Human resources, intervista a Pietro Giorgioni di VEM Sistemi

Human resources

Pietro Giorgioni, human resources manager di VEM Sistemi ci parla delle strategie per la crescita del business e dell’efficientamento di processi e imprese.

– Le tecnologie legacy e lo skill shortage rappresentano un freno per il business, come migliorare questa situazione?

L’alleato principale per ogni azienda è la formazione continua intesa come sviluppo della professionalità, in ogni sua forma. La formazione in aula, on the job, da remoto, ma anche la partecipazione ad eventi interni ed esterni, community, gruppi di lavoro: qualsiasi occasione possa fungere da stimolo e generare valore. Credo sia importante che l’azienda favorisca e supporti con convinzione l’apertura alle tante sollecitazioni che il contesto attuale ci propone.

– Molto spesso, terminologie complesse e mancanza di competenze frenano le scelte dei piccoli imprenditori, ai quali risulta difficile conoscere con chiarezza i contorni di questo fenomeno. Come preparare le PMI al futuro?

Le aziende non possono più concedersi di essere autoreferenziali. L’apertura, tanto verso l’interno quanto verso l’esterno, è indispensabile in un mercato altamente competitivo e caotico come quello odierno. Selezionare i partner giusti con cui condividere una visione e gli obiettivi di medio-lungo termine è essenziale per orientarsi e garantire la crescita, così come saper assecondare le proposte di tutti i colleghi che vivono l’azienda. Anche l’inserimento di figure junior con competenze e approcci differenti rispetto ai professionisti già presenti nella società, è un modo per innovare. Riconoscere che formazione, sviluppo e sperimentazione sono business critical, è la chiave per mantenere viva l’azienda e prepararla al futuro.

– Quali figure specializzate sono più ricercate? Perché?

Il mondo del lavoro oggi ha le sembianze di un mondo dinamico, orientato all’innovazione e alla digitalizzazione. Gli ultimi due anni hanno accelerato la rivoluzione digitale, per via della crescente espansione delle tecnologie di intelligenza artificiale e automazione industriale: per le aziende di ogni settore è sempre più fondamentale assumere figure professionali esperte in ambito tecnologico e matematico.

Tra le figure più ricercate riscontro: esperti di Cyber Security, Analytics, AI e Data Scientist, DevOps engineer ed IoT Engineer. Figure nuove quindi, con competenze sia di sviluppo software che di gestione delle infrastrutture, e in grado di operare su elettronica di campo ed ambienti cloud. Si tratta di professionisti difficili da reperire sul mercato del lavoro odierno in cui il gap tra domanda ed offerta è ormai una costante con la quale ci dobbiamo confrontare e molte aziende si attivano per costruirsi in casa e in sinergia con gli istituti formativi questo mix di competenze.

– Human resources: il rapido ritmo della trasformazione può rendere affannoso, per alcune imprese, tenere il passo. Come formare efficientemente gli interni? Come e dove reperire nuove risorse affidabili?

Selezionare i giusti partner tecnologici aiuta a prevedere e conoscere i nuovi orizzonti digitali. Ascoltare e assecondare le sollecitazioni che provengono non solo dall’esterno ma anche dall’interno dell’azienda è importante per valorizzare il proprio capitale umano e per sperimentare all’interno dell’organizzazione tecnologie e metodologie innovative. Prevedere programmi formativi anche sulle competenze soft è un ulteriore pilastro per avere in azienda professionisti completi e che siano in grado di affrontare con approccio strategico la complessità delle sfide che oggi affrontiamo. Percorsi formativi completi costituiscono inoltre un fattore rilevante e distintivo nella scelta del luogo di lavoro.

La partnership con istituiti e fondazioni ideati e sviluppati per offrire le competenze tecniche indispensabili nel mondo del lavoro odierno, permette di attingere ad un vasto bacino di nuove risorse. Poter contribuire, inoltre, alla stesura dei programmi di studio garantisce di creare competenze aderenti alle richieste del mercato.
Le strategie di employer branding rivolte a tutto l’universo che orbita attorno al mondo scolastico e universitario sono decisamente valide alleate per scoprire e farsi conoscere sul territorio. La comunicazione interna ed esterna, la partecipazione attiva nell’ecosistema di riferimento e l’apertura di numerosi canali differenti per il reperimento delle risorse sono elementi centrali di un’azienda moderna.

– Collaborazione con FITSTIC, ci racconta i dettagli e gli obiettivi nel medio termine?

Quella tra il Gruppo VEM ed il FITSTIC è una partnership consolidata che si inserisce perfettamente all’interno delle numerose iniziative di collaborazione promosse dall’azienda, volte a dare l’opportunità ai giovani talenti di approcciare il mondo del lavoro.
La conoscenza sempre più approfondita delle aziende partner consente al FITSTIC di creare un match perfetto tra quelle che sono le ambizioni e le competenze dei ragazzi, e le aziende in cui poi svolgeranno il percorso di stage. Questo genera un processo a valore e armonioso.

Ogni anno ospitiamo nelle aziende del gruppo VEM gli studenti del FITSTIC che fin da subito vengono inseriti nei team tecnologici. I tutor, professionisti del Gruppo VEM, curano nel minimo dettaglio il loro sviluppo, con l’obiettivo nel medio termine di offrire una esperienza di crescita e soddisfazione reciproca che spesso sfocia in un contratto di assunzione. Oggi il FITSTIC rappresenta un asset insostituibile nel processo di ricerca e selezione del Gruppo VEM.