Juniper Networks racconta le sfide dei CIO

Juniper Networks

Sharon Mandell, CIO di Juniper Networks, ci racconta le difficoltà e le sfide delle aziende e dei CIO, tra sostenibilità, AI e valorizzazione delle risorse.

Il 2024 si è aperto con una conferma importante

La sostenibilità è ancora in cima alle priorità dei CIO e ciò si deve in parte al fatto che i clienti la richiedono non solo relativamente all’AI, ma anche in maniera trasversale rispetto a tutti gli altri settori di attività. Ad esempio, il 60% dei maggiori clienti Juniper ha definito degli obiettivi ben precisi in termini di riduzione della CO2 per i loro fornitori. I fattori legati alla sostenibilità al momento pesano per il 5-10% nelle RFP (Request for Proposal, richieste di offerta), ma l’aspettativa è che queste percentuali raggiungano una quota del 20% nell’arco dei prossimi 3-5 anni.

Ciò detto, però, i requisiti dell’AI generativa (non tutta l’AI) in termini di potenza di calcolo possono essere molto elevati. Pertanto, nel momento in cui si lavora alla fattibilità di un progetto, è indispensabile valutare anche questi costi nell’equazione del valore in aggiunta ai classici parametri. Inoltre, i CIO avranno necessità sia di gestire sia di fornire dati per il reporting delle attività ESG (Environmental, Social, Governance), nonché di introdurre il fattore ESG e l’efficienza energetica nei processi decisionali relativi alla tecnologia.

Juniper Networks – il futuro green delle imprese

Questi fattori non solo pongono la sostenibilità al centro delle agende dei CIO, ma mettono al contempo i responsabili IT nella posizione unica di poter determinare il futuro della tecnologia green in azienda. Infatti, spetta proprio ai CIO il compito di creare un’infrastruttura IT più sostenibile per realizzare gli ambiziosi progetti “Net Zero”.

La questione principale sarà come rendere operativa l’AI generativa, nonostante sia ancora da superare la sfida della gestione dei costi. Uscendo dalla fase di studio della fattibilità, i guadagni in termini di produttività e i potenziali risparmi saranno via via più chiari, specialmente in aree quali il coding, l’elaborazione di testi, gli aspetti legali e la creazione o validazione di contenuti per il marketing. E la trasformazione di questi guadagni in benefici reali o in riduzione dei costi sarà ancora una volta una responsabilità fondamentale in capo ai dipartimenti IT. Inoltre, la spinta verso l’adozione dell’AI generativa continuerà ad alzare il livello delle soluzioni AI in uso prima ancora dell’arrivo della GenAI.

Le sfide della security

Allo stesso tempo, le sfide legate alla sicurezza continueranno a evolvere e richiederanno più attenzione e investimenti, senza dimenticare che bisognerà proteggere anche i sistemi di GenAI stessi. Dunque, in previsione di ciò, una quota crescente del budget IT dovrà essere allocato alle attività di prevenzione, mitigazione e recovery in risposta alle minacce, siano esse nuove o conosciute. Senza dimenticare un altro impegno prioritario per i CIO, ossia la necessità di garantire la compliance con le nuove normative.

Ma come possono i responsabili IT assicurarsi che ogni risorsa sia sfruttata al massimo delle sue potenzialità? Il modo più semplice di rispondere a questa domanda risiede nei concetti di capacity management e priorizzazione dei progetti. Tuttavia, avendo oggi a disposizione l’AI e gli strumenti di integrazione e automazione, la definizione stessa di “pieno potenziale” di una risorsa è cambiata ed è necessario un approccio più articolato.

Oggi, quando si discute dell’uso di una risorsa al massimo delle sue potenzialità non si tratta semplicemente di massimizzare le ore di lavoro o la produzione. Si tratta, invece, di sfruttare i punti di forza e le capacità uniche delle persone, fornendo loro sistemi capaci di fare i lavori più banali o troppo onerosi, come, ad esempio, sintetizzare rapidamente quantità enormi di dati apparentemente non correlati in tempi ridotti. In conclusione, i leader IT devono dedicare del tempo a comprendere a fondo le proprie risorse, in modo da poter garantire non solo che siano coinvolte, ma anche che svolgano attività adeguate in cui impegnare al meglio le loro competenze e capacità.