Alla prova dei fatti, l’architettura RDX QuikStor di Tandberd Data si è dimostrata affidabile e di facile gestione. Abbiamo messo alla prova il drive e le cartucce in ambienti Windows 7, 8.1, 10 e Windows Server 2012 Foundation senza rilevare incompatibilità o problemi di installazione.
Per valutare performance e tempi di recupero abbiamo ricevuto in prova un cartridge da 1 TByte (8586-RDX) e uno SSD da 128 GByte (8663-RDX).
La lineup Solid State include unicamente modelli da 128 e 256 GByte, appare immediatamente evidente che la maggior parte dei volumi di vendita riguarda i ben più capienti modelli con drive meccanici e capacità lineari non formattate di 1, 2, 3 e 4 TByte. Naturalmente anche il costo/GByte rende più allettanti le soluzioni convenzionali, con un prezzo di 181,00 Euro per la versione da 1 TByte (per pacchi da 10), in confronto ai 223,00 Euro della variante SSD da 128 GByte.
Analizzando le performance in differenti contesti, abbiamo potuto riscontrare velocità in linea con i più comuni drive interni, per quanto riguarda la cartuccia da 1 TByte. Diversamente, l’esemplare Solid State si è dimostrato meno veloce di quanto ci saremmo aspettati, pur registrando parametri nettamente superiori all’esemplare a base meccanica. Come ci hanno precisato i tecnici Tandberg Data, la limitazione imposta a livello di prestazioni è dovuta al bridge che si occupa di effettuare la conversione SATA – PATA – SATA. Si tratta di una componente indispensabile e che viene adottata per rendere disponibile il drive come unità rimovibile per l’utilizzo con sistemi di backup e per la rotazione periodica dei media.
In più, diversamente dai modelli magnetici, in grado di assicurare la permanenza del dato per circa 10 anni anche in assenza di alimentazione, i modelli SSD, proprio a causa delle limitazioni tipiche di questa tecnologia, sono invece garantiti per un tempo di un anno.
Crystal Disk Benchmark
Lo storage da 1 TByte si è distinto per performance in lettura sino a 119 MB/s, con velocità in scrittura variabili in base al contesto, tra 67 MB/s e 117 MB/s. Secondo la suite HD Tach, il disco opera a una media di 93,8 MB/s, utilizzando un tempo CPU pari al 3%, con picchi di burst di cache di 210,7 MB/s.
Il supporto SSD raggiunge velocità in lettura sino a 251 MB/s, scendendo a 164 MB/s se si opera tramite copia diretta dei file o script robocopy. Come anticipato, le prestazioni pure di questa unità deludono le aspettative e sottolineano come la tecnologia magnetica si oggi ancora quella più indicata per i backup e il cold storage, soprattutto in ambienti medio piccoli.
Nel grafico i risultati di copia diretta tramite script robocopy da e verso lo storage RDX (MB/s)
A completare la dotazione di serie offerta, una garanzia estesa di 3 anni, sia per le cartucce, sia per i drive. La copertura Bronze prevede il supporto telefonico 5×9 e il servizio ARS entro 2 giorni lavorativi, per la sostituzione anticipata delle parti con corriere UPS a zero costi per il cliente, in tutto il mondo.
Nel complesso la proposta Tandberg Data ci ha favorevolmente impressionato. Il prezzo del lettore interno e delle cartucce ad alta capacità è interessante, l’installazione è immediata e alla portata delle infrastrutture professionali prive di personale IT dedicato. Il software di gestione è completo e rappresenta un vero “plus”, per una gestione completa dei backup “out of the box”.
Punteggio
86
su 100
PRO
Facile da installare e usare; suite software completa e ben fatta; gestione backup programmati; recovery facile e veloce; supporta cifratura dati; cartucce robuste.
CONTRO
Unità SSD costose e non molto veloci.