Osservatorio Piccole Imprese GoDaddy, cresce la fiducia verso il digitale

La missione di GoDaddy è offrire ai propri clienti strumenti, informazioni e persone per trasformare le loro idee e iniziative personali in successo.

GoDaddy

GoDaddy illustra il grado di digitalizzazione delle aziende; la rassegna dell’Osservatorio Piccole Imprese mette a confronto le realtà europee.

L’Osservatorio GoDaddy 2021 è stato commentato per noi da Gianluca Stamerra, Senior Director, Southern Europe. L’azienda, operativa dal 1997, è presente nel mondo in differenti country, potendo contare su 14 sedi e più di 9mila dipendenti.
GoDaddy affianca gli imprenditori fornendo il supporto e gli strumenti indispensabili per la digital journey online. Con più di 19 milioni di clienti in tutto il mondo e 78 milioni di domini Web attivi, GoDaddy consente a persone e professionisti di creare un sito professionale per far crescere il proprio business.
“La missione di GoDaddy è offrire ai propri clienti strumenti, informazioni e persone per trasformare le loro idee e iniziative personali in successo”.

Il nuovo indice di GoDaddy, elaborato insieme alla società di ricerca Kantar, ha preso in esame circa 5.100 piccole e medie imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 49, e ha fotografato il grado di maturità digitale delle PMI italiane, spagnole, francesi e tedesche, analizzando una serie di parametri, suddivisi in due categorie principali: da una parte l’attitudine delle piccole imprese a utilizzare un approccio innovativo e strumenti digitali, dall’altro l’effettivo utilizzo degli strumenti digitali da parte di queste ultime nel loro business quotidiano.

Osservatorio Piccole Imprese GoDaddy

Il focus include gli insight del periodo pandemico in corso, un momento che ha influenzato le abitudini degli esercenti. In un periodo di divieti e restrizioni, i negozianti hanno dovuto istruire o irrobustire le pratiche digitali per la vendita di bene e servizi. Fondamentale, per queste realtà, il mantenimento della base clienti e il rilancio delle prospettive di business, per una ripartenza più veloce e sicura.

Cloud per le PMI

Le piccole imprese italiane hanno raggiunto un livello di digitalizzazione di 44/100, meglio delle colleghe tedesche e francesi, e seconde solo alle PMI spagnole.
Il 54% delle aziende italiane intervistate ritiene di aver raggiunto un livello più alto di digitalizzazione durante il periodo Covid-19.

Con coraggio e convinzione, le imprese nostrane hanno in parte recuperato un gap digitale che permane da tempo, in parte fornendo ai propri dipendenti strumenti digitali. Il 64% del campione ha dichiarato di possedere uno smartphone e un PC aziendale, il 63% ha un laptop o un notebook, e una su tre (33%) ha un tablet.

Ma c’è di più, imprenditori e commercianti sono sempre più favorevoli agli strumenti digitali, soprattutto quando si tratta di promozione del core business.

Lo sforzo delle imprese italiane

L’83% delle PMI italiane intervistate afferma infatti che la digitalizzazione migliora il proprio livello di competitività e ha permesso loro di vendere con più successo sia online che offline (per il 78% del campione) e di lavorare in modo più flessibile (77%).

Le piccole imprese Italiane attribuiscono una grande importanza alla propria sicurezza informatica (come afferma l’80% del campione intervistato), alla realizzazione di un sito web (76%) e alla propria presenza sui social media al fine di sostenere al meglio i propri clienti.

In Francia e Germania, meno del 60% delle aziende ha dichiarato di ritenere l’uso dei social media importante per il business, e solo il 40% utilizza canali di vendita online per i propri prodotti, contro il 58% delle aziende italiane.

Le piccole imprese nostrane spiccano per un maggior utilizzo di strumenti come la fatturazione elettronica (68%) e i pagamenti digitali (50%). Questi ultimi sono usati solo dal 29% delle PMI francesi, dal 37% delle tedesche, dal 45% da quello spagnole.

Le categorie, tra innovatori e scettici

GoDaddy ha inoltre stilato speciali classifiche in base a quattro categorie, definite in base all’attitudine alla digitalizzazione. Coesistono e si confrontano così Digital Innovators, con un forte approccio innovativo al mondo digitale, e Digital Settled, ovvero aziende ben equipaggiate con dispositivi tecnologici, ma con una visione scettica sull’evoluzione della digitalizzazione.
I Digital Starters sono invece convinti dei vantaggi della digitalizzazione, ma non dispongono ancora di strumenti innovativi, mentre le aziende Digital Sceptics non hanno ancora investito in attrezzature tecniche e mostrano un basso impegno nelle questioni digitali.

Osservatorio Piccole Imprese GoDaddy

L’Italia detiene la percentuale più alta, al pari con la Spagna, di Digital Starters (22%), ossia quelle PMI “giovani”. Si tratta di realtà con una grande predisposizione per il mondo digitale. Parliamo di aziende che lavorano sia all’ingrosso che al dettaglio con un modello brick & mortar, nei settori marketing, pubblicità, PR e design.
Il Belpaese conta anche molti Digital Innovator (24%). In questa categoria rientrano aziende che operano nel settore alberghiero e della ristorazione, dei servizi finanziari, delle assicurazioni e dell’amministrazione.

La resistenza al cambiamento è comunque elevata nel nostro Paese e ben il 30% delle PMI fatica ad avviare pratiche convincenti per l’eCommerce.

GoDaddy

Gianluca Stamerra, Senior Director, Southern Europe
… Sebbene la pandemia abbia colpito duramente molte imprese, allo stesso tempo ha accelerato l’adozione di strumenti e servizi digitali, spingendo le aziende ad utilizzare nuovi strumenti e piattaforme, indispensabili per crescere e realizzare nuove opportunità di business.
In GoDaddy supportiamo gli imprenditori nel loro processo di digitalizzazione, offrendo strumenti online accessibili e semplici da usare, dalla registrazione di un dominio e servizi di consulenza sul business e il marketing digitale, alla realizzazione di un sito web e servizi di e-commerce.