La pandemia è stato un acceleratore per la sanità digitale. Ora è necessaria una ulteriore digitalizzazione favorita dal PNRR. A ribadirlo il secondo Health&BioTech Summit. Promosso da MSD, Deloitte e Intesa Sanpaolo RBM Salute, l’evento si è svolto il 27 luglio a Roma e ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, del mondo accademico-scientifico e delle aziende. Gli intervenuti si sono interrogati sul valore della trasformazione digitale in sanità, attraverso le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per la creazione e l’utilizzo di algoritmi per i programmi di Real Word Evidence.
Health & BioTech Summit, una migliore assistenza
Oltre 200mila pazienti assistiti con la telemedicina, l’85% dei medici di base che alimenteranno il Fascicolo Sanitario Elettronico, la digitalizzazione di 280 ospedali entro il 2025. Questi alcuni degli obiettivi contenuti nel PNRR, che, per la digitalizzazione del sistema sanitario, stanzia 2 miliardi e 800 milioni di euro. Dalle televisite alla teleassistenza domiciliare, passando per il telemonitoraggio attraverso sensori e apparecchi personali, la telemedicina e, più in generale, la sanità digitale consentono di fornire una migliore assistenza ai pazienti, anche a distanza, grazie a dati accessibili in sicurezza.
Quali i vantaggi
Tra i vantaggi, la riduzione delle liste di attesa, delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi, delle ospedalizzazioni, migliore adesione alle terapie e agli screening anticancro e risparmi con ottimizzazione dei costi. Il Fascicolo Sanitario Elettronico è lo strumento con cui il cittadino può tracciare e consultare la storia della propria vita sanitaria, condividendola in sicurezza con gli operatori sanitari.
Health & BioTech Summit, premiate le startup
L’evento ha incluso anche la seconda edizione dell’“Health&Biotech Accelerator program”, coordinata da Deloitte Officine Innovazione, con presentazione e premiazione delle 6 startup vincitrici. Hanno partecipato oltre 1.000 realtà provenienti da 40 Paesi. Il progetto, sostenuto da 20 partner tecnico/scientifici, ha tra i suoi major partner MSD Italia e Intesa San Paolo RBM Salute. Le startup selezionate hanno già avviato i lavori su progetti pilota.
Iniziative che le vedranno protagoniste al fianco di MSD e degli altri corporate partner, del team Deloitte e dei partner scientifici, clinici e finanziari. Il tutto in una cornice interamente virtuale che permetterà anche alle startup internazionali una interazione con i partner di progetto per le settimane di accelerazione. L’Acceleratore, la cui seconda edizione è partita il 14 dicembre 2021, è sostenuto da 20 partner lungo tutta la filiera della sanità e del biotech.