Da una serie di ricerche promosse da Senso emerge la crescita costante dell’idea dell’acquisto sostenibile, in particolare per quanto riguarda gli smartphone ricondizionati. Un presente profittevole, un futuro estremamente è quanto emerge da Persistence Market Research in merito all’evoluzione dell’industria degli smartphone. Un’industria che conta oltre 6 miliardi di users a livello globale. Il mercato crescerà globalmente fino a 983 miliardi entro i prossimi 10 anni (+94%) con un CAGR del 6,8%. Crescono i ricavi del mercato, ma, allo stesso tempo, anche i prezzi dei singoli dispositivi. Quindi sempre più consumer pensano all’acquisto ricondizionato.
L’acquisto ricondizionato piace
A livello economico, l’11% dei ricavi totali del settore “smartphone related” sia rappresentato dai dispositivi usati e ricondizionati. Il segmento in questione ha raggiunto i 50 miliardi di ricavi nel 2020. Si prevede un aumento a 144 miliardi entro il 2031 (+188%) con una crescita annuale composta del 10,2%. Entrando più nello specifico, e ragionando per tipologia di prodotto, i telefoni ricondizionati domineranno l’asset di competenza con un CAGR dell’11% nel periodo temporale preso in analisi.
In crescita il mercato degli smartphone ricondizionati
Non per niente, nel solo Regno Unito il 60% dei consumatori sta valutando l’acquisto di un refurbished device. Questo è ciò che emerge da una serie di ricerche condotte sulle testate internazionali del settore da Espresso Communication per Senso. Senso è una società made in Italy nel settore degli iPhone ricondizionati, e uno dei primi investimenti di YouniteStars.
Come si presenta il mercato degli smartphone ricondizionati
Gianmaria Monteleone, Ceo e founder di Senso e di YouniteStars
All’interno di uno scenario globale in grande sviluppo, c’è un asset che si prenderà sempre più la scena. Si tratta del settore relativo agli smartphone ricondizionati. Già nel corso del 2021, il settore si è dimostrato in crescita e gli ultimi dati raccolti fanno ben sperare in vista del futuro. Questa situazione non solo favorisce le aziende, ma anche i singoli consumer che sono sempre alla ricerca di occasioni a buon mercato. A livello più strategico, puntiamo ad ampliare il nostro bacino di consumer all’intera Europa continentale. Siamo affamati di qualità e proseguiremo nel nostro percorso di sviluppo. Senza dimenticare i valori e i tratti distintivi che sin dalla nascita ci hanno contraddistinto in quanto realtà made in Italy altamente innovativa.
La differenza con la seconda mano
Le parole di Monteleone, in merito all’ascesa dei ricondizionati, corrono di pari passo con gli spunti offerti da numerose testate del settore. Secondo Which, i refurbished device si differenziano da quelli usati o di seconda mano grazie al meticoloso operato messo in atto dai professionisti del settore. Questi effettuano controlli scrupolosi per garantire prodotti finali in grado di offrire prestazioni ottimali, pari al nuovo. Techrepublic aggiunge ulteriori dettagli, definendo i vantaggi legati all’acquisto di questi dispositivi.
Sostenibilità e risparmio
Al di là delle emissioni di carbonio, ridotte dell’80% rispetto ad uno smartphone di ultima fattura, i consumer possono anche risparmiare dal punto di vista economico. Però senza perdere nulla in termini di qualità dello strumento. CNET si sofferma su quest’ultimo concetto, affermando che l’acquisto di un ricondizionato consente di mettere da parte centinaia di dollari. La presenza sul mercato di questi device, quindi, risulta importante in un periodo in cui è fondamentale possedere uno smartphone per svolgere le mansioni quotidiane.
In Cina sempre più ricondizionati
Negli Usa, secondo Apple World Today, il 33% dei cittadini comprerebbe un dispositivo ricondizionato. Passando alla Cina il portale Giz China commenta lo scenario nazionale, parlando della crescente domanda di dispositivi ricondizionati da parte della popolazione. Si prosegue con Business Insider che mette in risalto anche i dispositivi ricondizionati. Device che appaiono sempre più richiesti dagli appassionati.