dynabook, l’aumento del lavoro ibrido oltre ai vantaggi ha sicuramente significato una crescita dei rischi per la sicurezza. Come ridurli e tutelarsi. La pandemia ha modificato il nostro modo di lavorare, complici anche le sempre più diffuse modalità di lavoro ibrido. Da un lato il lavoro ibrido presenta una serie di vantaggi sia per le aziende sia per i dipendenti. Dall’altro è una vera e propria preoccupazione per i responsabili IT. Essi si trovano a dover fare i conti con livelli di rischio più elevati per quanto riguarda la sicurezza dei dati.
Il lavoro ibrido e i rischi per la sicurezza
In Europa oltre un terzo degli responsabili IT ha indicato la sicurezza di rete e dei dispositivi gli elementi più complessi da gestire in pandemia all’interno della propria infrastruttura IT. Gli attacchi informatici sono diventati sempre più sofisticati. Quelli effettuati sfruttando i malware invisibili sono aumentati.
Il problema dei dispositivi personali
L’ aumento dei dipendenti che portano con sè il proprio PC da casa all’ufficio o dove decidano di lavorare, ha fatto sì che aumentassero anche gli attacchi informatici e di phishing. Mentre l’aumento delle violazioni di dati è sempre più spesso dovuto all’errore umano. Non importa se l’attacco è dovuto a una violazione della sicurezza informatica o se si tratta di un attacco phishing. L’impatto può comunque avere conseguenze disastrose.
Il peso dei danni sull’azienda
Al di là delle ripercussioni puramente finanziarie, bisogna tenere in considerazione anche eventuali danni reputazionali a lungo termine. Con il rischio di perdere i clienti e mettere a repentaglio le vendite. Inoltre, se l’attacco compromette i dati sensibili, le aziende potrebbero essere soggette a multe e sanzioni per aver violato le leggi sulla protezione dei dati. In quel caso, ovviamente, ci sarebbe anche da considerare l’impatto negativo sul morale dei dipendenti.
Tutelarsi nel lavoro ibrido e contro i rischi per la sicurezza
Massimo Arioli, Business Unit Director Italy di Dynabook Europe GmbH. “ “È fondamentale dotare i dipendenti di dispositivi adeguati in grado di soddisfare gli elevati livelli di sicurezza richiesti al giorno d’oggi. Gli strumenti biometrici con doppia autentificazione, ad esempio, offrono un’efficace prima linea di difesa. Unendo il rilevamento delle impronte digitali e dell’iride per limitare gli accessi al dispositivo.
Device e misure di sicurezza
Ma è importante assicurarsi che i device integrino misure di sicurezza a livello di software e di firmware. Ad esempio come il Trusted Platform Module 2.0 che offre una crittografia più avanzata. Inoltre, per i team IT è fondamentale il controllo da remoto degli accessi per regolare le autorizzazioni di accesso ai file. Da un punto di vista di policy, invece, sempre più aziende stanno adottando approcci zero-trust. Il che è particolarmente importante nell’ambiente ibrido attuale poiché consente di gestire i dipendenti e aziende partner”.
Il lavoro ibrido e i rischi per la sicurezza, come tutelarsi
Le soluzioni di mobile secure aiutano a eliminare una fonte di preoccupazione in termini di minacce al dispositivo, aggiungendo la sicurezza a livello di avvio. Un dettaglio non da poco conto considerando l’aumento dei modelli di lavoro ibridi. Inoltre, rimuovere i dati dal dispositivo, archiviarli centralmente e renderli accessibili attraverso un’infrastruttura VDI (Virtual Deskotop Infrastructure) consente di trovare un equilibro perfetto tra lavoro mobile ultra sicuro ed ultra produttivo. I dipendenti possono proseguire con il proprio lavoro da qualsiasi luogo, certi che non vi saranno più rischi di violazione dei dati attraverso malware o di smarrimento o perdita di dispositivi.