Qualcomm, le novità IoT, mobile e wearable in vista di MWC 2016

Per offrire maggiore versatilità di impiegho, unitamente a consumi inferiori e prezzi contenuti, Qualcomm introduce inoltre le CPU Snapdragon 820, per i device di fascia alta, oltre ai modelli 625, per il mid-market e 435 / 425, direttamente derivati dal noto Snapdragon 430.
Il top di gamma, Snapdragon 820 è attualmente in fase di distribuzione e conta già più di 100 design in fase di sviluppo. Il chip vanta un comparto CPU custom Kyro e una GPU Adreno 530 con funzionalità Open GL ES 3.1 + AEP, Open CL 2.0 full, RenderScript e supporto Direct X 11.2. Il sistema supporta Vulkan, le API open-standard di nuova generazione recentemente rilasciate e pensate per un accesso ad alta efficienza alle performance grafiche e di computing delle moderne GPU.

La fascia media, attualmente quella con una maggiore richiesta e che sta registrando tassi di crescita evidenti, sarà coperta con lo Snapdragon 625. Si tratta di un SoC realizzato a 14 nm FinFET, dotato di CPU Octa-core ARM Cortex A53 a 2,4 GHz, GPU Adreno 506 e DSP Hexagon 546. La sezione multimediale consente di gestire video 4K e sensori fotocamera sino a 21 MPixel. Decisamente interessante il comparto connettività, con modem X9 LTE Cat 7 e velocità sino a 300 Mbps DL e 150 Mbps UL, oltre al supporto wireless AC MU-MIMO.

Qualcomm, le novità IoT, mobile e wearable in vista di MWC 2016

Snapdragon 435 nasce sulle specifiche del 430 ed è pensato per offrire qualcosa in più all’utenza del segmento medio di mercato. Alla CPU Octa-core a 1,4 GHz è affiancata una GPU Adreno 505 per il pieno supporto di display Full HD. Il device si distingue per la disponibilità di un modem X8 LTE Cat 7 da 300 Mbps DL e una connettività 802.11 ac MU-MIMO.
Per la fascia inferiore, Qualcomm ha sviluppato la variante 425, con CPU Quad-core 1,4 GHz, GPU Adreno 308 e modem X6 LTE da 150 Mbps DL. Nonostante il target più economico dei device che accoglieranno questo SoC, non manca il supporto wireless AC Multi-User MIMO e quello per sensori fotocamera sino a 16 MPixel.

L’azienda rilancia inoltre la propria filosofia per quelli che sono i dispositivi indossabili. Tra i wearable più riconosciuti troviamo smartwatch e smartband, sempre più apprezzati e, in futuro, sempre più diffusi. In quest’ottica Qualcomm presenta Snapdragon Wear 2100, proponendo device il 30% più piccoli e il 25% più parchi rispetto alla precedente generazione basata su Snapdragon 400. L’obiettivo è quello di rispondere all’insistente domanda di mercato, che richiede maggiori feature, elevate performance e costi contenuti. In questo senso, Qualcomm immagina un futuro, non molto lontano, dove i wearables saranno slegati dagli smartphone e potranno interagire via web in modo articolato, grazie a SIM proprietarie, seguendo un’ottima IoT / IoE. Proprio l’Internet of Things costituisce, ad oggi, il 10% del fatturato dell’azienda e, pertanto, sono in fase di sviluppo numerosi progetti. Attualmente, per Snapdragon Wear 2100, sono in fase di sviluppo ben 25 design di produttori e partner, come per esempio Borqs, Compal, Infomark.

Qualcomm, le novità IoT, mobile e wearable in vista di MWC 2016

Sul fronte IoT, le possibilità di integrazione sono numerosissime e gli scenari, particolarmente estesi. Oltre ai dispositivi indossabili, si apre la via verso le smart city e le smart home interconnesse, per una gestione intelligente delle risorse e dei consumi. Droni e smart mobility costituiscono l’ideale corollario tecnologico del futuro prossimo, se non già di oggi.
In ambito automotive propone il SoC S602A, già visto al CES su autovetture Audi. Si tratta di una vera e propria stazione di calcolo, dotata di una notevole capacità elaborazione, fondamentale per gestire in tempo reale e con minime latenze, tutti i parametri di funzionamento dell’auto. Proprio per questo sono state integrati quattro core Qualcomm Krait 300 a 1,5 GHz, GPU Adreno 320 e supporto per memoria dual channel. Il sistema gestisce direttamente storage eMMC e via SD 3.0, oltre a garantire una connettività 802.11n/ac MU-MIMO. Per l’interazione con gli occupanti è prevista il controllo di un massimo di tre schermi, con configurazioni tipo 1080p + 720p + 540p. Connettività, gestione del veicolo e interazione vocale, oltre alla navigazione 3D, sono tra le peculiarità del sistema.
A questo si affianca il chip S820A, un top di gamma che vedremo con probabilità dopo il 2017.