Alvise Sinigaglia, Country Manager di QNAP Italia, ha illustrato le strategie e i punti di forza dell’azienda tra soluzioni NAS e switch al servizio dei clienti del manifatturiero.
– Cosa chiede oggi la clientela del settore manifatturiero, quali sono le criticità?
Per QNAP il settore manifatturiero in Italia è uno dei più importanti. È un settore in continua evoluzione dal punto di vista tecnologico, per questo l’azienda offre una gamma di prodotti a 360°, per coprire al meglio ogni esigenza di memorizzazione dei dati e della loro distribuzione.
In ambito manifatturiero ci sono criticità come salvare i dati a bordo macchina, spesso in ambienti ostili, con temperature, umidità e vibrazioni elevate. Questi dati oggi sono fondamentali, non sono più i semplici log, ma sono informazioni preziose per le analisi, per ottimizzare i processi e assicurare il loro regolare funzionamento.
Per massimizzare le possibilità di installazione nei reparti produttivi, la tendenza è anche ridurre le dimensioni dei dispositivi di archiviazione, che insieme all’esigenza di resistere a condizioni ambientati difficili, porta alla scelta degli SSD come supporto di memorizzazione: sono piccoli e robusti. QNAP ha da tempo a catalogo NAS di questo tipo.
– Vendere storage nell’epoca del cloud. È ancora possibile?
Lo storage e il cloud non sono affatto in antitesi, anzi, si completano a vicenda. Perché QNAP non si stanca mai di ribadire l’importanza del backup in più copie, idealmente tre, con almeno due tecnologie diverse e con una copia in una località differente, strategia chiamata backup 3-2-1. Secondo questa strategia, c’è sempre la necessità di uno o più NAS con relativi dischi e qui QNAP è pronta a dare il suo contributo, a promuovere una soluzione ibrida, che comprende sia dischi on premise sia il cloud.
A questo proposito, QNAP è al lavoro per lanciare dopo l’estate un suo servizio cloud. È un passo importante, che fa capire come l’azienda voglia soddisfare al 100% le esigenze dei clienti finali. Questo approccio ibrido si sposa bene con la mentalità prevalente delle aziende manifatturiere in Italia, che non vogliono affidarsi completamente al cloud, ma preferiscono avere un controllo completo sui propri dati.
Bisogna poi mettere in conto che il cloud ha costi periodici non indifferenti, magari calcolati in base al traffico di rete, in input e in output. Anche la tematica della sovranità sul dato è importante: molte aziende non vogliono portare all’esterno le proprie informazioni più riservate, quindi preferiscono organizzare un sistema di archiviazione interno.
Infine, c’è il discorso della latenza, del ritardo con cui i dati sono memorizzati e letti. La latenza del cloud è in genere superiore a quella di un sistema locale ben progettato e realizzato. D’altra parte, il cloud mette al riparo da eventi catastrofici come un incendio. Insomma, per QNAP l’approccio migliore è ibrido.
La collaborazione con Western Digital
QNAP non produce dischi ma li impiega nei NAS, quindi è naturale che si appoggi a una delle più grandi aziende del settore. Il rapporto con Western Digital è ottimo e dura ormai da molti anni. L’interazione tra le persone delle due aziende permette di trovare le soluzioni giuste ai problemi che possono nascere con i clienti finali.
Insieme a Western Digital sono stati organizzati per i partner eventi, incontri e webinar. Tutto questo per illustrare le sinergie che ci sono tra i due brand e qual è il miglior prodotto in funzione delle esigenze del cliente finale. Per esempio, non ha senso proporre un NAS di classe enterprise se poi lo si riempie con dischi entry level. NAS e dischi devono essere scelti con gli stessi criteri, per arrivare a soluzioni ben bilanciate. Per questo esistono le liste di compatibilità, che elencano i dischi testati e certificati a livello di singolo modello di macchina.
Da notare che QNAP non opera esclusivamente con Western Digital, è aperta anche ai prodotti di altri marchi, ma il rapporto con WD è sicuramente privilegiato.
– Quali sono le specificità del listino QNAP e le soluzioni per il settore manifatturiero?
Il listino QNAP è particolarmente ricco, comprende oltre 150 macchine diverse, proprio per offrire il prodotto giusto, quasi su misura, per il cliente che opera nel settore manifatturiero (e non solo). Ci sono NAS che previlegiano la capienza, grazie a molti slot per dischi meccanici, e che possono essere collegati in cascata con altri archivi multidisco. Ci sono poi le macchine ibride, che montano sia dischi tradizionali sia SSD, per un mix ottimale tra capacità e velocità. Per chi invece punta alle massime prestazioni in termini di velocità, a catalogo sono presenti NAS full flash, che impiegano dischi SSD NVMe per avere una banda passante eccezionalmente ampia. L’offerta è modulata sulle dimensioni delle aziende, naturalmente, dalle PMI alle società di livello enterprise.
A tutto questo si aggiungono gli switch, aggiornati con le tecnologie più recenti, ovvero con porte da 25, 50, 100 Gb/s e con Wi-Fi 6 e 7. Sono disponibili anche i modelli Adra, che monitorano la rete aziendale per individuare attacchi malevoli.
– Quanto è importante la formazione per QNAP?
La formazione è fondamentale per QNAP. L’azienda si appoggia esclusivamente al canale per vendere i suoi dispositivi, ed è quindi necessario che i partner siano sempre aggiornati, non solo sui numerosi prodotti ma anche sulle tecnologie più recenti. Solo partner ben istruiti e informati possono vendere al meglio i prodotti QNAP.
L’azienda porta avanti un programma molto ricco, che quest’anno punta ancora di più sulla formazione a tutti i livelli, dai dispositivi entry level a quelli di classe enterprise, sia NAS sia switch. Lo scopo di QNAP è anche quello di far crescere i propri partner. Per questo consiglia loro i corsi più adatti, per guidarli lungo un percorso che li porti al successo.