Microsoft sceglie le CPU AMD EPYC per le VM Azure L-Series

Microsoft sceglie le CPU AMD EPYC per Azure L-Series

AMD annuncia la disponibilità delle prime piattaforme di cloud pubblico basate sul processore EPYC; Microsoft ha implementato le CPU nelle proprie VM Azure L-Series.
Si tratta ambienti dedicati alla gestione dei carichi di lavoro ottimizzati per l’archiviazione, dove i processori di nuova generazione possono esprimersi al meglio.

Queste VM sono ideali per le applicazioni che richiedono bassa latenza, velocità effettiva elevata e spazio di archiviazione su disco di grandi dimensioni. Questa architettura mette a disposizione macchine virtuali da 4, 8, 16 e 32 core. La serie L supporta fino a 6 TByte di spazio di archiviazione SSD locale e offre prestazioni di I/O di archiviazione senza precedenti.
I casi d’uso tipici includono database NoSQL come Cassandra, MongoDB, Cloudera e Redis; tra questi anche applicazioni di data warehouse e i database transazionali di grandi dimensioni.

La serie Lv2 sfrutta il processore AMD EPYC 7551, capace di raggiungere una frequenza base di 2,2 GHz e fino 3,0 GHz in modalità turbo single-core. Le VM Lv2 sono disponibili a partire da 8 fino a 64 vCPU, con le dimensioni maggiori che consentono l’accesso diretto a 4 TB di memoria.

AMD offre oltre il 33% in più di connettività rispetto alle soluzioni a due Socket: i processori AMD EPYC sono in grado di gestire un numero senza precedenti di unità NVMe, con il supporto di 128 linee PCIe per processore.

Perfetto per lo storage dei carichi di lavoro intensivi: i processori AMD sono compatibili con i dischi di archiviazione premium di Azure oltre che essere in grado di supportare le funzionalità di rete accelerate per la massima velocità mai raggiunta su cloud. Gli altri valori IO della nuova serie Lv2 rendendo EPYC perfetto per i clienti Azure che utilizzano database di grandi dimensioni e database NoSQL
Basato sul progetto Olympus di Microsoft: la serie Lv2 è stata introdotta poco più di un anno fa assieme alla progettazione di hardware cloud della prossima generazione e al nuovo modello per lo sviluppo dell’hardware open source con la community del progetto Open Compute.

Questo annuncio conferma la sempre maggiore influenza di AMD nel segmento dei datacenter, come dimostrato dal recente rilascio della soluzione HPE DL385, la più popolare tra le piattaforme server basate su AMD mai realizzata.