Netgear, connettere le persone a Internet in modo innovativo

Netgear ha avuto un’evoluzione e ha cambiato strategia e posizionamento. Ora il focus è su quegli utenti attenti alle prestazioni ma anche al design.

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Netgear intende mettere le cose in chiaro. L’azienda ha avuto un’evoluzione che l’ha portata a cambiare strategia e anche posizionamento sul mercato. “Oggi la nostra missione è essenzialmente connettere le persone a Internet – precisa Ivan Tonon, Regional Sales Director per l’Italia e la Spagna –. In questo ambito siamo riconosciuti come il brand più innovativo. Questa è la direzione strategica che negli ultimi anni abbiamo spinto di più. Ci stiamo spostando e concentrando su una fascia di mercato che si può definire di nicchia. Vogliamo proporre i nostri dispositivi a coloro che non cedono a compromessi, coloro che vogliono il meglio non solo in termini di performance ma anche di valore del brand, che stiamo costruendo. Senza però trascurare l’aspetto design: non vogliamo che i nostri prodotti siano nascosti, come quelli degli operatori. Il nostro obiettivo è di essere il brand, anche aspirazionale, riconosciuto come il top per la connessione a Internet in casa”.

Un nuovo uso di Internet

Tonon sottolinea come con la pandemia le nostre abitudini siano cambiate e come ci sia resi conto, essendo obbligati a stare a casa, quanto Internet fosse importante e di quanto ne avessimo bisogno. Molte persone però si sono trovate in difficoltà e hanno vissuto in prima persona il disagio che comporta non avere un Wi-Fi di qualità in ambito domestico.

Si è quindi andati alla ricerca di più prestazioni. Secondo Agcom dal 2017 al 2021 l’adozione dell’Adsl è calata del 25% mentre la fibra ottica è aumentata del 43%. Oggi il 70% delle connessioni in casa è abbastanza veloce – afferma Tonon –. Alcuni provider parlano addirittura di velocità di 2,5 Gbs, noi consideriamo una media di connessioni in casa di almeno 30-50 Mbs, che è comunque già un buon risultato. In due anni il consumo di dati è aumentato dell’80%. Il nostro uso di Internet è cambiato e riteniamo che rimarrà sempre così. Per quanto riguarda le Sim, per la cui diffusione siamo tra i primi paesi in Europa, forse al mondo, il traffico è addirittura più che raddoppiato. Noi abbiamo considerato le abitudini prese nel 2020 e stiamo facendo il possibile per consentire di mantenerle”.

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Wi-Fi 6E, il Wi-Fi che fa la differenza

Gli sforzi in tale direzione si traducono nell’adozione da parte di Netgear dello standard Wi-Fi 6 e (nel 2021) del Wi-Fi 6E. Il Wi-Fi 6 non era nato per aumentare la velocità, ma la capacità di banda. Il Wi-Fi 6E amplia ulteriormente la capacità introducendo una terza banda a 6 GHz, che si affianca a quelle canoniche a 2,4 GHz e a 5 GHz. “Si ha effettivamente a una velocità molto superiore perché si usa una terza frequenza – sostiene Tonon –. Il Wi-Fi 6E consente quella velocità in più utile alla smart TV da 8K o ai giochi di realtà virtuale dove effettivamente si ha bisogno di maggiore velocità”.

La proposta in ambito Wi-Fi 6E di Netgear è duplice. Da un lato i sistemi Mesh Orbi e dall’altro i router Nighthawk. Particolarmente attenti al design, i kit Mesh Orbi sono composti da un router e uno o più satelliti, che possono essere ulteriormente ampliati per coprire superfici particolarmente ampie. Sono disponibili in due colorazioni (bianco o nero) per potersi meglio adattare all’arredamento.

Wi-Fi 6: intervista al Country Manager Netgear, Ivan Tonon

Per i gamer, ma anche per chi deve fornire il segnale Wi-Fi 6E a superfici più contenute, ci sono invece i router della linea Nighthawk, i quali, si avvalgono di un design “spaziale” che consente l’impiego di antenne con un più alto elevato livello di efficienza.

Vogliamo che Netgear sia percepito come un brand a 360° – aggiunge Tonon –. Inoltre, per noi è molto importante non solo fornire connessioni veloci col massimo delle prestazioni ma anche sicure. Per questo, invece che avere un antivirus su ogni prodotto, installiamo un nostro sistema di protezione nel core, sul router”. Da precisare che il sistema di protezione, come anche il parental control sono servizi opzionali, che prevedono un abbonamento annuo.

Più velocità anche sul Wi-Fi mobile

Nel nostro paese c’è stato molto movimento anche sul 5G. Dei 100 milioni di Sim in circolazione, molte sono collegate in 5G” sostiene Tonon. Sicuramente la connettività è un aspetto importante per chi viaggia, ma c’è anche un efficace utilizzo privato, in particolare quando si trascorre del tempo in una seconda casa, magari per fare dello smart working. Per far fronte a necessità di questo tipo, Netgear propone una gamma di router portatili che sfruttano la connettività mobile. Il modello più rappresentativo è M5, un dispositivo con un modem 5G (compatibile anche 4G e 3G e con tutti gli operatori) che offre il Wi-Fi 6.

Entro fine anno avremo anche la versione con Wi-Fi 6E – anticipa Tonon –. Si chiamerà M6 e, grazie all’impiego del più recente chip Qualcomm, potrà usare una frequenza diversa dalle solite all’interno dello spettro del 5G per sfruttare ancora meglio le potenzialità della rete mobile”.

Netgear Orbi

Orbi anche per le PMI

Da ultimo un appunto sui prodotti per l’ambiente lavorativo. “Anche all’interno dei nostri uffici le abitudini sono cambiate e il traffico dati è aumentato – conclude Tonon –. Per soddisfare le nuove esigenze su questo versante abbiamo un ampio portafoglio di access point, che include anche la tecnologia Wi-Fi 6E. Tutti possono essere alimentati tramite corrente di rete oppure power over Ethernet. Abbiamo anche una linea Orbi specifica per le Pmi. Si chiama Orbi Pro (leggi la nostra prova approfondita) e ricalca le caratteristiche della versione domestica, ma con alcune funzioni in più tipicamente business, come per esempio la possibilità di gestione da remoto per ottenere assistenza da parte dell’installatore o del system integrator”.