
Come avviene per grandi aziende globali o enti pubblici, le utility sono fra gli obiettivi principali dei criminali informatici. Sempre pronti a sfruttare ogni falla di sicurezza per assicurarsi guadagni o per impossessarsi di dati sensibili.
Le utility e la cybersecurity
In questo momento, una violazione di sicurezza ai danni di una o più aziende del settore energetico potrebbe trasformarsi in un problema serio. Perché potrebbe arrivare a minacciare l’approvvigionamento, la distribuzione sulla rete e gli stessi utenti finali. Sebbene le aziende del settore siano coscienti dei rischi di sicurezza cui devono far fronte, i dati dell’ultimo Data Breach Investigations Report di Verizon (Dbir 2022) mostrano che le utility sono ancora lontane dall’essere al sicuro.
Più investimenti sulla sicurezza
Riguardo ai 407 incidenti – più di uno al giorno –, ai danni di aziende dei servizi di fornitura energetica e del settore minerario presi in esame a livello globale:
- 179 (oltre il 44%) hanno comportato una violazione di dati.
- Il 96% degli attacchi provenivano da attori esterni alle aziende, mossi prevalentemente da motivi economici (78%) o di spionaggio (22%).
- Le informazioni compromesse erano prevalentemente credenziali (73%) e dati personali nel 22% dei casi.
- Il 95% delle violazioni è il risultato di attacchi di social engineering, system intrusion o alle applicazioni web.
Il settore delle utility e la cybersecurity
Dati non propriamente rassicuranti per un settore chiave dell’economia globale, i cui problemi attuali non devono far abbassare la guardia alle aziende in tema di sicurezza. Questo perché gli attacchi informatici stanno diventando sempre più sofisticati. E le imprese, anche quelle dell’energia, non possono prescindere dall’avere una strategia di sicurezza solida, basata su soluzioni moderne e costantemente aggiornata.