Red Hat, “Any Applications, Any Time, Anywhere”

Red Hat, “Any Applications, Any Time, Anywhere”

Red Hat guida saldamente il mercato open source enterprise e, forte di un periodo di netta crescita e di una notevole stabilità economica, organizza il proprio business per offrire ai clienti soluzioni sempre al passo coi tempi. L’azienda sviluppa le proprie attività perseguendo le direttrici di flessibilità, stabilità e sicurezza e, come ci ha spiegato Gianni Anguilletti, Country Manager per l’Italia, le acquisizioni e gli annunci più recenti sono i primi segnali di una rivoluzione in atto.

Red Hat, “Any Applications, Any Time, Anywhere”

Di fatto, nel breve periodo, Red Hat ha acquisito società di rilievo, come Inktank e eNovance, indispensabili per rafforzare pilastri determinanti quali lo sviluppo e l’implementazione OpenStack e le architetture Software-Defined Storage.
Investimenti di questo tipo, pari a 175 milioni USD e 70 milioni Euro, rispettivamente, consentono a Red Hat di crescere e di specializzarsi, senza mai perdere di vista il riferimento primario, cioè la capacità di offrire un intero ecosistema operativo, potente e versatile, ai clienti.
Anguilletti evidenzia, come fattori di successo, proprio la copertura di molteplici aree e la completezza della attività e delle funzionalità del portfolio Red Hat, che include sistemi operativi, applicativi, middleware, sistemi cloud, per la virtualizzazione, per lo storage e per la gestione dei Big Data.

Red Hat, “Any Applications, Any Time, Anywhere”

Seguendo la filosofia “Any Applications, Any Time, Anywhere”, la società offre soluzioni aperte, immediatamente integrabili nei contesti più complessi e non vincolanti dal punto di vista dell’infrastruttura dedicata. Il mondo open offre molteplici possibilità ma “lascia la porta aperta” al mercato e, proprio per questo, le piattaforme Red Hat supportano i maggiori sistemi operativi, gli hypervisor di terze parti e le architettura middleware.

Red Hat, “Any Applications, Any Time, Anywhere”

Come sottolineato da Michel Isnard, SEMEA Vice-President Red Hat, le direttrici che guidano l’azienda consentono di mantenere un approccio flessibile, in grado di soddisfare ogni scenario di mercato, senza obbligare clienti e società a radicali cambiamenti della struttura esistente. Per esempio, la volontà di distribuire software per sottoscrizioni e non tramite licenze d’uso è, secondo Isnard, un veicolo importante per garantire la versatilità che i clienti desiderano. Ciò determina una radicale differenza con i pacchetti adottati dalla maggior parte delle aziende di settore e consente maggiore libertà di gestione, tempi di configurazione inferiori.

In quest’ottica, la crescita della comunità open e il contributo di ogni singolo sviluppatore consentono di trasferire miglioramenti e aggiornamenti continui all’interno dell’offerta Red Hat. L’Italia gioca un ruolo importante nel contesto europeo e costituisce il secondo contributore dell’area SEMEA (Southern Europe Middle East and Africa), dopo la Francia.
A livello globale, la presenza Red Hat si è rafforzata in modo evidente negli ultimi anni. In particolare, sono stati raggiunti introiti di 1,53 miliardi di Dollari per quanto riguarda il periodo fiscale 2014, con un incremento del 15% rispetto al periodo precedente. Non solo, per il primo trimestre 2015, appena conclusosi, l’azienda ha registrato una crescita del 17% e introiti per 428,8 milioni di Dollari.
Forte di questi numeri e di una crescita organica a livello mondiale, con 6.300 dipendenti e 55 operatori in Italia, Red Hat serve clienti come Equens, Inail, Poste Italiane e Terna.