VEM Sistemi presenta VEGA, un’iniziativa per l’innovazione

VEM Sistemi presenta l’iniziativa VEGA (VEM Experience Garden & Academy), tesa a mostrare a clienti, partner e studenti le tecnologie su cui l’azienda lavora.

VEM Sistemi

Il 28 giugno VEM Sistemi ha inviato la stampa nella sua sede di Forlì per presentare il progetto VEGA, pensato per offrire a clienti, partner e studenti uno spazio per lo sviluppo di progetti di innovazione. Hanno partecipato all’evento Stefano Bossi, CEO, Davide Stefanelli, Presidente, Andrea Giuliani, Head of Design & Delivery, Andrea Margheritini, Infrastructure Programmability Team Leader.

Chi è VEM Sistemi

Fondata nel 1986, VEM Sistemi fornisce soluzioni e servizi in ambito ICT, basati sulle tecnologie più avanzate e sulle competenze dei propri esperti. Le soluzioni di VEM vanno dall’automazione dell’edificio al cloud, dalla mobility al data center fino al Custom Application Development, per accompagnare il cliente lungo un percorso che lo porti ad acquisire la padronanza delle tecnologie e dei sistemi IT più utili al suo business. Per gestire al meglio i flussi di lavoro e delle informazioni al suo interno, VEM ha avviato e consolidato negli anni un Sistema di Gestione Integrato Sicurezza delle Informazioni e Qualità secondo le normative ISO/IEC 27001:2017 e UNI EN ISO 9001:2015.

VEM Sistemi è diventata un Gruppo con la fondazione di Certego nel 2013 e con l’acquisizione di myDev nel 2015. Certego è una società con sede a Modena, specializzata nell’erogazione di servizi di sicurezza IT gestita e di contrasto al cybercrime. Il servizio di Managed Detection & Response erogato da Certego protegge attualmente più di 100 clienti presenti in Italia, in Europa e nel resto del mondo. myDev è nata nel 2005 ed è specializzata nello sviluppo di software personalizzato su piattaforme Microsoft, con soluzioni volte a migliorare e automatizzare i processi aziendali, dalla gestione delle informazioni interne fino alla realizzazione di soluzioni di e-business.

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L’iniziativa VEGA

Il CEO Stefano Bossi ha presentato il progetto VEGA (VEM Experience Garden & Academy), che unisce formazione, sperimentazione e condivisione. Clienti, partner, studenti e giovani talenti trovano lo spazio ideale per progetti di innovazione, start-up, ricerca, seminari, eventi e formazione.

VEGA si concretizza nei tre corner situati poco oltre l’ingresso principale dell’azienda. Questi corner sono ambienti con implementazioni dinamiche delle tecnologie che VEM sviluppa, come la digitalizzazione e il cloud ibrido, e rispondono a Experience, che si realizza attraverso sessioni e presentazioni dedicate. Garden è un ambiente di interazione tra le persone, tra dipendenti, clienti e partner, è un’occasione di socializzazione e di crescita sociale, un luogo dove stimolare la crescita di nuovi talenti grazie allo scambio di esperienze e conoscenze. Academy è formazione, perché VEM crede fortemente nell’istruzione dei giovani, un’istruzione portata avanti in un’aula dedicata di livello universitario. L’azienda organizza corsi di studio ufficialmente riconosciuti e stage. Con l’Università di Bologna, VEM supporta il primo corso di laurea professionalizzante in Tecnologie dei Sistemi Informatici.

Grazie a VEGA, nel 2022 VEM ha ricevuto 97 visite (20 di vendor e partner, 55 di clienti, 22 di istituzioni e di classi di studenti) e 419 ospiti (68 di vendor e partner, 129 di clienti, 222 di istituzioni e di studenti). Inoltre sono partiti 55 nuovi progetti. Anche il 2023 conferma il successo di VEGA: nei primi sei mesi ci sono già state 55 visite e 170 ospiti.

VEGA è un investimento importante per VEM, impegnativo dal punto di vista economico, ma ampiamente ripagato dai ritorni sotto forma di pubblicità, dalla diffusione della conoscenza del marchio presso le aziende che operano nel settore, dalla formazione di nuove leve che poi entrano in VEM.

Le tecnologie implementate nei tre corner sono di Cisco, Check Point, Schneider, NetApp, Red Hat, Rubrik. Queste tecnologie sono integrate da VEM in sistemi sviluppati ad hoc per i propri clienti, sistemi che possono essere on premise, nel cloud, on edge. In uno dei corner è installato il mini data center di Schneider Electric, mobile e corazzato, capace di funzionare in zone dalle condizioni ambientali difficili e lontane dall’ideale. Un sistema di questo tipo è utile quando c’è l’esigenza di elaborare i dati con applicazioni che non possono girare nel cloud e che devono avere una latenza molto ridotta, inferiore a 50 ms. Circa la metà del fatturato di VEM è in ambito manifatturiero, un settore dove l’edge computing è fondamentale e la latenza di gestione dei dati deve essere il più bassa possibile.

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La formazione

Davide Stefanelli, Presidente di VEM Sistemi, ha parlato delle collaborazioni che l’azienda porta avanti con atenei e società di formazione. L’azienda ha rapporti con l’Università di Bologna, UNIS&F, Fitstic e Cyber Academy.

Il già citato corso di laurea professionalizzante fatto con l’Università di Bologna ha una durata di tre anni ed è ora al suo secondo anno. Il primo anno di corso è tenuto presso la sede di Ingegneria Informatica dell’università, il secondo nell’aula di VEM. Nell’azienda gli studenti hanno accesso anche ai laboratori, dove possono sperimentare le tecnologie più recenti. Il terzo anno include corsi in azienda, uno stage di circa sei mesi e infine una prova finale. I piani didattici del corso sono preparati dall’università e da VEM, gli insegnanti sono professionisti e dipendenti di VEM.

L’azienda collabora anche con la fondazione Fitstic e insieme con questa organizza dal 2013 corsi biennali post diploma professionalizzanti a Cesena, Forlì, Imola, Modena, Bologna. Questi corsi permettono di individuare e sviluppare nuovi talenti, che poi trovano posto nel mondo del lavoro e in particolare in VEM, in tempi molto rapidi. Ogni anno VEM eroga 100 ore di attività didattica con 25 studenti per ogni corso, 1.300 ore di stage. Più di 12 persone che hanno seguito un corso Fitstic lavorano in VEM.

VEM con Certego sta portando avanti corsi di approfondimento e specializzazione nella cybersicurezza, con collaborazioni con l’Università di Modena, Università di Bologna (master post laurea), BBS (Bologna Business School), UNIS&F. Da segnalare anche ITgirls, un corso di informatica tenuto in collaborazione con Cisco e dedicato esclusivamente alle ragazze, che poi hanno trovato impiego in VEM.

L’azienda cura queste attività di formazione per individuare e assumere nuovi talenti, non solo locali ma nel prossimo futuro anche provenienti dall’estero (VEM sta valutando l’organizzazione di corsi in inglese). La preparazione dei giovani permette di migliorare il livello di istruzione dell’intera Regione, a tutto vantaggio della competitività delle aziende locali, sul mercato nazionale e anche internazionale.

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Il nuovo paradigma

Andrea Giuliani, Head of Design & Delivery, ha approfondito il discorso sulle tecnologie implementate nei prodotti offerti da VEM e in particolare in VEGA, un progetto nato più di un anno fa come risultato dell’esperienza quotidiana con i clienti. Da oltre otto anni, infatti, il paradigma del cloud è arrivato nelle aziende con vantaggi molto interessanti, ma c’è sempre stata la difficoltà sia di capire come agire in concreto per passare al cloud sia di valutare i costi relativi. Di conseguenza, VEM ha organizzato ambienti demo – i corner – per offrire ai clienti la possibilità di toccare con mano le tecnologie più recenti, per capire come queste possono essere utili nel loro caso specifico.

Andrea Giuliani, Head of Design & Delivery
Un corner è dedicato all’evoluzione delle infrastrutture in ambito Distribuited Cloud. In questo spazio è possibile toccare con mano l’evoluzione che sta interessando il paradigma di progettazione e implementazione dei data center. Questi data center si stanno progressivamente trasformando in veri e propri cloud distribuiti, dove dati e carichi di lavoro si spostano da infrastrutture locali a infrastrutture pubbliche in funzione delle reali esigenze di business, sicurezza e continuità di servizio.

All’interno del corner è ospitato uno SmartBunker Schneider Electric, soluzione che evidenzia la tendenza a realizzare data center di tipo edge sempre più specializzati, come estensione dei servizi cloud per tutti quei processi che richiedono vicinanza alle postazioni di lavoro per motivi di latenza, privacy e sovranità sui dati, capacità computazionale e risposta near real time. La visita al corner può anche includere la visione di un data center Schneider più articolato (isola a corridoio caldo), adatto a esigenze più complesse. In quest’ultimo spazio sono presenti macchine iperconvergenti Cisco HyperFlex nelle quali operano applicazioni tradizionali e altre sviluppate a microservizi che, grazie alle tecnologie di VMware e Red Hat, possono essere facilmente integrate con i servizi offerti dai principali hyperscaler come AWS, Azure e GCP.

La gestione dei dati con approccio zero trust, grazie a tecnologie Rubrik e NetApp, consente di controllare e analizzare tutte le attività di accesso ai dati real time e di backup, per rilevare comportamenti anomali derivanti da possibili attacchi ransomware. Rubrik e NetApp sono soluzioni hybrid cloud ready e consentono una gestione dei dati tra data center on premise e cloud in modo estremamente flessibile e semplice.

VEGA permette di vedere ambienti che riproducono la tipica infrastruttura di un’azienda medio grande, progettata secondo il paradigma del cloud distribuito, in cui dati e workload si spostano da infrastrutture locali a infrastrutture pubbliche, sempre con elevati livelli di sicurezza e di protezione. È inclusa la capacità di reagire efficacemente a un attacco ransomware, con il ripristino tempestivo di dati e servizi.

Un negozio online dinamico

Andrea Margheritini, Infrastructure Programmability Team Leader, ha organizzato la demo di un negozio online, costruito con le tecnologie Red Hat OpenShift, Cisco Hyperflex, AWS, Check Point e NetApp. Grazie a queste tecnologie implementate da VEM, è possibile passare in maniera fluida dall’on premise al cloud. L’intero negozio online è stato costruito assemblando microservizi, per governare i singoli moduli in maniera dinamica, così da massimizzare sia la flessibilità di risposta sia l’elasticità delle prestazioni.

Un’architettura di questo tipo è agile e in grado di assorbire i picchi dovuti ad aumenti improvvisi di utenti e di richieste. Il tutto è gestito in maniera dinamica: il sistema espande le risorse per soddisfare le richieste, poi le riduce quando non sono più necessarie. L’impianto organizzato da VEM include strumenti di monitoraggio per osservare il funzionamento delle diverse componenti, inoltre consente di apportare modifiche senza fermare il servizio.