare tutte le voci necessarie per la valutazione delle diverse piattaforme in esame.
Durante il processo di attivazione, è importante valutare i seguenti costi: supporto all’integrazione, personalizzazione, design, sviluppo di back-end e front-end, sviluppo di app ed estensioni, integrazione con sistemi aziendali, costi di conformità, licenze per setup iniziali e consulenze esterne. Circa il 20% del budget totale di attivazione potrebbe essere allocato a quest’ultima voce, che include l’analisi di un Business Analyst, consulenza SEO, agenzie esterne per i test e outsourcing per la migrazione dei dati. Tutti i costi di attivazione sono relativi alla componente Capex delle spese, poiché creano l’asset aziendale e influenzano gli investimenti continuativi necessari per la ricerca e lo sviluppo, nonché per l’aggiornamento della piattaforma, a seconda della scelta effettuata.
Replatforming per l’eCommerce: quali costi?
I costi operativi rappresentano un’altra area significativa del budget necessario per l’adozione di una nuova piattaforma e-commerce. Questi costi includono supporto e manutenzione e spese infrastrutturali come hosting e dominio, sicurezza e costi delle transazioni. Dunque, si tratta di costi essenziali per il funzionamento quotidiano del sito.
Esistono anche costi (spesso) dimenticati nell’adozione di una nuova piattaforma e-commerce, ma con un impatto rilevante sull’efficienza economica e operativa del progetto. Questi comprendono il time-to-market, i costi di uscita, il costo della scelta, i costi di downtime, il costo di opportunità futura, l’efficienza della promozione e il costo del capitale.
Per poter valutare la piattaforma migliore verso cui indirizzarsi è, dunque, essenziale comprendere tutti questi costi e inserirli nell’analisi del TCO che considera i costi di avvio della nuova piattaforma a cui si sommano convenzionalmente 5 anni di costi operativi della piattaforma ed infine si sottrae il valore residuo dell’asset dopo un lustro.
Replatforming : TCO, ROI, time-to-market
Nella valutazione della piattaforma e-commerce da adottare è inoltre importante valutare il Ritorno di Investimento (ROI) che prenda in considerazione non solo i miglioramenti diretti apportati dal progetto, ma anche le opportunità di riduzione dei costi. Questo modello dovrebbe includere l’impatto di fattori quali i miglioramenti apportati dal progetto, i miglioramenti SEO e le tecnologie obsolete.
Accanto al TCO, è utile considerare il concetto di Total Business Opportunity, che include il numero di applicazioni integrabili, i miglioramenti possibili sui KPI, l’apertura verso nuovi modelli di business o la semplificazione dei processi. Questa analisi complessiva aiuta a definire il lifespan del progetto e a confrontare il TCO tra le varie opzioni di piattaforma disponibili.
In conclusione, è essenziale valutare il costo complessivo dell’adozione della piattaforma per evitare sorprese che potrebbero compromettere il business. Per la migrazione di piattaforma e-commerce, ancora più di altre attività legate ad altri fornitori tecnologici, la pianificazione dettagliata può fare la differenza tra un progetto di successo ed uno fallimentare.