Che sia una PMI o che sia uno Studio professionale il cloud è un ambiente adeguato ai dati di un’impresa. Lo spiega Andrea Gazzaniga, director Technology di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.
“Nell’esatto momento in cui gli Studi professionali trattano i dati dei loro clienti PMI ne diventano responsabili, anche se sono semplicemente su carta. È diffusa la sensazione che una volta in possesso del professionista i dati siano al sicuro.
Ma è proprio così? Innanzitutto il professionista deve fare in modo che i dati siano sempre reperibili, perché le autorità anche dopo anni possono serenamente venire a chiederne conto. Dunque la presenza dei dati dev’essere garantita, ma anche la loro reperibilità immediata. Non solo, dev’essere garantito che i dati siano disponibili solo per chi ha diritto ad accedervi e solo per il tempo necessario. Fare tutto questo con strumenti tradizionali è possibile, ma farlo bene e in sicurezza non è facile come sembra. Il cloud abilita il professionista a garantire la reperibilità dei dati, la sicurezza e la flessibilità di accesso in modo semplice ed economico.”
Nel momento in cui si considera il passaggio al cloud, il discorso si collega strettamente a quello della data migration: “La migrazione dei dati consiste nel trasferire i dati da un sistema ad un altro. Per gli Studi di commercialisti, questo può significare migrare i dati dei propri clienti PMI da un sistema contabile locale a un sistema basato su cloud, oppure migrare i dati da un sistema di gestione dei documenti a un altro.
La migrazione dei dati può essere un processo complesso e impegnativo, ma è importante pianificarla ed eseguirla con cura per evitare la perdita di dati o altri problemi. La Data Migration è una diretta conseguenza del salto tecnologico che stanno compiendo tantissimi Studi professionali. Il cloud è una frontiera che va conquistata e in quell’ambiente si può operare con tantissima flessibilità in più, preparandosi anche al meglio alle nuove sfide e possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale. Si possono ridurre i costi operativi, si può aumentare l’efficacia e l’efficienza e si può garantire anche una maggiore sicurezza” spiega Gazzaniga.
Serve la sensibilizzazione degli operatori sulla sicurezza dei dati, perché è chi opera con quei dati che deve essere consapevole delle minacce alla loro sicurezza e di come poterli proteggere.
Ancora Andrea Gazzaniga: “E’ assolutamente necessario che gli operatori siano consapevoli dei pericoli esistenti oggi nel mondo digitale. Avere la cassaforte più sicura del mondo e lasciare le chiavi incustodite non serve a nulla. Dunque parliamo di formazione e di conformità ad una serie di leggi e normative sulla privacy, tra cui il GDPR (General Data Protection Regulation) europeo. In questo, il ruolo proattivo di noi vendor è fondamentale per far sì che la sicurezza sia automatica per i nostri clienti e non sia una preoccupazione per l’utente finale.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia offre con il suo ecosistema Genya una protezione aggiuntiva a partire dalla doppia autenticazione, che riduce sensibilmente il rischio di accesso indesiderato ai dati tramite credenziali legittime sottratte al personale. Sappiamo benissimo tutti che i rischi di hakeraggio sono concreti a maggior ragione considerando il lavoro da remoto. Ma, come detto, la prima barriera al social engineering è la conoscenza e la competenza”.
L’addendum in sicurezza è un importante tassello che Wolters Kluwer offre ai suoi clienti
“Ma a tutto questo dobbiamo aggiungere un altro tassello, una sorta di elemento intangibile che concorre alla sicurezza e alla praticità di gestione, soprattutto di dati. Genya è una soluzione semplice. Non è affatto scontato che una soluzione all’avanguardia sia anche semplice. La semplicità è un elemento di vantaggio dell’ecosistema Genya ed è stato tra i concetti più importanti che hanno guidato lo sviluppo della soluzione: la volontà di offrire al mercato dei professionisti e PMI uno strumento gestionale innovativo, semplice e sicuro. Le fasi di sviluppo dell’ecosistema Genya sono contrassegnate da uno sforzo particolare nel mantenere le funzionalità nell’alveo di una gestione da parte dell’utente semplice, intuitiva e logicamente facile, senza togliere alcunché alla solidità e sicurezza dello strumento digitale complessivo” conclude Gazzaniga.