Commvault, con la Release 2023 le minacce si prevengono

Commvault Metallic SaaS

Dopo aver superato il vaglio dei beta tester, è disponibile la nuova Release 2023 della piattaforma di sicurezza firmata Commvault. Questa nuova edizione introduce numerose nuove funzionalità che rafforzano ulteriormente la postura di sicurezza dei clienti, migliorano l’integrazione con tutti i principali hyperscaler e introducono ulteriori risparmi intelligenti grazie all’efficienza operativa.

Due le principali direttrici lungo le quali si muove Commvault: sicurezza e innovazione. “Con il rilascio di Commvault Platform 2023 abbiamo introdotto parecchie novità su queste due componenti – afferma Domenico Iacono, system engineer team lead Italy & Spain –. Stiamo infatti vedendo che il confine tra data protection e cyber security si sta sempre più assottigliando”.

Un più forte sistema di data protection

Tant’è che Commvault ha rafforzato il sistema di data protection introducendo funzionalità di threat scan analysis e di file scan analysis, l’analisi dei backup per identificare eventuali anomalie dei file alla caccia di segnali di un possibile attacco ransomware. “Forte è la spinta all’integrazione della nostra piattaforma con i SIEM e i SOAR aziendali – continua Iacono –. Per esempio, con strumenti di password management”.

Commvault

Sul fronte innovazione è l’integrazione con i principali cloud provider a guidare lo sviluppo delle soluzioni. “Oggi siamo l’unico vendor in grado di proporre un’offerta SaaS di data protection per Oracle – sostiene Iacono –. Ma ci integriamo con le piattaforme cloud AWS e Azure. Il nostro obiettivo è di integrarci sempre più con i cloud provider continuando, tuttavia, a mantenere il supporto sugli ambienti legacy per offrire ai clienti un’unica piattaforma in grado di gestire entrambi i mondi”.

Dal punto di vista del cloud, nella Release 2023 Commvault ha introdotto nuove funzionalità, come l’integrazione con Azure, permettendo così ai clienti di fare il backup di ambienti Azure Application consistent, ovvero con la consistenza applicativa.

In ambito Google Cloud Platform è stato introdotto il supporto per le regional snapshot per dare la possibilità ai clienti di scegliere la region su cui fare le copie che consentono poi il backup. “Questo – precisa Iacono – significa ridurre i costi e dare una scelta al cliente dal punto di vista della sovranità del dato”. Commvault stima che le nuove funzionalità che consentono di utilizzare gli snapshot di una singola region rispetto a quelli multiregion per GCP possono far risparmiare il 30% del costo delle risorse di backup.

Nuove e profonde integrazioni

Commvault Platform Release 2023 prevede nuove e profonde integrazioni per facilitare la protezione dei dati su Microsoft Azure, AWS Cloud, Google Cloud Platform e Oracle Cloud Infrastructure.

Per l’integrazione con Microsoft Azure Restore Points, l’azienda ha lavorato a stretto contatto con Microsoft così da essere la prima piattaforma di protezione dei dati a supportare Azure Restore Points. Questa nuova integrazione garantisce coerenza delle applicazioni tra i dischi, riducendo al contempo i costi grazie alla possibilità di utilizzare livelli storage più efficienti per i backup.

Anticipare le minacce

La piattaforma introduce anche l’integrazione con Amazon FSX for NetApp, che porta la stessa protezione basata su policy di NetApp ONTAP on-premises su AWS. La nuova edizione 2023 aggiunge anche il supporto per Oracle Cloud Infrastructure (OCI) e per livelli di storage combinati, al fine di contribuire a ridurre i costi di protezione dei dati cloud.

Commvault Platform Release 2023 permette di avere informazioni sulla protezione dei dati all’ecosistema. Un aspetto importante della protezione dei dati è lo sfruttamento della consapevolezza dei dati, per avvisare in modo proattivo i team IT in caso di minacce. La nuova release introduce un nuovo connettore SIEM (Security Information and Event Management) che semplifica l’invio di avvisi, eventi e dati di audit ad altre piattaforme tramite API, webhook o anche syslog. L’utilizzo di protocolli standard permette di operare praticamente con qualsiasi sistema SIEM o di gestione degli eventi, offrendo ai team di sicurezza una migliore visibilità di anomalie e minacce presenti nei loro dati attraverso analisi del contesto.

Risparmio intelligente e cyber detection

Con l’incertezza di una recessione globale, organizzazioni di ogni settore stanno cercando di ottimizzare i costi per compensare l’aumento della spesa in sicurezza e nelle aree mission critical. “Le nostre ottimizzazioni per Hadoop, possono ridurre il tempo per le scansioni di backup da ore a pochi minuti, grazie ai miglioramenti apportati al metodo di scansione dei blocchi modificati – sottolinea Mauro Palmigiani, Area Vice President South Western Europe –.

Commvault

Oggi tutte le aziende stanno adottando strategie zero trust e Commvault ha addirittura inserito la componente zero trust all’interno della propria infrastruttura per renderla disponibile a tutta la parte di servizi che ha una componente di data management. Ma non ci siamo fermati lì, ci siamo spinti anche sulla parte di cyber detection che permette al cliente di prevenire gli attacchi”.

In questo senso, Commvault ha integrato nella piattaforma Metallic ThreatWise, un sistema di early detection rilasciato a settembre 2022 che rileva in modo proattivo le minacce sconosciute e zero-day per ridurre al minimo la compromissione dei dati e il suo impatto sull’azienda. Questo avviene preparando una sorta di trappole volte ad attirare i cybercriminali con un duplice obiettivo: da una parte indirizzandoli verso target fittizi facendogli quindi perdere tempo per preparare la difesa e dall’altra verificarndo il loro comportamento per evitare ulteriori attacchi simili, proteggendo meglio l’infrastruttura. “Commvault è la prima società a integrare questo tipo di strumento nela sua piattaforma di sicurezza”, precisa Palmigiani.

Il ruolo fondamentale dei partner

L’azienda prevede che, entro i prossimi cinque anni, il 55% delle soluzioni di data protection sarà cloud based. “Solo con le nostre forze non saremo in grado di gestire i clienti che hanno la necessità di affrontare la trasformazione digitale. Per questo è importante che ci sia un ecosistema di partner. Oggi l’azienda attualmente ne ha circa 7.000 worldwide.

Stiamo crescendo molto sul versante enterprise – ha aggiunto Palmigiani – ma stiamo anche lavorando con i nostri distributori per raggiungere il mercato delle piccole e medie imprese e della Pubblica amministrazione, in modo da avere anche un business più local to local. Oggi, infatti, riusciamo a soddisfare in modo semplice ed economico le esigenze delle aziende di qualsiasi dimensione, grazie soprattutto alla soluzione SaaS”.

La strategia di Commvault prevede anche di indirizzare le verticalità con l’obiettivo di essere sempre più vicini ai clienti. “A tal fine, stiamo assumendo a livello globale esperti nei vari verticals, ha concluso Palmigiani.