Sarà l’argomento del prossimo IDC DevOps Conference 2019 perché secondo IDC entro il 2021 una parte del patrimonio software aziendale sarà sviluppata con DevOps.
Tutte le organizzazioni aziendali stanno affrontando una sfida senza precedenti per abbracciare e completare il processo di trasformazione digitale. Specialmente a livello applicativo.
Come parte di tale processo, le aziende devono incorporare tecnologie emergenti come l’AI, adattarsi a moderne pratiche di sviluppo e utilizzare nuove metodologie di packaging e deployment come i container, l’elaborazione serverless e i servizi FaaS (Functions as a Service) e PaaS (Platform as a Service).
L’adozione di queste tecnologie, spesso dirompenti, porta a cambiamenti anche importanti ed è tipicamente guidata da sviluppatori e pratiche DevOps.
Per le organizzazioni è infatti vitale poter modernizzare le applicazioni esistenti senza compromettere le loro funzionalità, realizzare applicazioni “digital native” senza impattare sull’operatività. Un processo di sviluppo agile, combinato con l’uso di tool sempre più intelligenti e metodi DevOps, rappresenta la soluzione.
Secondo IDC, la capacità di accelerare la trasformazione del portafoglio applicativo sarà tra gli obiettivi aziendali più critici della metà del prossimo decennio.
Le aziende che non riusciranno a trasformare la capacità di creazione di applicazioni digitali in tale arco di tempo rischieranno di perdere competitività sul mercato.
In Europa, oltre la metà (60%) delle grandi organizzazioni già utilizza pratiche DevOps e il 29% prevede di adottarle nei prossimi mesi. Le aziende europee intervistate da IDC affermano che entro il 2021 una media del 43% del patrimonio applicativo sarà sviluppata e distribuita utilizzando DevOps.
Tuttavia, diffondere le pratiche DevOps a livello aziendale richiede di ripensare la cultura e la strategia di investimento IT. Le aziende, oltre che adottare moderne metodologie di sviluppo e distribuzione che accelerino la consegna delle applicazioni, dovranno infatti affrontare sfide legate alla carenza di talenti e al reskilling degli sviluppatori interni, nonché comprendere come integrare e sfruttare le diverse opzioni messe a disposizione dall’AI.
L’acquisizione di talenti per lo sviluppo di nuove generazioni di applicazioni si sta rivelando uno dei principali problemi per le aziende: un terzo delle organizzazioni europee ha riferito ad IDC di incontrare difficoltà in tal senso. Ciò sta spingendo le imprese in Europa a sviluppare strategie di sviluppo applicativo alternative, che abbraccino l’uso di tecnologie low-code/no-code.
In forza di ciò, IDC si aspetta che le aziende che adotteranno pratiche DevOps estese a livello aziendale aumenteranno il rilascio di codice del 50% e che al 2021 il numero di sviluppatori low-code/no-code crescerà a tre cifre.
Questi temi saranno al centro dell’IDC DevOps Conference 2019 che si svolgerà a Milano il prossimo 19 novembre. Con il titolo Create, Develop, Run as a Digital Native Enterprise, l’evento vedrà gli analisti di IDC e selezionati ospiti delle principali aziende italiane contestualizzare ruolo e significato degli approcci allo sviluppo e all’innovazione, fare il punto sull’adozione di metodologie DevOps nel nostro Paese e identificare i fattori per estendere le pratiche DevOps in una prospettiva di business agile culture.