I manager di Intel, Murthy Renduchintala e Diane Bryant, hanno condiviso con il pubblico dell’IDF 2016 i trend destinati a cambiare il futuro prossimo, che sarà intelligente e connesso.
Una spinta in più per l’intelligenza artificiale: viviamo sicuramente nell’era dei dati. Entro il 2020, quando connetteremo gli oltre 50 miliardi di sistemi e dispositivi, assisteremo all’incremento della quantità di dati generati di ordini di grandezza ben superiori a quelli che registriamo attualmente. Ad esempio, le auto connesse genereranno 4 TByte al giorno, mentre una fabbrica connessa sarà in grado di creare oltre 1 PByte al giorno. Per farsi un’idea della quantità, un lettore MP3 con 1 PByte di canzoni potrebbe riprodurre musica in maniera continuativa per 2.000 anni.
Tuttavia i dati di per sé hanno un valore limitato. Solo quando applichiamo l’analisi avanzata per potenziare le macchine con intelligenza simile a quella umana possiamo ottenere un vero cambiamento. Ed è in questo campo che l’intelligenza artificiale riveste un ruolo davvero entusiasmante. Che si tratti di un piano terapeutico altamente personalizzato per un malato di cancro o di migliorare la resa delle colture per nutrire il pianeta, ottenere informazioni strategiche più approfondite da questa mole di dati complessi è essenziale per ottenere maggiore valore per le aziende e per la società.
Per contribuire a rendere tutto questo una realtà, Intel ha reso noti alcuni dettagli della famiglia di processori Intel Xeon Phi di prossima generazione (nome in codice Knights Mill), incentrata sul machine learning (apprendimento automatico) ad elevate prestazioni e sull’intelligenza artificiale. Knights Mill, la cui disponibilità è prevista nel 2017, è ottimizzata per implementazioni di analisi scalabile e includerà ottimizzazioni essenziali per l’addestramento deldeeplearning. Per le applicazioni attuali del machinelearning, l’ampia dimensione della memoria della famiglia di processori Intel Xeon Phi aiuta clienti come Baidu ad addestrare i loro modelli in maniera più efficiente.
Naturalmente spostare tutti questi dati all’interno di un data center e tra diversi data center sarà un aspetto strategico. Intel ha annunciato che i primi ricetrasmettitori ottici a 100G Intel Silicon Photonics sono già disponibili in commercio. Questo fondamentale avanzamento permette alle aziende e ai fornitori di servizi cloud di impiegare la potenza della luce per spostare grandi quantità di informazioni alla velocità di 100 gigabit al secondo, su distanze di fino a parecchi chilometri tramite collegamenti in fibra ottica.
Silicon Photonics è una combinazione di due delle più importanti invenzioni del XX secolo: il circuito integrato di silicio e il laser semiconduttore.
Grazie a questa combinazione la luce è stata integrata nella piattaforma di silicio Intel. Sfrutta la larghezza di banda e la portata della connettività ottica sulla scala e la capacità tecnologica del silicio. Leggete il blog Intel illumina il silicio per maggiori dettagli.
Il 5G sarà fondamentale: tre fattori caratterizzeranno l’evoluzione della tecnologia necessaria per un mondo davvero intelligente e connesso.
Per prima cosa, il computing sarà ovunque e in ogni cosa. Si prevede che entro il 2020 ci saranno oltre 50 miliardi di oggetti e dispositivi connessi, oltre a più di 200 miliardi di sensori connessi, e tutti questi sistemi genereranno enormi volumi di dati.
Il secondo fattore che delinea il futuro della tecnologia – le capacità di elaborazione, analisi e storage distribuite nel fabric della rete – trasforma gli oggetti connessi e i dati in informazioni significative per prendere più velocemente decisioni maggiormente informate,più vicino ai dispositivi ai margini della rete. Ad esempio, in pochi millisecondi due veicoli a guida autonoma saranno in grado di rilevare una possibile collisione e comunicare direttamente l’uno con l’altro per evitare un incidente. Il personale di primo intervento utilizzerà dati e informazioni raccolti dai sensori integrati nelle loro uniformi e installati nell’ambiente circostante per combattere gli incendi in modo più efficiente, salvando un maggior numero di vite.
La connettività pervasiva tra gli oggetti tramite la rete e al cloud è il terzo fattore che plasma il futuro della tecnologia. Intel sta gettando le basi per un mondo più intelligente e connesso con le tecnologie 5G. Il 5G è la rete wireless di prossima generazione, ideata per liberare il potenziale dei miliardi di oggetti e dispositivi e dei dati da essi generati, per rendere possibili nuove esperienze straordinarie. La connettività 5G sarà essenziale per collegare ogni cosa che ci circonda e alimentare costantemente il ciclo virtuoso di crescita del settore.
Per costruire queste fondamenta sono necessarie reti più efficienti e intelligenti. Intel si trova in una posizione esclusiva per potenziare soluzioni 5G end-to-end dai dispositivi alla rete e al cloud, oltre a rendere possibili collaborazioni decisive con leader dell’intero settore, dai produttori di dispositivi ai costruttori di apparecchiature e agli operatori di rete.
Il Chief Strategy Officer di AT&T John Donovan è salito sul palco dell’IDF per parlare della trasformazione della rete e della fornitura di servizi, oltre all’importanza di pianificazione a lungo termine, abilitazione tempestiva della tecnologia, stretta collaborazione sull’architettura, validazione e ottimizzazioni. Per raggiungere questo obiettivo, AT&T sta già utilizzando tecnologie server, cloud e di virtualizzazione per offrire più valore ai propri clienti in maniera più rapida e conveniente. Grazie a un’ampia collaborazione con Intel, AT&T continuerà ad accelerare lo sviluppo, l’implementazione e la monetizzazione di nuovi servizi nel cloud e in tutta la sua infrastruttura, gettando le fondamenta per offrire funzionalità all’avanguardia. Si tratta di un ottimo esempio del tipo di approccio collaborativo di cui Intel e il settore hanno bisogno per contribuire a realizzare un mondo abilitato per il 5G.
L’interconnessione di questi tre fattori costituirà il punto di svolta per la prossima era del computing. Non solo sta già rimodellando il modo in cui – come settore – progettiamo, sviluppiamo e produciamo, ma anche il modo in cui creiamo partnership e con chi. È la dimostrazione dell’idea secondo cui il futuro è quello che realizzeremo insieme.