Crucial BX500, storage SSD veloce per upgrade economici

La serie BX500 di Crucial non è pensata espressamente per le performance anche se, a conti fatti, i risultati ottenuti sono prossimi a quelli di molti drive più costosi.
Secondo i test CrystalDiskMark si possono raggiungere i 546 MB/s in lettura lineare e 502,8 MB/s in scrittura, mantenendo valori interessanti anche a maggiore profondità di accesso (Queue Depth 8 e 32).

A confronto le prestazioni con e senza Momentum Cache; in generale il drive offre prestazioni in linea con la concorrenza senza utilizzare il tool dedicato.

Le performance scendono sino a 505 MB/s in lettura e 451 MB/s in scrittura adottando AS SSD Bench, mentre si superano i 561 MB/s in lettura adottando pattern da 8 MByte ciascuno e blocchi da 256 MByte nella suite ATTO Disk Bench.
I valori medi sono interessanti e più che adeguati a un uso office e home.

Ecco il responso di AS SSD: la velocità di lettura e scrittura lineare è buona ma cala vistosamente lavorando a blocchi 4K.

Molto interessante la disponibilità di Momentum Cache, precedentemente citata. Si tratta di un driver software intelligente che sfrutta in modo dinamico le risorse di sistema inutilizzate per migliorare le prestazioni di burst del drive. In pratica, parte della memoria DRAM disponibile (da un minimo di 256 MByte sino a un massimo di 4 GByte) viene allocata per ottimizzare il trasferimento dei dati, soprattutto in presenza di file di piccole dimensioni, quelli che tipicamente inficiano maggiormente le prestazioni globale dei dispositivi di storage.

Come si può notare, l’abilitazione di Momentum Cache comporta un’allocazione fissa di una certa quantità di RAM di sistema; è perciò consigliabile avere 8 o 16 Gbyte installati.

Sfruttando la larghezza di banda della memoria DRAM, Momentum Cache si frappone tra sistema operativo e SSD, gestendo i processi di accesso, di lettura e scrittura. Il risultato è un output ottimizzato e quasi sempre performante oltre le aspettative. Momentum Cache memorizza nella cache quasi tutte le scritture trasferite all’SSD, operando come vero e proprio buffer, per migliorare la velocità generale durante i carichi di lavoro più intensi.
Non solo, l’abilitazione di questo sistema permette di ridurre l’usura del device Solid State, limitando la scrittura di dati ripetitivi sull’unità. Se si dispone di una batteria di alimentazione, per evitare che i dati in RAM possano andare persi per un ammanco di corrente, e se disponete di almeno 8 GByte (meglio 16 GByte) di memoria nel vostro sistema, l’attivazione di Momentum Cache può valere la pena.

 ATTO Disk Benchmark evidenzia molto bene il comportamento della cache “Momentum”. A sinistra l’andamento del test senza cache addizionale, i risultati sono lineari e aumentano al crescere della dimensione dei blocchi. A destra si può invece notare un comportamento lineare fino a una dimensione blocco di 64 KByte; oltre la cache opera in modo intelligente per gestire al meglio il carico di lavoro, ma con risultati altalenanti. Apprezzabile, in ogni caso, l’incremento sino a 3.600 MB/s. [Clicca per ingrandire]

Naturalmente gli esiti generali e l’effettiva efficacia di questo buffer sono variabili in funzione del carico di attività del sistema e della tipologia di file. Se i blocchi spostati non superano la dimensione della cache DRAM attivata, le prestazioni possono essere superiori anche di 10 volte rispetto a quelle standard. Se il volume è maggiore e si effettuano più attività contemporaneamente l’efficacia si riduce di molto, anche se è possibile superare a tutti gli effetti i limiti imposti dal bus Serial Ata (600 MB/s).

Crucial BX500 ci ha favorevolmente impressionato, grazie alle buone performance e al prezzo vantaggioso. Questa gamma di SSD vanta inoltre software a corredo di buon livello e tre anni di garanzia, credenziali più che valide per l’utenza mainstream che deve sostituire o espandere la capacità del proprio sistema desktop o notebook.