Fondazione Poliambulanza adotta UpToDate di Wolters Kluwer

La cartella clinica ora applica UpToDate di Wolters Kluwer

A Brescia, presso la Fondazione Poliambulanza, il primo caso italiano di integrazione del supporto decisionale UpToDate nella cartella clinica elettronica.
L’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza è un ospedale privato no profit altamente specializzato per le patologie di natura oncologica, cardiovascolare e ortopedica. Accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, la Fondazione conta circa 600 posti letto e 1900 dipendenti, di cui oltre 350 medici, e gestisce annualmente oltre 31.000 ricoveri, 19.000 interventi chirurgici, 82.000 accessi di pronto soccorso e 400.000 accessi per prestazioni di diagnostica strumentale e specialistica ambulatoriale.

Wolters Kluwer Health ha annunciato che UpToDate, la risorsa di supporto decisionale in campo clinico basata su prove di efficacia, è stata adottata da Fondazione Poliambulanza di Brescia nel quadro delle iniziative dell’Istituto per il miglioramento della digitalizzazione e della qualità delle cure e per una maggiore precisione diagnostica.

Infatti durante lo scorso anno, a seguito di esigenze emerse in ambito clinico e organizzativo, Fondazione Poliambulanza ha deciso di dotarsi di uno strumento a supporto delle decisioni cliniche. Dopo aver condotto tra i medici un’attività di scouting sulle risorse disponibili sul mercato, la scelta cade su UpToDate, la soluzione di Wolters Kluwer basata su prove di efficacia, che viene quindi inserita in Istituto lo scorso autunno con l’obiettivo di ridurre gli errori diagnostici, ottimizzare il percorso terapeutico e offrire un supporto personalizzato ai pazienti.

Tony Sabatini, Direttore del Dipartimento di Medicina Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza Brescia
In fase di utilizzo, la soluzione UpToDate permette di visualizzare in tempo reale la flow chart diagnostica del paziente, aiutando i medici a selezionare il percorso più rapido allo scopo di sottoporre il paziente agli esami più appropriati e una volta fatta la diagnosi a indicare la migliore terapia, farmacologica o procedurale, evitando pertanto trattamenti non appropriati. Usavo UpToDate già da tempo e credo che l’adozione di questo sistema all’interno della nostra struttura sanitaria sia la soluzione migliore per supportare l’attività quotidiana di noi medici e per garantire una migliore efficienza all’intero percorso diagnostico terapeutico del paziente.

La richiesta da parte del personale clinico di una soluzione che potesse offrire supporto decisionale su problematiche meno conosciute e su patologie complesse direttamente al letto del paziente, si accompagnava alla necessità di inserire tale soluzione nella Cartella Clinica Elettronica (CCE) Galileo di Dedalus, già in uso nella struttura.
I fattori determinanti, segnalati dai medici, che hanno portato la dirigenza dell’Ospedale a scegliere UpToDate sono stati la qualità, la praticità e la velocità nell’acquisizione d’informazioni in fase diagnostica e terapeutica, oltre che la possibilità di accedere alla risorsa sia dalla cartella clinica elettronica sia in modalità stand-alone tramite pc, smartphone o tablet.

Inoltre UpToDate è in grado di integrare la cartella elettronica del paziente con un set di informazioni specifiche che in qualsiasi momento consente al personale clinico di avere un quadro completo del suo stato di salute, comprese le informazioni e le raccomandazioni cliniche e farmacologiche necessarie per prendere le decisioni sul caso specifico. Queste informazioni sono acquisibili rapidamente dal personale clinico tramite pc, smartphone o tablet.

A pochi mesi dalla sua introduzione, UpToDate è diventato uno strumento quotidiano di lavoro per oltre 300 utenti tra medici, infermieri e farmacisti della struttura sanitaria lombarda. Gli sviluppi futuri prevedono un potenziamento dell’integrazione con la CCE, soprattutto con riferimento a tutto l’ambito farmacologico (monografie e interazione tra farmaci, cibi ed erbe), fino ad arrivare all’implementazione di flussi di lavoro bidirezionali a livello di percorsi clinici, principalmente in fase di diagnosi.