CA Technologies, la trasformazione digitale e i “Digital Disrupters”

CA Technologies, la trasformazione digitale e i “Digital Disrupters”

Secondo CA, la trasformazione digitale è un percorso di conversione e maturazione del business verso nuove forme, più remunerative, più dinamiche, ed è oggi sempre più una realtà.
Di fatto, le imprese italiane si stanno convertendo alla Digital Transformation ma è necessario ancora tempo e maggiori risorse per trarre i reali benefici per il business.
CA Technologies presenta i risultati della recente indagine “Exploiting the Software Advantage: Lessons from Digital Disrupters” e svela l’Indice di Efficienza Digitale, messo a punto per valutare le realtà più attive e dinamiche, capaci di trarre il massimo profitto dalla Digital Transformation.
A introdurre le tematiche principali e l’interessante panel di ospiti intervenuti, Vittorio Carosone, Sales & Partner Director, CA Technologies e Michele Lamartina, Country Leader, CA Technologies Italia.

CA Technologies, la trasformazione digitale e i “Digital Disrupters”

Stando al report, che ha visto coinvolti 1.442 responsabili IT e dirigenti d’azienda, tra i quali oltre 500 manager europei provenienti da Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Svizzera e Spagna, le aziende che realizzano con successo una strategia di trasformazione digitale sono quelle che raggiungono una crescita di fatturato più evidente. In pratica, chi è stato in grado di adattare il proprio business alle logiche di mobilità, social networks, IoT, Wearable device e App Web-based, ha raddoppiato il fatturato e ha registrato un aumento degli utili due volte e mezzo superiore rispetto alle infrastrutture.

CA Technologies, la trasformazione digitale e i “Digital Disrupters”

Seguendo i cinque pillar fondamentali appena citati, è possibile notare un diverso livello di adozione e interesse all’interno del campione, con sensibili discrepanze tra le risposte ottenute a livello europe, globale e italiano. In senso generale, tutte le nuove tendenze, che guidano attivamente il cambiamento digitale, sono viste come critiche o importanti da una fetta consistente degli intervistati. Il contesto globale è il più attivo, mentre nel nostro Paese è possibile evidenziare una certa lentezza e inerzia, con indicatori che ci vedono meno propensi ad adottare rapidamente sistemi IoT, a integrare strutture social e i wearable device nella linea di business.
In senso generale, almeno in termini di proclami e affermazioni di facciata, l’Italia è allineata al resto del mondo e considera le attività digitali come una componente strategia essenziale per il business. Di fatto lo studio rivela che il 58% delle organizzazioni italiane, percentuale lievemente superiore alla media europea, ha posto in essere un processo di trasformazione digitale che ha assunto la forma di programma strategico coordinato.

Le iniziative digitali di maggior successo fra quelle in atto o pianificate riguardano lo sviluppo di prodotti e servizi (citato dall’88% dei soggetti italiani interpellati), l’efficienza e l’efficacia della forza lavoro (81%) e l’integrazione con fornitori/partner (80%). Il 19% del campione italiano continua tuttavia a intraprendere iniziative digitali su singole aree in modalità tattica e non sempre coordinata, e il 20% adotta tendenzialmente un approccio alle tecnologie digitali volto ad ampliare il modello di business esistente anziché attuare una reale trasformazione aziendale.
Nonostante il desiderio di digitalizzazione, le imprese italiane non stanno ancora mettendo in campo le innovazioni necessarie per attuare una trasformazione in tal senso. Ad esempio, solo il 15% — la percentuale più bassa di tutta Europa — ritiene che le applicazioni e i servizi web-based siano cruciali per rafforzare il legame con i clienti e sviluppare il mercato. E soltanto il 20% considera la tecnologia mobile essenziale per creare “engagement” e incrementare il business — distinguendosi anche in questo caso come percentuale più bassa di tutta Europa.
Le aziende che hanno conseguito un buon livello di digitalizzazione stanno invece già raccogliendone i frutti. A seguito delle iniziative digitali intraprese, il 79% dei manager italiani intervistati ha riscontrato o prevede una maggiore fidelizzazione dei clienti, il 75% ha ottenuto o si attende una crescita del fatturato, mentre il 75% ha constatato o prevede un incremento del numero di clienti.

Vittorio Carosone, Sales & Partner Director, CA Technologies
La trasformazione digitale è oggi indispensabile per guadagnare un vantaggio competitivo nella cosiddetta Application Economy. Questo studio ha evidenziato disparità significative nei livelli di maturità complessiva delle iniziative digitali messe in atto dalle aziende italiane — riscontrando tra le più innovative una crescita consistente del fatturato e della fidelizzazione dei clienti, nonchè un positivo impatto sugli utili e sul bilancio aziendale. Intimamente legato al concetto di trasformazione digitale è un impiego efficace del software che diviene in tal modo fattore di efficienza, competitività e successo. Per competere con successo nell’Application Economy, le imprese italiane devono attuare una discontinuità in tutte le loro strutture organizzative, processi e sistemi tradizionali. Le aziende convenzionali devono affrontare profondi cambiamenti per integrare il digitale in tutti gli aspetti del business aziendale. Trasformandosi in organizzazioni digitali capaci di sviluppare in modo agile e in tempi brevi applicazioni che migliorano la customer experience e supportano la multicanalità, le imprese otterranno un reale vantaggio competitivo.